skip to Main Content

Tiktok

Perché TikTok è una bomba da disinnescare

I genitori di minori e i docenti delle scuole di ogni ordine e grado dovrebbero essere informati sui pericoli cui sono esposti tutti minori che utilizzano TikTok che sta diventando il "fentanyl digitale" delle nuove generazioni e che rappresenta una seria minaccia alla sicurezza nazionale. L'intervento di Francesco D'Arrigo, direttore dell'Istituto Italiano di Studi Strategici "Niccolò Machiavelli".

La Camera dei rappresentanti statunitense ha approvato una legge per mettere al bando TikTok.

Il provvedimento, “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act”, è l’ultimo di una lunga serie di ordini esecutivi emessi dal presidente Joe Biden e dal suo predecessore alla Casa Bianca che mirano al divieto di utilizzare ed effettuare nuovi download dell’App TikTok e di vietarne l’uso in tutti gli Stati. Il “Congressional Bill” del 13 marzo scorso è stato votato da una maggioranza trasversale di 352 deputati sia democratici sia repubblicani, nonostante l’opposizione di Donald Trump.

I PROVVEDIMENTI USA CONTRO TIKTOK

Il testo approvato dalla Camera Usa stabilisce il divieto dell’utilizzo di TikTok in tutti gli Stati Uniti, a meno che entro sei mesi la proprietà cinese Bytedance non venda la società ad una entità statunitense. Insieme alle App TikTok – di proprietà della societa ByteDance Ltd. e WeChat – di proprietà della Tencent Holdings Co, in passato sono state messe sotto accusa, in quella che è diventata una furiosa battaglia legale e tecnologica, molte aziende, App e software cinesi considerate pericolose per i cittadini statunitensi, tra le quali: Alipay di Ant Group, WeChat Pay, QQ Wallet di Tencent Holdings Ltd, Tencent QQ, CamScanner, SHAREit, VMate e WPS Office. I motivi per cui tutte queste società sono ritenute una minaccia alla sicurezza nazionale americana sono molteplici, ma il più importante risiede nel fatto che sono tutte cinesi e quindi sottoposte alla legge nazionale sull’intelligence cinese del 2017 che “obbliga qualsiasi organizzazione e cittadino a sostenere e cooperare con l’intelligence nazionale.”

TikTok è l’applicazione più scaricata del pianeta, con 1,677 miliardi di utenti globali, è stata scaricata 3,5 miliardi di volte nel 2023, con 1,1 miliardi di utenti attivi mensili, di cui 150 milioni negli Stati Uniti – oltre un terzo degli americani – e la sua tecnologia ha delle capacità sconosciute alla quasi totalità di chi la utilizza. Di fatto la piattaforma crea un profilo specifico per ogni utente, basato sulla profilazione algoritmica che seleziona costantemente quali video destinare a ciascun consumatore, sfruttando particolari meccanismi cognitivi e la specifica vulnerabilità dei minori, che hanno difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione e tendono ad imitare comportamenti di gruppo. I feed alimentano le paure e le ansie degli adolescenti, imparando quali stimoli possono innescare le risposte e i comportamenti desiderati. Ed è qui che arriva la dipendenza. Da recenti studi è stato rilevato che tutto ciò che genera dopamina e cortisolo, ed i social per i giovani adulti hanno questo effetto, trasforma la corteccia prefrontale anche quando si è offline. Il Penetrum Research, con sede negli Stati Uniti, ha offerto un’analisi secondo la quale l’App viene utilizzata anche per il monitoraggio esfiltrando costantemente i dati di localizzazione, raccogliendo dati specifici da computer, smartphone, accessori indossabili e da tutti gli altri dispositivi di tracciamento dei dati collegati al profilo di chi la scarica su un device.

Inoltre, TikTok avvolge la maggior parte dei dati degli utenti in uno strato extra di crittografia e ByteDance adotta misure per nascondere ed analizzare i Big Data che cattura. Gli esperti che hanno tentato di decodificare alcuni di questi processi ne hanno anche evidenziato i gravissimi rischi soprattutto sui minori. È utile ricordare che TikTok è popolare soprattutto tra gli adolescenti ed i bambini, per la presenza di contenuti pericolosi ed il loro impatto negativo sui social media ha assunto rilevanza mediatica e solleva preoccupazioni tra gli specialisti in campo medico. In diversi precedenti articoli come “TikTok l’App di intrattenimento dei giovani sviluppata da uno Stato totalitario”, avevo parlato di analisi effettuate da esperti come il Center for Countering Digital Hate, dal quale emerge che ai teenager interessati a video legati a istinti suicidi, autolesionismo, malattie mentali/depressione o disturbi alimentari, vengono riproposti video con contenuti simili ad una frequenza di gran lunga maggiore a quella di adolescenti che inizialmente non hanno mostrato questo interesse. In pratica, gli “adolescenti vulnerabili sono esposti con una frequenza maggiore a contenuti pregiudizievoli e ciò avviene sulla base del sistema di profilazione di TikTok”.

Questa capacità di raccogliere i dati di chi la utilizza, ma anche gli algoritmi di intelligenza artificiale sono messe a disposizione dall’esercito cinese (PLA), che le sta sviluppando per manipolare e modellare il comportamento dei suoi cittadini, ed una volta scaricata l’App queste informazioni continueranno ad essere trasmesse dal device anche se questa viene disinstallata. Per uscire da tale loop bisogna sostituire il dispositivo. Ecco perché a febbraio del 2023 l’uso di TikTok è stato vietato sui telefonini dei dipendenti della Commissione europea e del Consiglio, proprio a causa di problemi legati alla cyber-security.

In pratica questa piattaforma si è rivelata uno strumento di guerra informativa che il PCC utilizza per assuefare, propagandare, spiare e sempre più esercitare ingerenza maligna.

L’esito del voto della Camera degli Stati Uniti, se verrà approvato anche al Senato (l’esito è però più incerto proprio a causa del ribaltamento di posizione del candidato Trump, in guerra con Meta per averlo espulso dalle sue piattaforme), potrebbe disarmare il partito comunista cinese (PCC) di questa sua arma di hacking psicologico, spionaggio e guerra pre-cinetica “senza restrizioni” contro gli Stati Uniti ed i suoi alleati.

Ovviamente, la notizia del divieto di utilizzo della piattaforma social di proprietà cinese ha scatenato le proteste di Pechino, che a sua volta non esclude ritorsioni economiche.

È evidente l’utilizzo di TikTok da parte del PCC in questa guerra ibrida globale, e dovrebbe indurre anche i nostri rappresentanti Ue ad approvare una legislazione in grado di limitare gli algoritmi tossici, la raccolta di Big Data e le operazioni di influenza e disinformazione di questa piattaforma.

Nell’attesa che l’Ue e l’Italia non indirizzino i loro interventi a qualche piccola sanzione economica, come i 10 milioni di euro deliberati dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, i genitori di minori ed i docenti delle scuole di ogni ordine e grado dovrebbero essere informati sui pericoli cui sono esposti tutti i minori che utilizzano questa App apparentemente friendly, che sta diventando il “fentanyl digitale” delle nuove generazioni e che rappresenta una seria minaccia alla sicurezza nazionale.

Back To Top