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Droni

Perché sta esplodendo la tecnologia anti-drone

Che cosa emerge dal rapporto del Center for the Study of the Drone al Bard College sulle tecnologie anti-drone

Armi e tecnologie anti-drone – che intervengono sulla loro elettronica o semplicemente sparano loro contro dal cielo – stanno inondando il mercato anche se la maggior parte è ancora illegale negli Stati Uniti. Secondo quanto riporta Axios, nell’ultimo anno centinaia di nuovi prodotti sono stati lanciati per porre rimedio a una minaccia urgente e irrisolta. Ma anche i droni disponibili sul mercato si stanno evolvendo rapidamente “rischiando di peggiorare ulteriormente un problema spinoso”.

PER ORA MOLTI OSTACOLI ALL’INDUSTRIA ANTI-DRONE

Al momento, comunque, ci sono molti ostacoli di fronte all’industria dell’anti-drone. “Fondamentalmente, molti sistemi antidrone non funzionano bene – e anche se lo hanno fatto – per la maggior parte dei casi sono illegali negli Stati Uniti, tranne se utilizzati da agenzie federali”.

IL RAPPORTO DEL CENTRO STUDI DRONI DEL BARD COLLEGE

Il nuovo rapporto del Center for the Study of the Drone al Bard College, di fatto un censimento completo della tecnologia anti-drone, ha permesso ai ricercatori del Bard di conteggiare 537 sistemi in vendita, centinaia in più di quelli trovati nell’indagine dello scorso anno. Più di 350 di questi prodotti sono creati per intercettare e disabilitare i droni; gli altri li rilevano semplicemente. L’interferenza radio è il metodo più diffuso per abbattere i droni. Ma altri approcci creativi coinvolgono laser, reti o addirittura un “drone di collisione sacrificale”.

I DUE PROBLEMI

La relazione solleva due nuovi problemi. Uno è la portata limitata di molti dei sistemi di rilevamento. “Il tempo di risposta per abbattere con successo i droni è incredibilmente breve se il drone è anche moderatamente veloce”, dice l’autore del rapporto, Arthur Holland Michel. Anche con un raggio di rilevamento di 1 km – che può sembrare molto – rimangono diversi passaggi da compiere dopo che un drone venga rilevato: un secondo controllo, una decisione di intercettazione, una corsa per preparare l’arma. “A quel punto, il drone è proprio sopra la tua testa – ammette Michel -. E non se ne sente parlare nei materiali di marketing”. Il secondo problema è il rapido progresso dei droni di consumo, che sta creando un “circolo vizioso”, dice Michel. I progressi che rendono i dispositivi più sicuri possono anche renderli impermeabili ad alcuni sistemi anti-drone.

DRONI SEMPRE PIU’ PERFORMANTI

Axios ricorda infatti i progressi del settore evidenziando come ormai i droni sono veloci, “con alcuni più costosi in grado di raggiungere le 180 miglia, o accelerare da 0 a 90 in un secondo. Sono autonomi come l’ultimo drone di Skydio può seguire un bersaglio in movimento senza guida umana, evitando gli ostacoli mentre si muove. E possono volare senza GPS. Questo li rende meno inclini a perdita di segnale e allo stesso tempo meno suscettibili agli inceppamenti. E presto, si raggrupperanno in sciami, in modo che un pilota possa pilotare un’orda di droni, aprendo nuove porte per gli attacchi dei droni contro i quali sarà più difficile difendersi”.

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