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Perché Spotify scivola sul podio Usa dietro a Apple Music

Da regina delle piattaforme di streaming musicale, Spotify rischia di dover cedere corona e scettro ad Apple Music, la piattaforma targata Mela di Cupertino, che ha registrato un numero maggiore di utenti negli Stati Uniti Non bastano un debutto in Borsa da record e 159 milioni di utenti attivi in tutto il mondo alla piattaforma svedese…

Non bastano un debutto in Borsa da record e 159 milioni di utenti attivi in tutto il mondo alla piattaforma svedese per mantenere la supremazia, la crescita di Apple Music ha accelerato e ora, per la prima volta, ha registrato un sorpasso.

IL SORPASSO DI APPLE MUSIC

Secondo un rapporto di Digital Music News la scorsa settimana, Apple Music è diventata il principale servizio di streaming musicale on-demand negli Stati Uniti in termini di utenti, sebbene i numeri esatti degli utenti non sono stati rilasciati. Entrambe le app hanno all’incirca 20 milioni di abbonati negli Stati Uniti, ma Apple Music ha ora il sopravvento.

LA PROVA DI SCORPION

Secondo il Financial Times, la crescente rilevanza di Apple Music nel mercato dello streaming è emersa nelle ultime due settimane con l’uscita di Scorpion di Drake, il più grande album dell’anno a detta dei discografici. Nelle prime 24 ore della sua uscita, i brani di Scorpion sono stati trasmessi in streaming su Apple Music 170 milioni volte, mentre Spotify registrava solo 130 milioni di ascolti, nonostante una base tripla di utenti totali.

L’ASSO NELLA MANICA DELLA MELA

Se Spotify detiene ancora un vantaggio dominante a livello mondiale, Apple è riuscita nella rincorsa grazie all’iPhone: il più rapido tasso di crescita di Apple Music riflette la capacità della società guidata da Tim Cook di spingere altri suoi servizi ai possessori dei suoi dispositivi, come l’iPhone.

LA GUERRA DELLO STREAMING

La gara del mercato musicale dello streaming non si esaurisce a un duello. Se Apple Music ha riferito di aver raggiunto 50 milioni di abbonati a maggio, nel frattempo Amazon Prime Music è diventato un terzo concorrente in gara. Il colosso tecnologico di Seattle ha dichiarato che ad aprile aveva decine di milioni di abbonati per il suo servizio di streaming musicale, senza tuttavia fornire una cifra esatta. Infine, lo scorso 22 maggio Google, che non vuole essere seconda a nessuna, né tantomeno terza o quarta, ha lanciato il suo nuovo servizio di streaming musicale YouTube Music.

LE FATICHE DI SPOTIFY

Per ora Spotify rimane il leader dello streaming musicale con un ampio margine. La società fondata e guidata da Daniel Ek ha dichiarato di aver raggiunto 75 milioni di clienti paganti alla fine di marzo e si aspetta quota 100 milioni entro la fine dell’anno.

Per raggiungere questo obiettivo, la società svedese ha tentato di attirare più clienti presentando in aprile un pacchetto di abbonamenti con Hulu, il sito di video streaming rivale di Netflix. In alcuni mercati Spotify ha tentato gli utenti con una prova di tre mesi del servizio premium a 99 centesimi e ha rinnovato anche il servizio gratuito. Dalla quotazione in Borsa dello scorso 3 aprile, come azienda pubblica Spotify si trova di fronte a un maggiore controllo da parte degli investitori, preoccupati della crescita degli utenti visto che la società è ancora in perdita.

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