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Kevzara Sanofi

Perché Sanofi ferma lo studio su Kevzara come farmaco anti-Covid

Sanofi ferma gli studi sul farmaco Kevzara: i test di fase clinica 3 non hanno dato i risultati sperati. Tutti i dettagli

Il farmaco Kevzara non è efficace nel trattamento del Covid-19. Lo ha annunciato la stessa casa produttrice, la francese Sanofi, che ha sospeso gli studi in merito, dopo esiti poco convincenti durante i test di fase 3, ovvero nella fase relativa a test di massa.

Andiamo per gradi.

IL FARMACO

Partiamo dal protagonista. Il farmaco sarilumab, commercializzato con il nome di Kevzara, è un anticorpo monoclonale umano selettivo per il recettore dell’interleuchina 6 (IL-6), prodotto in cellule di ovaio di criceto cinese mediante tecnologia del DNA ricombinante.

Il farmaco è indicato per il trattamento dell’artrite reumatoide (AR) attiva da moderata a severa in pazienti adulti.

PRODUZIONE CONGIUNTA

Il farmaco Kevzara è stato immesso sul mercato nel 2017 ed è co-sviluppato dalla società francese Sanofi e da Regeneron, società americana di biotecnologia con sede a Tarrytown .

LO STUDIO DI FASE 3

Dopo alcune speranze nate dal trattamento dei pazienti Covid con il farmaco Kevzara, le due case produttrici hanno avviato uno studio clinico di fase 3, condotto su 420 pazienti in Argentina, Brasile, Canada, Cile, Francia, Germania, Israele, Italia, Giappone, Russia e Spagna.

I RISULTATI

Lo studio sul coronavirus, però, ha dato risultati contrastanti. “Sebbene non statisticamente significativi, i risultati numerici mostrano una tendenza alla riduzione della durata del ricovero, nonché un’accelerazione dei tempi di guarigione”, spiega Sanofi in una nota, aggiungendo, però, che tra “il 26% e il 29% dei pazienti trattati con Kevzara e il 24% dei pazienti trattati con il placebo ha avuto gravi effetti collaterali”.

Il tasso di mortalità dei pazienti critici, in pratica, ha mostrato una tendenza al ribasso, ma non è stato osservato alcun cambiamento significativo nei pazienti affetti da forme gravi della malattia .

STOP AGLI STUDI

Il gruppo francese, martedì, ha dunque annunciato che rinuncia a ulteriori studi clinici per testarne l’efficacia nel trattamento delle forme gravi di coronavirus.

Né Sanofi, né il laboratorio americano Regeneron “hanno in programma di condurre altri studi clinici su Kevzara nel trattamento del Covid-19”, precisa Sanofi.

NON RAGGIUNTO ENDPOINT PRIMARIO E SECONDARIO

Il farmaco, spiega Sanofi, “non ha raggiunto il suo endpoint primario o secondario, rispetto al placebo e, in entrambi i casi, in aggiunta alle cure ospedaliere solite”.

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