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Perché rimuovere i cookie da Chrome avvantaggerà Google

Google vuole eliminare gradualmente il supporto per i cookie di terze parti in Chrome entro due anni seguendo l'esempio dei rivali Safari e Firefox. Obiettivi ed effetti

Google dice addio ai cookie su Chrome. Ieri il colosso di Mountain View ha annunciato che prevede di eliminare gradualmente il supporto per i cookie di terze parti nel suo popolare browser Chrome nei prossimi due anni.

Chrome è l’ultimo popolare browser Internet a interrompere i cookie, segno che la fine della tecnologia di tracciamento vecchia di decenni è in arrivo. Come ha sottolineato Axios, per decenni gli inserzionisti hanno fatto affidamento sui cookie per tracciare gli utenti sul Web e targettizzarli con annunci pubblicitari, in particolare su desktop. Ma negli ultimi anni, gli esperti di marketing hanno iniziato ad abbandonare l’uso dei cookie a favore di metodi migliori (e più sicuri) per tracciare le persone sul Web.

BASTA COOKIE PER GOOGLE CHROME

Google ha deciso dunque ma farà con calma. A differenza dei suoi rivali Apple e Mozilla, che hanno iniziato a bloccare i cookie di terze parti per impostazione predefinita nei loro browser Safari e Firefox lo scorso anno, Big G adotterà un approccio più graduale.

IL BROWSER DESKTOP PIÙ UTILIZZATO NEGLI USA

“Alcuni browser hanno reagito alle preoccupazioni bloccando i cookie di terze parti, ma riteniamo che ciò abbia conseguenze indesiderate che possono avere un impatto negativo sia sugli utenti che sull’ecosistema web”, ha dichiarato Justin Schuh, direttore di Chrome Engineering in un post sul blog della società.

Al contrario, Chrome, il browser desktop più utilizzato negli Stati Uniti e il secondo browser mobile più utilizzato negli Stati Uniti dietro Safari, ha introdotto nuove tecnologie che spera possano consentire agli esperti di marketing di indirizzare gli utenti in modo efficiente online senza sollevare preoccupazioni sulla privacy o sulla sicurezza degli utenti.

Questo approccio graduale eviterà che le aziende colpite dai cambiamenti sui cookie adottino “approcci” volti ad aggirare le nuove politiche, mettendo a rischio la sicurezza degli utenti.

PUNTO PER I DIFENSORI DELLA PRIVACY

L’annuncio del colosso di Mountain View segna un punto per i difensori della privacy. Da tempo denunciano infatti che l’uso dei cookie consente alle aziende di monitorare di nascosto le abitudini di navigazione degli utenti.

La mossa costringerà pertanto le società pubblicitarie ad adattare le proprie attività in modo che siano più focalizzate sulla privacy.

MA VANTAGGIO PER GOOGLE

Ma, come ha sottolineato Mashable, i tentativi di Google di limitare i cookie potrebbero anche dare alla società guidata da Sundar Pichai un vantaggio sui concorrenti pubblicitari, poiché ridurrebbe la capacità di terze parti di tenere sotto controllo abitudini e preferenze degli utenti. Senza contare che lo sforzo potrebbe finire per richiedere più tempo dal momento che Google prevede di attendere che altri nel settore, come inserzionisti ed editori, siano d’accordo sugli standard futuri prima di apportare cambiamenti radicali.

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