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Microsoft Recall

Perché Microsoft fa un passo indietro su Recall

Microsoft disattiverà di default Recall. Ovvero il controverso strumento di intelligenza artificiale per Pc che registra tutto ciò che fai sul computer ma definito dagli attivisti per la tutela dei dati personale un potenziale “incubo per la privacy”.

Microsoft corre ai ripari sulla funzione Recall: lo strumento di intelligenza artificiale implementato sul tuo Pc che ricorda tutto ciò che fai con il computer attraverso screenshot del tuo laptop ogni pochi secondi che ha attirato preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza.

I prossimi PC Copilot+ del colosso tecnologico di Redmond sono dotati infatti di strumenti di intelligenza artificiale come Recall.

Tuttavia, venerdì Microsoft ha annunciato in un post sul blog che Recall sarà disattivato per impostazione predefinita. Inoltre la società ha comunicato di aver apportato altre modifiche tra le critiche degli esperti di sicurezza e privacy.

Tutti i dettagli.

L’ANNUNCIO DEL COLOSSO DI REDMOND

La società ha affermato che la funzione Recall sarà ora opzionale, anziché attiva per impostazione predefinita. Gli utenti dovranno registrarsi a Windows Hello per abilitare lo strumento, nonché fornire una prova di presenza per visualizzare le schermate in Recall.

Inoltre, non è una proposta tutto o niente, poiché i proprietari di PC Copilot+ possono selezionare quali app o siti Web escludere dagli screenshot.

COS’È RECALL DI MICROSOFT

Durante il keynote di apertura della conferenza Build 2024 dello scorso mese, il colosso tecnologico di Redmond ha svelato i Pc Copilot Plus, una nuova classe di personal computer dotati di intelligenza artificiale, i primi al mondo che integrano, già dalla fase di progettazione hardware, processori dedicati all’Ia. Nello specifico, i computer Copilot+ promettono di accedere a funzionalità esclusive, non possibili con le macchine tradizionali. Come Recall, un nuovo strumento Windows 11 che tiene traccia di tutto ciò che vedi e fai sul tuo computer e, in cambio, ti dà la possibilità di cercare e recuperare tutto ciò che hai fatto sul dispositivo.

Microsoft ha descritto Recall come “memoria fotografica” dell’attività virtuale di una persona che consente all’utente di eseguire anche la ricerca. La società guidata da Satya Nadella aveva promesso di proteggere la privacy degli utenti dando loro la possibilità di filtrare ciò che non vogliono che sia tracciato e mantenendo i dati sul dispositivo.

PIOGGIA DI CRITICHE E NON SOLO

Ma queste rassicurazioni non sono bastate a tranquillizzare gli esperti di sicurezza informatica e tutela dei dati personali. I continui screenshot dello schermo del pc hanno da subito attirato l’attenzione dei regolatori per la privacy. L’autorità di vigilanza dei dati del Regno Unito aveva affermato che sta “indagando con Microsoft” sulla nuova funzionalità Recall, riporta la Bbc.

“Questo potrebbe essere un incubo per la privacy”, aveva commentato sempre alla Bbc il dottor Kris Shrishak, consulente in materia di intelligenza artificiale e privacy. “Il semplice fatto che vengano catturati degli screenshot durante l’uso del dispositivo potrebbe avere un effetto agghiacciante sulle persone.”

TIMORI PER LA SICUREZZA

Ma la questione privacy non è l’unico nodo attorno alla funzione Recall.

Come riporta Quartz, Kevin Beaumont, un esperto di sicurezza informatica che in precedenza ha lavorato con Microsoft, ha condiviso un thread su X che mostra i potenziali difetti di sicurezza di Recall. Beaumont ha scoperto che Recall memorizzava le informazioni in un database di testo normale, rendendo possibile agli aggressori di ottenere l’accesso tramite malware.

LE MOSSE DEL COLOSSO DI REDMOND

Questo marasma di critiche e polemiche ha senz’altro contribuito alla decisione della società di disattivare Recall come impostazione predefinita dai Pc Copilot+, che dovrebbero iniziare a essere spediti ai clienti il ​​18 giugno. Microsoft sta anche “aggiungendo ulteriori livelli di protezione dei dati” come la decrittazione “just in time” per decrittografare le schermate di Recall quando gli utenti autenticati tentano di accedervi.

Intanto, un dirigente Microsoft ha risposto alle critiche paragonando gli sviluppi di intelligenza artificiale della società a un “viaggio”.

“Siamo in un viaggio per creare prodotti ed esperienze che siano all’altezza della nostra missione aziendale di consentire a persone e organizzazioni di ottenere di più e siamo guidati dall’importanza fondamentale di mantenere la privacy, la sicurezza e la fiducia dei nostri clienti”, ha dichiarato Pavan Davuluri, vicepresidente aziendale di Windows e dispositivi nel post del 7 giugno. “Come facciamo sempre, continueremo ad ascoltare e imparare dai nostri clienti, inclusi consumatori, sviluppatori e aziende, per far evolvere le nostre esperienze in modi che siano significativi per loro”.

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