Leonardo Drs verso mega commessa per Israele.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato la potenziale vendita di rimorchi per carri armati pesanti e di attrezzature correlate a Israele, in un accordo valutato in 164,6 milioni di dollari, ha dichiarato giovedì il Pentagono. Leonardo Drs è l’appaltatore principale.
“L’ordine è ancora in fase di valutazione, ma per la Dsca (Defense Security Cooperation Agency), il Dipartimento di Stato ha già preso la decisione di approvare la possibile vendita a Tel Aviv di rimorchi per carri armati pesanti e relative attrezzature, per un costo stimato al momento in 164,6 milioni di dollari” sottolinea oggi MF.
Le consegne dovrebbero iniziare nel 2027.
Tutti i dettagli e le ricadute per la controllata americana del gruppo Leonardo (di cui ne detiene il 72,3% attraverso Leonardo U.S. Holding).
LA COMMESSA PER LEONARDO DRS IN ISRAELE APPROVATA DAGLI USA
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato la vendita di ulteriori rimorchi cisterna pesanti (Heavy Duty Tank Trailers Hdtt) a Israele, per un valore di 164,6 milioni di dollari, comprese le attrezzature correlate. Il numero esatto di Hdtt approvati non è reso noto. La Defense Security Cooperation Agency ha rilasciato la certificazione richiesta notificando al Congresso questa possibile vendita il 12 settembre.
Questa vendita include una precedente richiesta israeliana di Hdtt, inizialmente stimata in 40,1 milioni di dollari, che è scesa al di sotto della soglia che richiede la notifica al Congresso. Come già detto, la controllata statunitense del gruppo guidato da Roberto Cingolani è l’appaltatore principale, con consegne previste a partire dal 2027.
LE FORNITURE PRECEDENTI
Secondo Janes, a marzo 2020, il Pentagono aveva già assegnato a DRS Sustainment, una sussidiaria di Leonardo Drs, un contratto da 12,3 milioni di dollari nell’ambito del programma Foreign Military Sales (FMS) per fornire a Israele un numero imprecisato di rimorchi. La società si è aggiudicata un altro contratto del valore di 15,4 milioni di dollari per produrre un numero imprecisato di Hdtt per Israele a dicembre 2023.
LA PERFORMANCE DEL TITOLO
Ancora le azioni della controllata americana del gruppo ex Finmeccanica non hanno beneficiato della notizia. Come sottolinea MF, il titolo di Leonardo Drs ancora non riesce a tornare stabilmente a quota 28 dollari.
“Per il consensus può ancora raggiungere e superare i 30 dollari nonostante la recente frenata del titolo. Zacks, per esempio, vede il target price a 31 dollari. Va ricordato che, rispetto all’esordio sul Nasdaq di fine novembre 2022, l’azione ha quasi triplicato il suo valore iniziale, guadagnando intorno al 180% e raggiungendo un massimo di 29,6 dollari. A oggi, la capitalizzazione di mercato è di circa 7,3 miliardi di dollari” rileva ancora il quotidiano.
Secondo MF, i giudizi positivi si basano sulle prospettive di crescita della società, che non ha escluso una campagna acquisti, e sulla revisione al rialzo delle guidance per l’intero esercizio, aggiornate dopo i conti del secondo trimestre 2024.
I CONTI DEL SECONDO TRIMESTRE DI LEONARDO DRS
Leonardo Drs ha archiviato il trimestre terminato il 30 giugno con solidi risultati finanziari.
La società ha registrato ricavi in aumento del 20% anno su anno a 753 milioni di dollari, battendo le attese di 671,83 milioni di dollari. L’utile netto risulta in crescita del 9% pari a 47 milioni di dollari. In aumento anche l’Ebitda (+32%) a 82 milioni di dollari. La società ha registrato una crescita significativa nel portafoglio ordini con un rapporto book-to-bill di 1,2x e un backlog in aumento dell’82% anno su anno a 7,9 miliardi di dollari.
I principali fattori di crescita includevano programmi avanzati di rilevamento a infrarossi, energia elettrica e propulsione e radar tattici. Sia i segmenti Advanced Sensing and Computing (ASC) che Integrated Mission Systems (IMS) hanno mostrato solide prestazioni.
Sulla base di questi risultati, Leonardo Drs ha aumentato le sue previsioni per il 2024, prevedendo ricavi tra 3,075 e 3,175 miliardi di dollari, in aumento fino al 12% rispetto all’anno precedente, e un ebitda rettificato tra 375 e 395 milioni di dollari, con un incremento tra il 16% e il 22%.