Per la prima volta da decenni la Cina ha lanciato con successo un missile balistico intercontinentale nell’Oceano Pacifico.
Lo si apprende da una dichiarazione del ministero della Difesa. La nota precisa che la PLA Rocket Force, la Forza missilistica dell’Esercito popolare di liberazione, ha lanciato il missile, recante una testata fittizia, alle 8:44 locali (le 2:44 in Italia). L’icbm è caduto “nell’area marittima prestabilita”, specifica la nota senza fornire ulteriori informazioni.
La mossa di Pechino ha suscitato preoccupazioni per la sicurezza nella regione già tesa per le rivendicazioni territoriali di Pechino e la rivalità con gli Stati Uniti, segnala Ap. Taiwan, rivendicata dalla Cina, si è lamentata delle crescenti attività militari cinesi attorno all’isola negli ultimi cinque anni.
C’è poi il fattore tempismo: il lancio è avvenuto durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso a New York e in vista di una chiamata tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden prevista per le prossime settimane.
Ad attirare l’attenzione degli esperti è anche il fatto che si tratti del primo test del genere dal 1980. È raro infatti che la Cina lanci missili a lungo raggio in mare poiché preferisce testarli senza preavviso sul proprio territorio.
Tutti i dettagli.
COSA HA DICHIARATO LA CINA IN MERITO AL LANCIO DEL MISSILE BALISTICO INTERCONTINENTALE
La Cina ha informato in anticipo i Paesi prossimi all’area di lancio, secondo un rapporto separato della Xinhua. Quest’ultimo non ha chiarito la traiettoria del missile o dove sia caduto “in alto mare nell’Oceano Pacifico”.
La nota precisa che il test rientra nell’annuale piano di addestramento delle forze armate. Il lancio “ha testato efficacemente le prestazioni delle armi e dell’equipaggiamento e il livello di addestramento delle truppe e ha raggiunto l’obiettivo previsto”, ha riferito la Xinhua, citando il ministero della Difesa.
IL PROGRAMMA MISSILISTICO CINESE
Gli Icbm hanno in genere una gittata di oltre 3.400 miglia. Sono progettati per trasportare testate nucleari.
Come ricorda Reuters, PLA Rocket Force, che supervisiona i missili convenzionali e nucleari del paese, ha ricevuto l’incarico di modernizzare le forze nucleari cinesi di fronte a sviluppi come il miglioramento delle difese missilistiche statunitensi, migliori capacità di sorveglianza e alleanze rafforzate.
L’ACCUMULO DI TESTATE NUCLEARI DA PARTE DI PECHINO
Secondo una stima effettuata dal Pentagono lo scorso anno, la Cina ha più di 500 testate nucleari operative, di cui 350 costituite da missili balistici intercontinentali (Icbm). Entro il 2030, il numero delle testate in dotazione al Paese asiatico dovrebbe superare le mille. Questo accumulo potrebbe trasformare la Cina in un pari degli Stati Uniti e della Russia, le due principali potenze nucleari del mondo, entro l’inizio degli anni 2030, secondo gli esperti di difesa statunitensi.
Attualmente, le testate operative detenute da Stati Uniti e Russia ammontano rispettivamente a 1.770 e 1.710.
IL COMMENTO DEGLI ESPERTI
Come già detto, i test degli Icbm in acque internazionali sono rari per Pechino.
La Cina solitamente testa missili a lungo raggio verso i suoi deserti occidentali dalla sua costa orientale, ha detto ad Associated Press James Acton, co-direttore del Nuclear Policy Program e ricercatore senior presso il Carnegie Endowment for International Peace. Il fatto che la Cina abbia lanciato un test che è ammarato in acque internazionali è stato insolito, ma rispecchia i test che gli Stati Uniti fanno per la propria flotta di missili balistici.
“Quando non hanno fatto qualcosa per 44 anni e poi lo fanno, è significativo”, ha evidenziato Acton. “È il modo della Cina di dirci, ‘Come voi, non ci vergogniamo di avere armi nucleari e ci comporteremo come una grande potenza nucleare'”.
UNA DIMOSTRAZIONE DI FORZA PER L’AMERICA
Gli osservatori hanno interpretato il lancio come un messaggio politico e una dimostrazione di forza, affermando che potrebbe aumentare le preoccupazioni negli Stati Uniti e tra i vicini della Cina sulla modernizzazione delle armi nucleari cinesi, rileva il Financial Times.
Conducendo il test Icbm contemporaneamente alle altre esercitazioni, “l’Esercito Popolare di Liberazione sta mostrando i muscoli con capacità in tutti i domini”, ha affermato James Chen, professore alla Tamkang University di Taipei.
“Stanno segnalando che la Cina ha la capacità di colpire il territorio statunitense con armi nucleari”, ha affermato al Ft Lin Ying-yu, un esperto dell’Esercito Popolare di Liberazione di Taiwan. “Questa dimostrazione di forza potrebbe essere intesa a dare loro più potere contrattuale nella prossima chiamata tra Xi e Biden”.