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Google Microsoft

Perché Google e Microsoft si scazzano per il Cloud

Google ha accusato Microsoft davanti alla Ftc di adottare pratiche anticoncorrenziali attraverso vincoli contrattuali imposti ai clienti dei suoi servizi di cloud computing

Sarà il caldo che rende tutti più insofferenti, sarà che la crisi non risparmia nemmeno le Big Tech, sarà la bulimia di notorietà che impone di finire quotidianamente nei trend topic dei social, ma mai come quest’anno si era registrata una litigiosità simile tra i colossi tecnologici statunitensi.

TUTTI CONTRO MICROSOFT: TWITTER, SONY E GOOGLE

Il bersaglio preferito sembra essere la Casa di Redmond. Dopo le accuse che Elon Musk, patron di Twitter, ha rivolto a Microsoft (sostiene che il gigante fondato da Bill Gates avrebbe utilizzato dati di Twitter senza autorizzazione per allenare software di intelligenza artificiale), quelle di Sony in occasione dell’acquisto, al momento congelato, di Activision Blizzard, ecco che anche Google si unisce al gruppetto di accusatori.

COME MAI GOOGLE ATTACCA MICROSOFT

Google ha accusato Microsoft di adottare pratiche anticoncorrenziali per mezzo di vincoli contrattuali imposti ai clienti dei suoi servizi di cloud computing. L’accusa è già stata recapitata alla Ftc (Federal Trade Commission, già chiamata a decidere sull’acquisizione di Activision) degli Stati Uniti mentre in Europa è stata avviata un’indagine preliminare su Microsoft Azure.

Secondo l’accusa di Google, Microsoft ostacolerebbe l’uso di software (come per esempio Windows Server e Microsoft 365) sui servizi cloud concorrenti. Le aziende che si affidano alle suite di programmi sviluppati in quel di Redmond sarebbero quindi obbligate a servirsi di Azure per evitare complesse procedure di migrazione e un aumento dei costi.

IN BALLO PURE LA SICUREZZA NAZIONALE?

Nel tentativo di appesantire ulteriormente le proprie accuse, l’azienda di Mountain View indica che le restrizioni imposte da Microsoft rappresenterebbero anche un rischio per la sicurezza nazionale. Azure e i software Microsoft sono tra gli obiettivi principali dei cybercriminali. Microsoft ha cambiato alcuni termini contrattuali, ma le modifiche non sono state considerati sufficienti dai concorrenti.

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