Mercoledì le azioni di Oracle, azienda statunitense di servizi di cloud computing, sono cresciute di oltre il 40 per cento, raggiungendo il valore massimo storico di 345,69 dollari e incrementando il patrimonio del cofondatore Larry Ellison – che ha 81 anni ed è proprietario del 41 per cento della società – di circa 100 miliardi, portandolo a 392 miliardi in tutto. Il patrimonio dell’uomo più ricco del mondo, Elon Musk, ammonta a 439,9 miliardi.
È STATO UN ANNO MOLTO POSITIVO PER ORACLE
Dall’inizio dell’anno, finora, le azioni di Oracle sono cresciute del 45 per cento, con un andamento migliore dei titoli delle “Magnifiche Sette” (Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) e dell’intero indice S&P 500 (che raccoglie le cinquecento società quotate statunitensi a maggiore capitalizzazione). L’aumento riportato mercoledì ha permesso a Oracle di aggiungere circa 234 miliardi di dollari alla sua capitalizzazione di mercato, che ammonta a 913 miliardi.
I CONTRATTI MULTIMILIARDARI (E QUELLO DA 300 MILIARDI CON OPENAI)
L’ultima crescita del titolo è legata all’annuncio della firma di quattro contratti multimiliardari con tre clienti diversi, che hanno contribuito a un aumento del 12 per cento delle entrate, a 14,9 miliardi. L’azienda ha detto anche di prevedere che i ricavi della divisione Infrastrutture Cloud supereranno i 500 miliardi di dollari: “prevediamo di acquisire diversi nuovi clienti multimiliardari”, ha spiegato l’amministratrice delegata Safra Catz ha aggiunto che
A proposito di contratti, mercoledì il Wall Street Journal ha rivelato che OpenAi, la startup di intelligenza artificiale che ha sviluppato ChatGpt, ha firmato un contratto da 300 miliardi di dollari per l’acquisto di potenza di calcolo da Oracle: si tratta di uno dei più grandi accordi di cloud computing mai siglati.
IL MERCATO DEL CLOUD COMPUTING
Oracle non è il più grande fornitore di servizi di cloud computing: il mercato è dominato piuttosto da Microsoft, Amazon Web Services e Google Cloud, che insieme detengono una quota del 65 per cento.
Il vantaggio di Oracle sta nell’integrazione tra le sue tecnologie e nella loro flessibilità, che le permette di soddisfare le necessità di clienti diversi. Come spiegato da Catz, “abbiamo reso molto semplice per i nostri clienti collegare direttamente tutti i loro database ai modelli di ragionamento basati sull’intelligenza artificiale più avanzati al mondo: ChatGpt, Gemini, Grok, tutti disponibili in esclusiva su Oracle Cloud”.
Oracle ha stretto degli accordi con Amazon, Alphabet e Microsoft per consentire ai loro clienti cloud di utilizzare Oracle Cloud Infrastructure insieme ai servizi nativi. Fornisce servizi cloud anche a xAi, la startup di intelligenza artificiale di Musk.
Oracle, inoltre, partecipa – assieme a OpenAi e a SoftBank – al mega-progetto “Stargate”, un grande investimento nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale da 500 miliardi di dollari.