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Trimestrale Microsoft Xbox

Nuovo game over in casa Microsoft: altri tagli nella divisione Xbox

Ancora licenziamenti nell'industria dei videogiochi, ancora tagli in casa Xbox. Redmond prova a ottimizzare la divisione che non è mai riuscita a competere con PlayStation e deve anche mettere a bilancio i 69 miliardi spesi per l'acquisizione di Activision-Blizzard, operazione rimasta a lungo sotto i fari di tutte le autorità Antitrust del mondo

Non si frenano i tagli in Microsoft, che solo nel 2023 aveva varato un piano di risparmio che prevedeva 10mila esuberi, con alcuni tagli che avevano riguardato anche la divisione italiana. I nuovi ridimensionamenti riguardano ancora la divisione gaming, ovvero Xbox che, dopo il taglio di 1.900 dipendenti annunciato a inizio anno sembra destinata a perderne altri 650 relativi a “funzioni aziendali e di supporto”, come viene spiegato.

NUOVI TAGLI IN CASA XBOX

Sembra insomma che Redmond intenda ottimizzare ulteriormente l’unità dedicata allo sviluppo dei videogame sia a seguito dell’acquisto per 69 miliardi di Activision Blizzard (che ha in mano la saga campione di vendite Call of Duty), sia perché secondo molti analisti la divisione Xbox non fatturerebbe abbastanza. Impossibile averne certezza dato che da diversi anni Microsoft ha deciso di non pubblicare più i numeri al dettaglio delle vendite di Xbox e videogame.

IL DISTACCO TRA PLAYSTATION 5 E XBOX SERIES

Qualche proiezione è comunque possibile, almeno prendendola alla lontana e partendo dall’ultimo rendiconto finanziario di Take-Two che parlava espressamente, con riferimento alle console d’ultima generazione di 77 milioni di unità: se si considera che il 9 dicembre 2023 Sony annunciava di aver raggiunto il traguardo simbolico di 50 milioni di PS5, diversi analisti ipotizzano che Xbox Series X ed S si fermino allora a poco più di metà, sulle 27 milioni di unità. Un divario impossibile da colmare e che negli ultimi mesi ha spinto Microsoft a rendere molti suoi titoli multipiattaforma.

ALTRE SFORBICIATE IN ACTIVISION

Quel che è certo, invece, è che anche quest’ultimo provvedimento, così come quello che lo aveva preceduto – non senza polemiche – riguarderà proprio il personale di Activision. Il Ceo di Microsoft Gaming Phil Spencer ha affermato di aver preso questa decisione “difficile” per allineare la struttura del team post-acquisizione e “riorganizzare” l’attività perché abbia successo a lungo termine.

NON SARANNO GLI ULTIMI LICENZIAMENTI?

Il numero uno dell’unità gaming non ha poi nascosto che potrebbero esserci “impatti su altri team”, mentre ci si adatta ai cambiamenti e “si gestiscono il ciclo di vita e prestazioni dei giochi”. In ogni caso – ha assicurato – “nessun videogioco, dispositivo o esperienza di gioco sarà cancellato.

I VARI TAGLI IN XBOX

Tra le software house interessate dalla ristrutturazione voluta da Redmond nella prima metà del 2024 anche Toys for Bob, team che aveva lavorato ai recenti remake di Crash Bandicoot e Spyro. Non sono noti i numeri, ma lo studio avrebbe comunque perso tra il 30 e il 40% del proprio staff, subendo quindi un dimagrimento importante.

CALL OF DUTY CADE IN BATTAGLIA

Non se la passano bene nemmeno i ragazzi di Sledgehammer Games, il team di sviluppo di Call of Duty: Modern Warfare 3, che hanno perso il 30% dei propri colleghi. Il riassetto voluto da Microsoft prevede che Sledgehammer (che, lo ricordiamo, è al lavoro sul prossimo episodio previsto per il 2027) chiuda gli uffici californiani per trasferirsi in una sede più piccola.

Si tratta di una mossa sorprendente dal momento che l’acquisizione di Activision è stata dettata dal disegno di Microsoft di mettere nel proprio portafogli proprio la vendutissima saga di CoD. Ma evidentemente Redmond ha intenzione comunque di risparmiare, magari affiancando i team storici ad alcuni dei suoi studi interni.

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