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I giapponesi di NTT saluteranno Buongiorno

NTT Docomo, primo operatore mobile del Giappone, starebbe per vendere Buongiorno, l'azienda italiana dei contenuti multimediali acquisita nel 2012

Dal Buongiorno all’Arrivederci basta un attimo o qualche anno. Secondo un’indiscrezione del Financial Times NTT Docomo, la più grande società di telefonia giapponese, starebbe contattando banche e consulenti per vendere Buongiorno, l’unità italiana di contenuti multimediali che aveva acquisito sei anni prima per 267 milioni di dollari.

La fonte anonima riporta che Docomo dovrebbe continuare ad avere una relazione con Buongiorno, ma al momento intende modificare la struttura societaria.

L’ATTRAZIONE NEL 2011 PER L’ITALIANA BUONGIORNO

Una mail con scritto Buongiorno inviata ad alcuni amici. Inizia così la storia di Buongiorno, una delle più antiche aziende di contenuti mobili in circolazione, fondata nel 1999 a Parma da Mauro Del Rio e poi cresciuta in oltre 30 paesi. I suoi servizi, che includono un elenco di offerte dirette ai consumatori coprono giochi, musica, contenuti casuali come sfondi e suonerie, soprattutto quest’ultime una vera novità nei primi anni 2000. I suoi servizi venivano utilizzati da circa 2 miliardi di clienti in 57 paesi in quattro continenti. All’epoca Buongiorno era diventata una delle principali piattaforme di contenuti mobili dopo l’acquisizione della società inglese iTouch e Docomo è stato attirato dal potenziale canale di distribuzione che gli avrebbe permesso di incrementare le sue attività all’estero.

STRATEGIA INTERNAZIONALE

Nel 2012 NTT DoCoMo si decide a sborsare 267 milioni di dollari per acquisire Buongiorno, dopo aver acquisito Net Mobile in Germania, un operatore più piccolo. L’accordo italiano era la ciliegina sulla torta di quella spinta che guardava oltre il mercato giapponese nell’allora fiorente mercato dei contenuti smartphone-su misura.

L’IDILLIO DELL’ESORDIO

“L’acquisizione combinerà l’innovativo business mobile e il know-how dei servizi mobili di Docomo in Giappone e in altri paesi con le tecnologie mobili avanzate di Buongiorno e l’ampia base di clienti globale. Nell’ambito dell’espansione delle attività di entrambe le società, Docomo prevede di rafforzare le basi delle sue attività di piattaforme mobili all’estero”, dichiarava entusiasta NTT Docomo all’epoca dell’acquisizione di Buongiorno che cambiò nome in DoCoMo Digital Italia dopo il passaggio giapponese.

DIVORZIO IMMINENTE

Quale sia la strategia dietro la vendita dell’unità italiana non è chiaro visto che l’attività di Buongiorno è una parte fondamentale di ciò che resta della strategia internazionale di NTT DoCoMo, che si basa sulla partnership con i vettori oltreoceano per fornire una piattaforma mobile per servizi finanziari e distribuzione di contenuti.

Come sottolinea il Ft, il gruppo giapponese non ha rivelato nemmeno quanto dei suoi 43 miliardi di dollari di entrate annuali provengono al di fuori del mercato interno nazionale ormai saturo.

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