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Microsoft Mistral

Non solo OpenAI, ecco perché Microsoft punta anche sulla rivale francese Mistral

Microsoft ha siglato "una partnerhip pluriennale" con Mistral, la startup francese sostenuta dall’Eliseo specializzata nello sviluppo dell'intelligenza artificiale, definita la risposta europea al produttore di ChatGPT OpenAI. Tutti i dettagli

Microsoft pigliatutto nell’intelligenza artificiale generativa.

Dopo aver investito 13 miliardi nella società dietro ChatGPT, OpenAI, il colosso tecnologico di Redmond ha annunciato di aver siglato una “partnership pluriennale” con Mistral, la startup con sede a Parigi che lavora su modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) open source e proprietari, che comprende e genera testo in modo simile a quello umano.

L’accordo vedrà i modelli linguistici aperti e commerciali di Mistral disponibili sulla piattaforma Azure AI di Microsoft, la seconda azienda a offrire un modello linguistico commerciale su Azure dopo OpenAI.

Nell’ambito dell’accordo, Microsoft acquisirà una partecipazione di minoranza in Mistral, anche se i dettagli finanziari non sono stati resi noti.

L’annuncio arriva poche settimane dopo che le autorità statunitensi hanno iniziato a indagare sull’investimento di Microsoft in OpenAI, la società con sede a San Francisco guidata da Sam Altman. La partnership è ancora al vaglio degli organi di controllo della concorrenza negli Stati Uniti, nell’Ue e nel Regno Unito. Oltre alla partnership con la startup francese, Microsoft ha annunciato investimenti per 5,6 miliardi di dollari in nuovi centri dati per l’IA in Germania e Spagna.

Inoltre, sempre lunedì, intervenendo all’evento Mobile World Congress di Barcellona, Smith ha lanciato i suoi principi sull’intelligenza artificiale, segnalando anni di importanti investimenti a venire e la determinazione a diffondere le sue scommesse sull’IA.

Tutti i dettagli.

COSA PREVEDE LA PARTNERSHIP TRA MICROSOFT E MISTRAL

Questo lunedì, la società francese Mistral ha presentato un nuovo modello di intelligenza artificiale, Mistral Large, con prestazioni vicine alla migliore IA del mondo, sviluppato da OpenAI e Google, segnala La Tribune.

Proprio Mistral Large sarà disponibile per la prima volta per i clienti Azure nell’ambito della partnership. La tecnologia di Mistral sarà ospitata sulla piattaforma di cloud computing di Microsoft.

La partnership prevede anche collaborazioni nella ricerca per realizzare applicazioni per i governi europei e la pubblica amministrazione.

COS’È MISTRAL AI

Con sede a Parigi, Mistral Ai crea tecnologia che altre aziende possono utilizzare per implementare chatbot, motori di ricerca, tutor online e altri prodotti basati sull’intelligenza artificiale

Come molti dei suoi concorrenti, Mistral AI, che ora conta 22 dipendenti, la maggior parte dei quali ingegneri esperti in intelligenza artificiale, offre alle aziende modelli linguistici “open source” alimentati da dati pubblici.

“Mistral sta lavorando sull’intelligenza artificiale generativa attraverso i cosiddetti modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) che sono in grado di creare prosa e codice simili a quelli umani in pochi secondi. Lo sviluppo della tecnologia è tuttavia ad alta intensità di capitale, poiché gli LLM richiedono notevoli quantità di potenza di elaborazione del computer” ricorda il Financial Times.

Secondo una valutazione di dicembre 2023, Mistral vale ora 2 miliardi di euro, una cifra che collocherebbe la startup francese tra le migliori società di intelligenza artificiale al mondo e tra le aziende tech unicorno (valutate più di un miliardo di euro).

I VERTICI

Dietro la società ci sono ex ricercatori di intelligenza artificiale di Meta e Google, tornati in patria.

Il CEO di Mistral IA, Arthur Mensch, 31 anni ha trascorso quasi tre anni presso DeepMind, il laboratorio di intelligenza artificiale che Google ha acquisito nel 2014 per 650 milioni di dollari. I suoi due soci vengono da Meta. Guillaume Lample è uno degli ideatori del modello linguistico LLaMA presentato da Meta a febbraio, e Timothée Lacroix è stato anche ricercatore presso Meta.

“Ai dipendenti dell’azienda piace scherzare dicendo che le prime lettere dei loro cognomi dei fondatori sono “L.L.M.” – che è anche l’abbreviazione di modello linguistico di grandi dimensioni, A.I. tecnologia che l’azienda sta costruendo” riportava di recente il New York Times.

LE CONSEGUENZE PER MISTRAL DOPO L’INVESTIMENTO DI MICROSOFT

Grazie alla partnership con il colosso tecnologico americano, Mistral diventa così la seconda azienda a fornire modelli linguistici commerciali per la piattaforma di cloud computing Azure di Microsoft.

OPNE SOURCE, SÌ O NO?

Come già detto, i suoi modelli sono “open source”, il che significa che i loro dettagli tecnici saranno resi pubblici.

Tuttavia, ieri Mistral ha annunciato il nuovo modello AI, Mistral Large, progettato per competere più da vicino con il modello GPT-4 di OpenAI, sottolinea The Verge. A differenza di alcuni dei modelli precedenti di Mistral, non sarà open source.

Al momento OpenAI e Google costruiscono per lo più modelli IA chiusi, mentre Meta pubblicizza il suo modello open source.

LA LENTE DEI REGOLATORI SU MICROSOFT

Infine, Microsoft ha dichiarato di aver collaborato con la startup francese Mistral AI, poiché il colosso del software cerca di rafforzare la presa sulla tecnologia emergenti.

Secondo Axios, Microsoft desidera spostare l’attenzione sull’intelligenza artificiale oltre Sam Altman.

L’annuncio della partnership con l’europea Mistral avviene infatti mentre la la società guidata da Satya Nadella sta affrontando le pressioni delle autorità di regolamentazione antitrust sul suo investimento dichiarato di 13 miliardi di dollari in OpenAI. Alla domanda se l’investimento fosse uno sforzo per placare le preoccupazioni sulla concorrenza, il presidente Smith ha affermato che la società si è impegnata ad avere un’offerta di prodotti diversificata.

Sempre Smith ha descritto Mistral come un portabandiera dell’ascesa di “importanti modelli di intelligenza artificiale al di fuori degli Stati Uniti”.

“Per noi è importante dimostrare che non si tratta solo della tecnologia Microsoft, non riguarda solo i prodotti americani. Questo sarà un motore per la tecnologia, l’innovazione e la crescita anche in Europa”, ha concluso il presidente di Microsoft.

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