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Nintendo Labo

Nintendo Labo: costruisci con il cartone, giochi con il digitale

Nintendo Labo, sfrutta i sensori della console Switch, per animare le costruzioni fai da te di cartone Monta. Gioca. Scopri. Nintendo torna alle origini, alle carte che hanno caratterizzato in quel lontano 1889 il suo esordio (nacque a Kyoto come manifattura di carte da gioco): con Nintendo Labo, infatti, tutto inizia da alcuni pezzi di…

Nintendo Labo, sfrutta i sensori della console Switch, per animare le costruzioni fai da te di cartone

Monta. Gioca. Scopri. Nintendo torna alle origini, alle carte che hanno caratterizzato in quel lontano 1889 il suo esordio (nacque a Kyoto come manifattura di carte da gioco): con Nintendo Labo, infatti, tutto inizia da alcuni pezzi di carta da staccare, piegare e montare per dare vita ad una macchina, ad una canna da pesca, ad un pianoforte con la coda.

Niente di nuovo, direbbe qualcuno. Un po’ come giocare con le costruzioni, forse addirittura più semplice. Di semplice, invece, c’è ben poco. Quei pezzi di cartone, infatti, una volta assemblati possono prendere vita: la macchina si muove, è possibile pescare un pesce o suonare il piano.

Tradizione e digitale, le costruzioni ibride

Quel cartone non è solo cartone. Le varie forme, o i vari Toy-Con, se vogliamo dirla in gergo tecnico, si combinano con Nintendo Switch, la console della casa giapponese che in dieci mesi ha battuto ogni record di vendita (10milioni in 10 mesi), e si ibridizzano, si accendono, prendono vita. Lo chermo della console diventa il cuore del gioco.

Il piano, per esempio, funziona grazie alla telecamera infrarossi di uno dei due controller che, inserita nel cartone, legge i piccoli adesivi catarifrangenti sul retro dei tasti e fa suonare letteralmente la console. Quel pezzo di carta, dunque, diventa una tastiera da un’ottava con dodici tasti in tutto.

Insomma, un ritorno alle origini ricco di innovazione. Grazie a Nintendo Labo, infatti, la casa giapponese prova a lanciare una nuova cultura del “fai da te” e prova a posizionare l’utente (ma anche gli stessi creatori) da entrambe i lati dello schermo.

Chi gioca è chiamato a trasformare, a farsi guidare dalla fantasia e, soprattutto, a sperimentare.

I costi

I singoli set di Nintendo Labo, ognuno dei quali contiene diverse costruzioni, non dovrebbe andare oltre i 60 euro. Nella confezione di vendita di Nintendo Labo, oltre ai pezzi per l’assemblaggio dei Toy-Con, è anche presente la cartuccia da inserire in Nintendo Switch comprensiva dei vari minigiochi da abbinare alle creazioni.

Il kit assortito di base, Toy-Con 01 , comprensivo dei pezzi in cartone e di vari pezzi accessori (come elastici, occhielli e cordicelle varie) permette di assemblare 5 diversi Toy-Con: la casa, la canna da pesca, il pianoforte, la moto e la “macchina” radiocomandata”.

Il Kit Robot Toy-Con 02, invece, offre all’utente la possibilità di calarsi nei panni di un robot. Con il set è possibile realizzare un vero e proprio zaino dove collocare il Joy-Con destro, dotato di un sistema di corde da collegare a piedi e mani, e un visore in cui inserire il Joy-Con sinistro.

Il lancio

In America, Nintendo Labo farà il suo debutto il 20 Aprile, mentre in Europa (e dunque in Italia) dovremo attendere il 27 Aprile 2017.

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