La Nasa si allea (ancora) con SpaceX per estendere la vita del telescopio spaziale Hubble, che opera dal 1990 a circa 540 chilometri dalla Terra.
I funzionari dell’agenzia spaziale statunitense hanno firmato un accordo con SpaceX e il programma Polaris, guidato dall’astronauto miliardario Jared Isaacman, per studiare la possibilità di utilizzare Dragon (il veicolo della compagnia di Elon Musk) per attraccare sul telescopio e cambiarne l’orbita nel tentativo di prolungarne la vita utile. Lo ha annunciato ieri la Nasa.
Il telescopio spaziale Hubble è stato un osservatorio cosmico cavallo di battaglia per gli astronomi di tutto il mondo sin dal suo lancio nel 1990, fornendo immagini stellari drammatiche e consentendo importanti scoperte come l’età dell’universo e le lune di Plutone, ricorda Reuters. Ma il telescopio sta vedendo la sua orbita deteriorarsi lentamente a causa dell’attrito atmosferico.
Nel frattempo, il 26 dicembre 2021 l’agenzia statunitense ha lanciato nello spazio il telescopio spaziale James Webb, frutto della collaborazione tra Nasa, Agenzia spaziale europea (Esa) e agenzia spaziale canadese (Csa). Progettato come il successore del telescopio spaziale Hubble, il telescopio spaziale Webb sarà 100 volte più potente. Utilizzerà tecnologie migliorate e diverse per catturare il 70% di luce in più. Grazie a questi miglioramenti, gli astronomi potranno compiere osservazioni mai fatte finora delle prime stelle e galassie formatesi dopo il Big Bang.
Tuttavia, “Hubble ha un successo straordinario: sta facendo un’ottima scienza mentre parliamo”, ha dichiarato in conferenza stampa il capo scientifico della Nasa Thomas Zurbuchen.
Tutti i dettagli.
L’ANNUNCIO DELLA NASA
“Alcuni mesi fa SpaceX si è avvicinato alla Nasa con l’idea di uno studio su come un equipaggio commerciale potrebbe aiutare a portare la nostra navicella spaziale Hubble in un’orbita più alta, che estenderebbe la sua vita di osservazione”.
La società aerospaziale di Elon Musk prevede di finanziare uno studio con la Nasa per esaminare i modi per utilizzare la sua capsula Dragon per aumentare l’altitudine orbitale del telescopio spaziale Hubble, il che ne prolungherebbe la vita utile, hanno annunciato giovedì i funzionari dell’agenzia.
La Nasa ha affermato che i team raccoglieranno dati per “aiutare a determinare se sarebbe possibile incontrarsi in sicurezza, attraccare e spostare il telescopio in un’orbita più stabile”.
IL FUTURO DI HUBBLE
La Nasa si aspetta che il telescopio Hubble venga ritirato entro la fine di questo decennio sulla base del suo attuale declino in orbita. Inoltre, non ha mezzi di propulsione a bordo e la sua altitudine era già stata corretta in passato durante le missioni dello Space Shuttle americano.
Se Hubble fosse spostato a un’altitudine più alta, più vicino a dove ha iniziato il suo tempo nello spazio, la Nasa stima che il telescopio potrebbe funzionare per altri 15-20 anni.
“È del tutto appropriato per noi considerare questo aspetto a causa dell’enorme valore che questa risorsa di ricerca ha per noi e per gli altri”, ha affermato Zurbuchen.
LO STUDIO CON SPACEX
Lo studio durerà sei mesi: SpaceX esamina come la sua capsula Crew Dragon potrebbe agganciarsi al telescopio e quali eventuali modifiche sarebbero necessarie, mentre la Nasa raccoglie dati tecnici da Hubble.
Sebbene lo studio non garantisca una missione su Hubble, l’astronauta Isaacman ha affermato che il potenziale volo “si adatterebbe sicuramente ai parametri che abbiamo stabilito per il programma Polaris”.
IL PROGRAMMA POLARIS
Secondo la Cnn, lo sforzo di inviare una missione privata su Hubble potrebbe far parte di un programma SpaceX precedentemente annunciato e finanziato privatamente chiamato Polaris. Quel programma è nato da un’idea di Jared Isaacman, il miliardario ceo della piattaforma di pagamenti Shift4, che per la prima volta ha attirato l’attenzione internazionale quando ha pagato la compagnia per portare se stesso e tre ospiti in un viaggio di tre giorni in orbita attorno alla Terra a bordo di una capsula SpaceX Crew Dragon l’anno scorso.
Isaacman ha annunciato il programma Polaris a febbraio e all’epoca ha affermato che il programma comprenderebbe almeno tre missioni con SpaceX, la prima di queste definita Polaris Down. Isaacman ha già delineato tre obiettivi per la missione Polaris Dawn: raggiungere l’orbita più alta intorno alla Terra che gli esseri umani abbiano mai sorvolato, condurre una passeggiata nello spazio fuori dalla navicella spaziale Dragon e utilizzare i satelliti Internet Starlink per comunicare.