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Che succede tra Microsoft e OpenAi sui centri dati?

Microsoft cancella due contratti per l'utilizzo della capacità dei suoi centri dati: si tratta di una normale decisione di business oppure dell'inizio di una ritirata dagli investimenti nelle infrastrutture per l'intelligenza artificiale? Anche perché la partnership con OpenAi è cambiata.

Non è chiaro perché, ma Microsoft ha annullato alcuni contratti di locazione per la capacità dei suoi centri dati negli Stati Uniti. Stando alla banca d’investimento Td Cowen, la società tecnologica ha cancellato contratti dalla capacità totale di “un paio di centinaia di megawatt” (grossomodo l’equivalente di due data center) con almeno due operatori privati.

NON SOLO MICROSOFT: QUANTO SPENDONO LE BIG TECH IN INFRASTRUTTURE PER L’IA

Il motivo, come detto, non è noto, ma la notizia ha fatto sorgere il timore che Microsoft si stia dotando di più capacità di calcolo di quanta ne avrà effettivamente bisogno nel lungo termine. La società ha in programma di investire 80 miliardi di dollari in infrastrutture per l’intelligenza artificiale entro quest’anno fiscale, ed è già una delle maggiori proprietarie e operatrici di centri dati negli Stati Uniti.

Anche le altre Big Tech americane, comunque, stanno spendendo grosse cifre: Amazon, Alphabet e Meta investiranno rispettivamente 100 miliardi, 75 miliardi e 65 miliardi di dollari in infrastrutture per l’intelligenza artificiale, una tecnologia che necessita di parecchio computing power (e indirettamente di tanta energia) ma che non ha ancora trovato grosse applicazioni pratiche.

Al di fuori degli Stati Uniti, la compagnia cinese Alibaba ha annunciato che investirà oltre 50 miliardi di dollari in tre anni.

C’ENTRA OPENAI?

Dietro alla cancellazione dei contratti potrebbe esserci un qualche mutamento nella partnership con OpenAi, di cui Microsoft è la principale sostenitrice. Sempre secondo Td Cowen, la startup di Sam Altman sta spostando una parte del “carico di lavoro” dai sistemi di Microsoft a quelli di Oracle, con la quale ha lanciato il mega-progetto Stargate da 100 miliardi di dollari proprio sulle infrastrutture per l’intelligenza artificiale.

L’annullamento dei contratti da parte di Microsoft potrebbe essere una “normale” decisione di business e non una mossa “sospetta”, considerati i volumi d’affari della società. Ma potrebbe anche essere la conseguenza dell’evoluzione del rapporto con OpenAi, di cui non è più l’unica fornitrice di servizi di cloud computing.

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