Meta starebbe ristrutturando in modo assai profondo la propria divisione di frontiera, almeno secondo quanto riporta The Verge. La società fondata e diretta da Mark Zuckerberg, rimasta impantanata nel sogno di un metaverso che, com’è noto, al momento non sembra avere sbocchi concreti e ritorni economici significativi, continua a perseverare sull’argomento. Come pure – ma sono sempre indiscrezioni giornalistiche – nei licenziamenti, segno che il famigerato “anno dell’efficienza” (con queste parole il Ceo aveva descritto i tagli di oltre 11mila unità nel 2023) non è ancora finito.
META PUNTA ANCORA SUL METAVERSO
La strategia di Meta sembra continuare a vertere sul metaverso tanto più che le regole assai restrittive sulla privacy nel Vecchio continente stanno azzoppando l’altro cavallo di battaglia del Gruppo, ovvero lo sviluppo di soluzioni di Intelligenza artificiale.
DUE UNITÀ GEMELLE
Al centro della ristrutturazione in atto ci sarebbe la software house Reality Labs. Secondo la stampa specializzata statunitense, verrà scissa in due unità: la prima si occuperà esclusivamente di soluzioni collegate al metaverso e includerà i team che si sono occupati finora di Horizon Worlds e dei visori Oculus Quest.
La seconda invece dovrà sviluppare progetti in realtà aumentata – AR – e presumibilmente si dedicherà alle tecnologie indossabili tra cui spiccano soprattutto gli occhiali altamente tecnologici Ray-ban realizzati insieme a EssilorLuxottica.
GLI UOMINI CHIAVE DEL PROGETTO
In vista della riorganizzazione, come scrive The Verge, Meta avrebbe però messo in atto alcuni licenziamenti di cui non si conosce l’esatta entità. La ristrutturazione affida ruoli di leadership ad Alex Himel – che dirige il settore dei dispostivi indossabili – e a Vishal Shah, che ora supervisiona sia Horizon che la linea Quest.
Forte di una trimestrale brillante, che ha visto, nel primo trimestre dell’anno, aumentare i ricavi del 27,6% (terzo trimestre consecutivo con una crescita superiore al 20 per cento) a 36,46 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 36,12 miliardi, grazie alla pubblicità sui social, che rappresenta il 97% delle entrate totali, Mark Zuckerberg ha ancora carta bianca e viene lasciato libero di sperimentare dagli azionisti nonostante sia opinione comune che il metaverso non abbia futuro. Anche perché, almeno al momento, questa ristrutturazione sembra a costo zero.