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Vivendi-Mediaset

Sky prosciugherà Mediaset Premium

Mediaset cederà alcune attività Premium a Sky, provando a scrollarsi i problemi legati alla gestione e ai costi della piattaforma a pagamento.

Nemici, amici. Dopo anni di guerre a suon di abbonati tra Sky e Mediaset Premium sembra essere arrivato il momento della tregua. Definitiva.

In occasione della presentazione della nuova Rete 4, infatti, il numero uno di Mediaset Pier Silvio Berlusconi ieri ha accennato alla possibilità della cessione della pay tv del Biscione alla società inglese. Attenzione: non è Premium che sarebbe venduta a Sky, ma l’infrastruttura su cui si poggia il tutto. Proviamo a capirci qualcosa in più.

ANNI DIFFICILI PER MEDIASET

I numeri parlano chiaro: in questi ultimi mesi Mediaset ha faticato ad aumentare gli abbonati, che secondo Repubblica, nel luglio del 2017, erano 100mila in meno del luglio 2016. A dirla tutta, proprio nel 2016, il Biscione aveva trovato un accordo per vendere Premium alla società francese Vivendi, che però, dopo aver osservato bene i conti della società ha deciso di rinunciare, dando vita a una battaglia legale che (ancora) non trova fine.

L’ACCORDO

Nel caos di questi mesi, però, Mediaset è riuscita a tirar fuori dal cilindro un accordo con Sky. Secondo l’intesa, alcuni canali della pay Tv italiana finiscono sulla piattaforma di proprietà inglese, e viceversa.

Ma c’è di più: Mediaset Premium ha tempo fino a dicembre 2018 per decidere se vendere quella che è stata definita “area Operation pay”, e cioè la divisione di Mediaset Premium che si occupa di manutenzione tecnica, assistenza clienti, attività commerciali. Sky, secondo l’accordo, ha l’obbligo di rilevare la divisione.

MEDIASET PRONTA A CEDERE A SKY

E in questa direzione sembrano andare i piani di Berlusconi: “Penso che andremo in quella direzione ed eserciteremo l’opzione”, ha detto il figlio di Silvio Berlusconi riferendosi alla possibile cessione a Sky Italia.

Con la vendita, la società italiana ridimensionerebbe la sua presenza nelle attività televisive a pagamento (pur rimanendo editore dei canali con il proprio marchio) per concentrarsi sulla tv tradizionale, risolvendo i propri problemi legati alla gestione e ai costi della piattaforma a pagamento. Sky, invece, amplierebbe la sua offerta. Ma l’operazione dovrà essere approvata dal Garante per le Comunicazioni e dall’Antitrust.

INTEGRAZIONE CON INFINITY?

Quello che resterebbe di Premium potrebbe essere integrato con Infinity, la piattaforma on demand del gruppo Tv (che, come rivela il Sole24ore, ha stretto un bundle commerciale con Dazn per permettere ai clienti di avere a prezzo scontato i contenuti di entrambi). Nulla per ora è certo, anche se qualcosa bolle in pentola.

“Oggi non ci sono grandissime novità. Confermo che stiamo lavorando a un progetto che faccia crescere ulteriormente Mediaset. Stiamo lavorando a qualcosa di grosso e a una cosa complessa e ci crediamo”, ha spiegato il vice presidente. “Quando sarà fatta, lo diremo”.

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