Il futuro (e le notizie) sembrano essere in mano agli algoritmi. Così come le nostre scelte. La denuncia arriva dal commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, intervenuto al dibattito su “Consumaker. Il futuro è nelle mani dei consumatori”, iniziativa promossa dall’Adoc in occasione dell’8ª Assemblea Nazionale dell’Associazione.
RENDERE TRASPARENTE LA PROFILAZIONE DELLE NOTIZIE
Per Martusciello è necessario rendere più “trasparente il meccanismo che è alla base della profilazione delle notizie, l’algoritmo che gestisce la massa di dati e veicola all’utente informazioni talvolta fake”, affinché non sia il web a decidere cosa noi dobbiamo vedere e leggere.
ALGORITMI DETERMINANO FRUIZIONE INFORMAZIONE
La denuncia di Martusciello si spinge oltre: l’algoritmo è “uno strumento che, non solo filtra i contenuti disponibili per presentarli agli utenti secondo un ordine, spesso personalizzato, ma è in grado di determinare le modalità di fruizione dell’informazione, orientando significativamente il successo o meno in termini di audience di una notizia”. E questo, ovviamente, vale per notizie vere che per quelle false, diffuse proprio con l’obiettivo di condizionare l’opinione pubblica.
SERVE CORREGGERE IL TIRO (MA NON E’ FACILE)
Quella degli algoritmi, sostiene Martusciello, è “una forma di fallimento di mercato, da correggere”.
La questione, però, non è certo semplice: “Gli interventi di regolazione nel mercato delle idee non possono essere trattati allo stesso modo di quelli adottati nel mercato dei beni e servizi”. La soluzione potrebbe essere l’avvio di “un’azione che privilegi obblighi di trasparenza e accountability della distribuzione delle notizie da parte delle piattaforme Internet”.
NEWS VS FAKE NEL SISTEMA DELL’INFORMAZIONE
E proprio di questo si è parlato in occasione del confronto promosso dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il quinto appuntamento del Ventennale dell’Autorità organizzato dal Commissario Mario Morcellini, a cui hanno partecipato molti esponenti istituzionali e del giornalismo.
Durante l’incontro è stato presentato il Rapporto “News vs. fake nel sistema dell’informazione”, in cui si parla di statica e dinamica dell’informazione e della disinformazione prodotta in Italia, ponendo l’accento sulle modalità di trattazione e diffusione delle notizie reali e false e sui meccanismi di propagazione dei contenuti informativi, specie quelli fake, sulle piattaforme online.
TROPPE NOTIZIE FALSE IN ITALIA
Il sistema nazionale soffre la presenza di un volume di contenuti falsi mediamente più alto rispetto al passato, che ha raggiunto il livello massimo in corrispondenza del nuovo ciclo politico.
Più in generale, in Italia, il 57% della produzione di contenuti fake riguarda argomenti di politica e cronaca, mentre circa il 20% argomenti di carattere scientifico. Si tratta di tematiche che presentano un forte impatto emotivo, possono risultare divisive e spesso, come nel caso delle notizie su scienza e tecnologia, non vengono trattate adeguatamente dal sistema informativo tradizionale.