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IA Apple

L’Intelligenza artificiale di Apple non farà volare le vendite dell’iPhone

Tra concorrenza cinese e un'IA di proprietà che arranca, Apple fatica con le vendite di iPhone. Fatti, numeri e previsioni

 

Apple ci prova e ci riprova a fare annunci sulla sua intelligenza artificiale (IA), sperando anche questa spinga le vendite finora non troppo entusiasmanti dell’ultima serie di iPhone. Tuttavia, gli analisti sono scettici e la concorrenza cinese pesa sulla mela morsicata.

LE DELUDENTI VENDITE DELL’IPHONE16 (E NON SOLO)

Le file chilometriche per essere tra i primi ad acquistare l’ultimo modello dell’iPhone non sono più la normalità per Apple. Il lancio dell’iPhone 16 non ha infatti riscosso il successo sperato. Anzi, per Jefferies, che ha citato i dati di Counterpoint relativi alle ricerche di mercato, “le vendite della nuova serie di iPhone hanno deluso ampiamente, con una crescita di appena l’1% su base annua per il trimestre in corso”. Questo considerando anche il fatto che le consegne sono iniziate due giorni prima rispetto all’anno scorso.

Complessivamente, ricorda Quartz, le vendite globali di smartphone sono aumentate solo del 2% nel trimestre, in calo rispetto alla crescita del 6% del secondo trimestre del 2024. Stando infatti ad alcune recenti ricerche, solo una minoranza di consumatori acquista un nuovo iPhone per le ultime funzionalità. La maggior parte sceglie di cambiare il proprio smartphone soltanto quando diventa obsoleto, viene rubato o danneggiato.

GLI ANNUNCI SULL’IA DI APPLE NON CONVINCONO

Già in occasione della presentazione dell’iPhone 16 Apple non aveva convinto del tutto sui suoi progressi nell’intelligenza artificiale home made, soprattutto in relazione al ritardo accumulato rispetto ai competitor. In particolare aveva annunciato che all’inizio il suo assistente virtuale parlerà solo inglese, mentre bisognerà attendere almeno il 2025 per il cinese, il giapponese, il francese e lo spagnolo.

La prossima settimana sono attese alcune novità riguardo alle funzioni IA ma gli analisti, scrive Quartz, “non si aspettano che il lancio dia un impulso alla domanda in ritardo della sua ultima linea di iPhone”.

Tra le ipotesi in circolazione c’è quella che l’azienda rilasci il 28 ottobre un aggiornamento software che darà agli utenti con iPhone 15 Pro o con modelli più recenti la possibilità di vedere per la prima volta di cosa sarà capace Apple Intelligence.

COSA PREVEDONO GLI ANALISTI

Ma gli analisti di Jefferies hanno avvertito in una nota che questo probabilmente non darà una spinta alle vendite di iPhone perché gli aggiornamenti, che includeranno funzionalità hardware limitate e un modello di intelligenza artificiale relativamente piccolo, “non sono abbastanza significativi”.

Inoltre, insieme all’aumento dei costi per l’hardware legato all’IA, gli analisti hanno dichiarato di aspettarsi che la pressione al ribasso sulle consegne e sulle vendite di smartphone continuerà fino alla fine di quest’anno.

Jefferies prevede tuttavia un’implementazione incrementale delle funzioni di Apple Intelligence nei successivi aggiornamenti del software nei prossimi sei mesi, “con un grande passo avanti nelle capacità di intelligenza artificiale dell’iPhone” che però “probabilmente non sarà all’orizzonte prima del 2026”.

Più ottimista il parere di Bloomberg, secondo cui è difficile escludere Apple dalla corsa grazie alla notorietà del brand, alle sue risorse pressoché illimitate e a una storia di successi. “A un certo punto – afferma la testata economica -, Apple svilupperà, assumerà o acquisirà un’azienda di IA di primo piano”. Inoltre, potrebbe essere favorita dal fatto che ha la capacità di introdurre funzionalità IA su un’ampia varietà di dispositivi, tra cui iPad e Apple Watch.

“Quando Apple diventerà un vero protagonista dell’intelligenza artificiale – afferma Bloomberg -, Google e Samsung avranno difficoltà a introdurre nuove funzionalità e aggiornamenti alla stessa velocità. Hanno sistemi operativi più frammentati e i loro hardware, software e servizi non sono così strettamente integrati”.

LA CONCORRENZA CON I COMPETITOR CINESI

Come osservava Start la scorsa settimana, Apple sta anche perdendo quote di mercato in Cina. Nonostante abbia abbassato i prezzi di alcuni modelli di iPhone, il mercato cinese degli smartphone – il più vasto al mondo – è dominato dai produttori locali: Vivo, Huawei, Oppo, Honor e Xiaomi, nell’ordine, con l’azienda di Cupertino che si posiziona solo al sesto posto della classifica.

Tuttavia, secondo Counterpoint, si sta assistendo “a forti vendite di unità della serie iPhone 16 in Cina”. In particolare, i modelli iPhone 16 Pro e Pro Max stanno andando particolarmente bene, con un aumento delle vendite combinate del 44% rispetto alle versioni equivalenti del 2023.

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