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BlueSky

L’ex numero 1 di Twitter lancia la sfida a Musk: cos’è BlueSky

Nato all'interno di Twitter (con un finanziamento da 13 milioni di dollari) dal co-founder ed ex ad di Twitter, BlueSky promette maggiore libertà di parola

Al momento si sta pubblicizzando soprattutto su Twitter, ma di Twitter minaccia di diventarne il principale avversario. O forse no, perché non è ancora bene chiaro dove voglia andare a parare. Con Twitter, di sicuro, condivide il founder ed ex Ad: Jack Dorsey, nome noto dell’ecosistema Big Tech americano dal momento che ha guidato la piattaforma acquisita nell’autunno 2022 da Elon Musk per 44 miliardi di dollari. Parliamo di Bluesky, social network disponibile al momento soltanto su invito per utenti iOS.

COS’È E COSA PROMETTE BLUESKY

In realtà, come ricorda Techcrunch, non si tratta di un progetto nuovo: Bluesky è infatti un’idea incubata all’interno di Twitter nel 2019, finanziata dalla società stessa con 13 milioni. Tra le condizioni poste c’è proprio l’indipendenza dalla casa madre. Al punto che sulla stampa di settore si parla di Bluesky come di un’alternativa a Twitter.

Chi l’ha testata ha evidenziato che la familiarità tra i due social è evidente almeno dal punto di vista grafico. Tuttavia, le differenze ci sono e sarebbero importanti, specie nella “filosofia” alla base della macchina: mentre infatti Facebook, Instagram e le altre piattaforme sono sistemi centralizzati, vale a dire con gli utenti che costituiscono la “periferia” del social e un controllo centrale che vaglia i loro contenuti, Jack Dorsey ha lavorato su Bluesky con l’idea di farne un social network decentralizzato per una moderazione dei post meno dipendente dalla società e più nelle mani degli utenti.

IL BAN DI TRUMP NON DEVE RIACCADERE?

Ricordiamo che l’ex Ceo di Twitter era stato il responsabile del ban dell’ex presidente Usa Donald Trump dal social nel gennaio 2021 dopo i fatti di Capitol Hill. Quel fatto era stato però vissuto come un fallimento da parte di Dorsey.

Elon Musk dopo che ha comprato il social ha promesso piena libertà di parola, ma tra licenziamenti dei dipendenti e l’introduzione di un algoritmo che premia essenzialmente i suoi post, non si può forse parlare di libertà totale. Prova ne sia che molte società nei mesi scorsi hanno preferito interrompere l’adv su Twitter, specie nel campo automotive (Musk, non dimentichiamolo, è patron anche di Tesla).

ALTRI RITORNI NEL MONDO DELLE APP

La notizia del ritorno di Jack Dorsey nel mondo delle app arriva pochi giorni dopo un’altra che riguarda due imprenditori dell’ambito social network: Kevin Systrom e Mike Krieger cofounder di Instagram, hanno lanciato Artifact, la loro nuova startup che si pone come nuovo aggregatore di notizie sul modello di Google News che sfrutta l’intelligenza artificiale per popolare il feed in base agli interessi dell’utente.

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