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Leonardo, cosa farà Thales Alenia Space a Torino

Automotive o aerospazio? Le risorse non bastono per tutti e si accende la sfida tra i motori trainanti del Piemonte

Allo stato dei fatti Torino dovrà fare una scelta: non ci sono le risorse necessarie per finanziare sia la Città della Manifattura (il Manufactoring Center che gli industriali vorrebbero per rimettere in moto l’automotive) sia la Città dell’Aerospazio (legata a poli importanti come Leonardo e Thales Alenia Space). Inutile provare a girarci intorno, i 20 milioni che il governo ha stanziato nel decreto Rilancio per “Torino Area di Crisi” sono molti di meno rispetto a quanto promesso: 50 milioni che sarebbero dovuti diventare 100 grazie allo stanziamento “doppio di rispetto a quello del governo” promesso dalla Regione usando i fondi europei.

Al momento la cassa è in rosso e la Regione ha confermato solo 30 milioni da dividere tra aerospazio e automobile. E pensare che, per gli industriali, da questi due progetti passa il futuro manifatturiero del Piemonte. Il governatore Cirio sollecita il governo affinché stanzi anche gli ulteriori 30 milioni promessi.

“Quando arrivano risorse economiche, specialmente da Roma da cui ne vediamo poche, bisogna essere contenti. Ma il finanziamento promesso è di 50 milioni e da questo deriva l’impegno che dobbiamo come territorio quantificare e che dobbiamo chiedere a Bruxelles”, ha commentato nei giorni scorsi il governatore confermando, quindi, anche la promessa di raddoppiare lo stanziamento del governo con risorse europee destinate alla regione.

Per il presidente dell’Unione industriale, Dario Gallina, “l’augurio è che questo rappresenti un primo passo di una strategia che deve essere più ampia e coordinata per il rilancio dell’intero settore manifatturiero e automotive”. Oltre all’Mtcc, conclude l’industriale, “serve che Regione Piemonte e Governo plasmino una politica di rilancio dell’automotive strutturando misure coerenti ed efficaci, oggi purtroppo assenti all’interno del Decreto legge”.

Le aree che dovrebbero risorgere con queste risorse sono il polo di corso Marche, accanto a Leonardo e Alenia, e poi il polo Tne (Torino Nuova Economia), quella che una volta era l’ex fabbrica Fiat di Mirafiori. Su questa zona ha scommesso anche la città, assicurando che sarebbe nata una piazza con negozi, alloggi, un nuovo ipermercato e soprattutto la fermata della metropolitana. Tutto fermo per ora. Anche l’iper Coop, bloccata dai vincoli introdotti con il decreto post Covid “Riparti Piemonte” che ferma le concessioni per nuove superfici commerciali. L’unica cosa che va avanti è il Competence Center progettato e sostenuto da Politecnico e Università degli Studi.

L’aerospazio, che per ora ha perso la partita dei fondi pubblici e che è anche più indietro nella progettazione della cittadella, ha vinto invece la sfida delle risorse private. Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) ha firmato un contratto con Airbus Defence and Space, prime contractor del modulo di servizio europeo della capsula spaziale statunitense Orion, per sviluppare e produrre i sistemi termomeccanici per il terzo modello del European Service Model (ESM) sul veicolo spaziale Orion.

Questo accordo porterà a Torino circa 75 milioni di euro. Orion è il veicolo di trasporto umano della Nasa per l’esplorazione dello spazio profondo. Il modulo di servizio per Orion sarà sviluppato nell’ambito del contratto ESA e fornirà struttura, propulsione, alimentazione, controllo termico e principali capacità di supporto vitale per il veicolo spaziale americano. Thales Alenia Space, come subappaltatore di Airbus Defence and Space, svilupperà e fornirà sistemi fondamentali per la terza unità di volo, tra cui protezione strutturale e micrometeorica, controllo termico e stoccaggio e distribuzione dei materiali di consumo.

“Questo contratto conferma l’elevato livello di Thales Alenia Space nella realizzazione di infrastrutture nel campo dell’esplorazione e dei trasporti spaziali”, ha dichiarato Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space in Italia. “Riflette anche la lunga esperienza della nostra Società nel campo dei voli spaziali umani. Il futuro dell’esplorazione dello spazio dipende dalla robustezza delle tecnologie, dalla sicurezza e dal comfort degli astronauti, le soluzioni Thales Alenia Space sono una sinergia perfetta tra questi tre parametri”.

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