skip to Main Content

Leonardo Hensoldt

Leonardo, Hensoldt, Thales. Tutte le sfide dell’elettronica militare

L'intervento di Guglielmo Gambardella (coordinatore nazionale Uilm per l’aerospazio)

 

Dal workshop organizzato da IndustriALL Eu lo scorso 10 settembre dal titolo “Tendenze nel settore dell’elettronica militare in Europa” è emerso un quadro interessante del settore: nei prossimi anni è prevista una importante crescita in termini di volumi e di sviluppo delle tecnologie interessate ma non senza possibili rischi sul controllo delle stesse.

Il meeting, svoltosi in modalità “remoto”, ha visto la partecipazione dei maggiori sindacati europei, con la Uilm in rappresentanza dell’Italia, esperti e manager di aziende del settore.

Quello dell’Elettronica è un settore trasversale e vasto ed è quindi difficile determinarne i perimetri di applicazione: sicuramente comprende le comunicazioni, sensori, radar solo per citarne alcune.

A differenza del passato, le aziende delle Difesa stanno rincorrendo (ormai da tempo) quelle civili detentrici delle tecnologie digitali (Big Data, Intelligenza Artificiale, Automazione) sempre più presenti in tutti i sistemi militari: il futuro del campo di battaglia è quello elettronico.

È ormai una realtà il fatto che le applicazioni digitali dei grandi colossi di informatica e di servizi web (Amazon, Google, Microsoft ed altre) siano più avanzati di quelli militari consentendo alle multinazionali di realizzare un significativo potere contrattuale o di influenza nelle scelte future.

La necessità di raccogliere, elaborare, proteggere informazioni e dati ma, soprattutto, di farlo in sicurezza ed in autonomia pone una grande sfida alle industrie della Difesa, in particolare di quelle di elettronica militare (Leonardo, Thales, Bae), in un grande impegno in R&D per poter recuperare il terreno perso.

Sono 8 miliardi di euro i finanziamenti previsti dall’Edf 2021-2027 per la ricerca e sviluppo di progetti del settore.

Già gli attuali sistemi d’arma, siano essi terrestri, navali o aerei, basano la loro potenzialità sulla sensoristica e sulla capacità di analisi dei dati rilevati, anche incrociandoli con le informazioni presenti nei social media, in piena integrazione con altri sistemi del campo di battaglia gestiti dai centri decisionali delle forze armate.

Lo stesso ministero della Difesa italiana ha previsto nell’ultimo Dpp 2021-2023 uno stanziamento di 95 milioni di euro per la creazione di un “cloud della Difesa” e 190 milioni per la realizzazione di un ambiente informativo ed un network di centri di innovazione per l’Intelligenza Artificiale.

In questo scenario risulta quindi strategica l’acquisizione da parte di Leonardo del 25,1% della società per l’elettronica tedesca Hensoldt Ag stipulata lo scorso aprile.

Nel corso dello stesso workshop, Celia Pelaz-Perez, direttore strategia Hensoldt, ha confermato la bontà dell’accordo, fra l’azienda tedesca e quella italiana, in attesa del perfezionamento e dell’approvazione da parte del governo tedesco.

“Con Leonardo abbiamo la stessa visione e strategia per rafforzare le nostre posizioni nei mercati di riferimento”, ha dichiarato la manager dell’azienda leader in Germania nel campo della cybersecurity e dei sensori.

Lo scenario discusso in occasione del meeting europeo pone importanti sfide anche per i sindacati che continueranno a seguire l’evoluzione del settore per individuare tutte le iniziative a tutela dei lavoratori coinvolti.

Per la Uilm è necessario che gli interessi dei lavoratori vengano tenuti in considerazione nelle sedi in cui si definiranno i processi decisionali per il futuro del settore della Difesa.

Back To Top