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Leonardo-Finmeccanica e Thales, cosa faranno i prossimi satelliti di Thales Alenia Space

L’articolo del blogger  Matteo Massicci

Venerdì 14 dicembre, a Roma, sono stati presentati quattro nuovi satelliti della flotta O3b per le telecomunicazioni, la cui realizzazione è stata portata a termine all’interno della sede capitolina di Thales Alenia Space. L’azienda, joint venture tra Thales e Leonardo, è prime contractor della costellazione per conto dell’operatore O3b Networks Ltd, appartenente al gruppo SES, leader mondiale nel settore delle Tlc.

L’ampliamento dell’infrastruttura, che conta già 16 satelliti, rappresenta il segnale dell’apertura di nuovi scenari all’interno del comparto dei servizi satellitari, che grazie all’avvento della space economy può avvalersi della riduzione dei costi previsti per l’accesso allo spazio. Ciò garantirà inoltre nuove opportunità per l’industria italiana, che per mezzo del know how tecnologico di aziende come di Thales Alenia Space è destinata a giocare un ruolo di primo piano in questa fase.

I satelliti, che verranno lanciati a marzo 2019 con vettore Soyuz dalla base di Kourou in Guiana Francese, andranno ad ampliare un’infrastruttura già operativa dal 2014, migliorando la copertura e la prestazioni dei servizi offerti dal Network O3b, composto da un totale di 20 strumenti posizionati in orbita terrestre media (Medium Earth Orbith – MEO) lungo l’equatore a circa 8000 chilometri dal pianeta. La piena configurazione del sistema e il suo posizionamento, uniti alla precisione del segnale satellitare – che necessita di un quantitativo inferiore di trasmettitori a terra -, consentiranno di fornire accesso internet low cost ai mercati emergenti di Asia, Africa, America Latina e Medio Oriente, per un totale di 150 paesi.

L’ampliamento delle costellazioni satellitari per telecomunicazioni come O3b Network risulta un passaggio obbligato in considerazione di un mercato sempre più esigente, per il quale ormai l’accesso alla rete è un diritto e una condizione necessaria per lo sviluppo commerciale, industriale e sociale. Le aziende operanti nel settore delle telecomunicazioni saranno infatti costrette nel breve termine a trovare soluzioni efficaci per rispondere a una crescita esponenziale della richiesta di banda larga da parte degli utenti, una richiesta che non esclude neanche zone come gli oceani, in cui la fornitura di servizi risulta complessa a causa della mancanza di infrastrutture di trasmissione del segnale. Grazie alla loro affidabilità e scalabilità, e in virtù di un contesto che ha reso competitivo lo sviluppo delle tecnologie e l’immissione in orbita degli strumenti, è proprio sulle costellazioni satellitari che ricadono quindi le scelte strategiche del comparto Tlc.

A testimoniare l’interesse nei confronti delle moderne tecnologie satellitari sono poi le performance di Thales Alenia Space (Tas), che consolida la propria leadership come produttore e che proprio in Italia dispone di quattro sedi disposte su tutto il territorio nazionale (Roma, Milano, Torino, L’Aquila). Nel biennio 2016-2017 il 47 per cento dell’intero portafoglio di Tas ha riguardato il settore delle telecomunicazioni, con un apporto esclusivamente italiano che si aggira sull’ordine dei 100 milioni annui. Oltre a O3b, l’azienda è infatti impegnata in prima fila nella realizzazione di altre costellazioni satellitari dedicate alle telecomunicazioni sia in ambito civile che militare tra cui: Iridium, infrastruttura altamente avanzata composta da 66 satelliti che non si avvale di segmenti a terra, e Sicral (Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate ed Allarme), sistema strategico italo francese dedicato alla difesa, il cui quarto satellite (Sicral 3) dovrebbe essere lanciato tra il 2023 e il 2025.

 

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