Analisti e addetti ai lavori sono unanimi: la scelta del governo Conte 1 di far aderire l’Italia al progetto britannico Tempest per il caccia di sesta generazione sarà confermato anche dal più europeista Conte 2, magari in attesa di un’integrazione con il progetto franco-tedesco Fcas.
CHE COSA SUCCEDE SU TEMPEST E LEONARDO-FINMECCANICA
L’Italia potrebbe ritardare l’adesione al programma britannico Tempest: la costruzione di un caccia multi-ruolo di sesta generazione, il primo aereo da combattimento stealth europeo. Il velivolo dovrebbe sostituire tutti i Tornado esistenti e quindi il già collaudato Eurofighter “Typhoon” entro il 2035, integrandosi con l’F-35.
LO SCOOP DELLA STAMPA SU TEMPEST, ITALIA E LEONARDO-FINMECCANICA
Secondo La Stampa, l’Italia avrebbe dovuto annunciare la sua adesione all’iniziativa del Regno Unito durante la fiera DSEI a Londra il prossimo 11 settembre. “Ora che il governo italiano è cambiato, è possibile che l’annuncio venga ritardato; scrive il giornale milanofinanza.it diretto da Roberto Sommella.
COME SI COMPONE IL PROGETTO
Il programma Tempest è sviluppato da Bae Systems, un consorzio che include Rolls-Royce, Mbda e la divisione britannica di Leonardo (ex Finmeccanica). Il progetto del caccia di sesta generazione Tempest è stato promosso dal Regno Unito. La Svezia ha già aderito al programma, mentre Francia, Germania e Spagna hanno avviato un programma alternativo, il Fcas.
COME SARA’ IL CACCIA DI 6° GENERAZIONE
Ma come e dove nasce il progetto Tempest? Nel 2018 la Gran Bretagna ha acceso i motori per il progetto Tempest: la realizzazione di un caccia multiruolo di sesta generazione, primo aereo da combattimento stealth europeo. Come ha sottolineato l’analista Arcangelo Milito su Start Magazine, il velivolo dovrebbe sostituire tutti i Tornado esistenti e quindi il già collaudato Eurofighter “Typhoon” entro il 2035, integrandosi con l’F-35, ha scritto Chiara Rossi di Start nelle scorse settimane.
LE ATTESE DEL COMPARTO SULLE MOSSE DEL NEO MINISTRO GUERINI
L’Italia fino ad alcuni giorni, nonostante le sollecitazioni di esperti, analisti e aziende del comparto, non aveva deciso, salvo accelerare negli ultimi giorni del governo Conte 1 sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega. “Ora la palla passa a Lorenzo Guerini, ministro della Difesa del governo giallorosso, chiamato a confermare una scelta auspicata da tempo dal settore”, ha scritto Formiche, giornale edito da Paolo Messa, top manager del gruppo Leonardo-Finmeccanica.
IL REPORT DI BANCA AKROS SU LEONARDO-FINMECCANICA E TEMPEST
“Comunque tutto suggerisce che l’Italia non cambierà la sua decisione sul programma poiché l’Aeronautica Militare italiana ha un mix di flotte identico a quello della Raf del Regno Unito, ma il nuovo governo italiano ha profondamente cambiato il suo atteggiamento nei confronti dell’Europa e c’è una modesta possibilità che qualcosa possa cambiare anche sul tema del caccia di sesta generazione”, hanno affermato in una nota di oggi gli analisti di Banca Akros.
I NUMERI IN BALLO
“Sottolineiamo che Leonardo impiega circa 7 mila persone nel Regno Unito e che si è unito al programma Tempest dal primo giorno; una scelta diversa dal Tempest, vale a dire la scelta di aderire al Fcas, non avrebbe senso per Leonardo e l’industria italiana. Riteniamo che una scelta simile sia dirompente e negativa, ma crediamo che le possibilità di uno scenario simile siano davvero limitate”, hanno aggiunto gli analisti della banca d’affari, come scrive Mf/Milano Finanza.