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Leonardo Boeing

Non solo prepensionamenti, che cosa succederà alla divisione Aerostrutture di Leonardo

Firmato l’accordo per 500 prepensionamenti. L'intervento di Michele Zanocco, segretario nazionale di Fim Cisl a seguito dell'incontro con la Divisione Aerostrutture di Leonardo

 

Nella giornata di ieri si è tenuto l’incontro con la divisione Aerostrutture di Leonardo per analizzare la situazione dei carichi di lavoro 2021 e le relative ricadute per i siti italiani.

La crisi pandemica ha colpito pesantemente il settore del trasporto civile e i grandi produttori internazionali (Boeing, Airbus, ATR) con un crollo del 37% del mercato aeronautico civile e le ricadute in termini di volumi proseguiranno anche per l’anno in corso.

I grandi costruttori non hanno in previsione l’avvio di nuovi programmi ad esclusione di Comac congiuntamente alla quale Leonardo già da tempo sta collaborando, con la previsione di ricadute produttive anche nel nostro paese.

Anche il mondo della costruzione aeronautica vede un processo di crescita per acquisizioni tra le società che operano nel mercato, anche in funzione delle prospettive di ripresa, che vedono un ritorno ai livelli pre-crisi non prima del 2024-2025, con un tasso di crescita importante in termini di volumi economici nel decennio 2021-2030 rispetto al precedente.

In relazione ai prodotti si registra il permanere delle difficoltà nel segmento Wide Body mentre i Narrow Body guidano la ripresa assieme ai Business Jet e ai Regional che però rappresentano un segmento a valore decisamente minore.

Leonardo è presente in tutte le fasce di prodotto con un 26% nel mercato dei Narrow Body, del 32% per i Wide Body e per l’80% dei Regional.

In un quadro complesso e difficile come questo, Leonardo ha confermato il proseguimento degli investimenti annunciati nei vari progetti quali Top, Nemesi, Capitanata ed Aerocampus che sono già in corso e puntano a cogliere gli obiettivi di garantire aggiornamento tecnologico e prospettiva produttiva anche attraverso l’ampliamento delle opportunità produttive sia per le costruzioni (Foggia e Nola) sia per le linee di produzione (Pomigliano) che per i nuovi programmi militari (Grottaglie).

Oltre alla prosecuzione del LPS (Leonardo Production System), la Divisione sta implementando azioni importanti di digitalizzazione funzionali a dare vita ad una Smart Factory, a partire dal sito di Pomigliano, dove verranno attivati investimenti nell’ambito della realtà aumentata, della digitalizzazione documentale e trasformazione di questa da 2D a 3D, nel campo della logistica e supply chain e della manutenzione predittiva.

Viene confermato lo sviluppo dei materiali compositi per l’utilizzo in condizioni estreme in collaborazione con Solvay e prosegue la fase di avvio dello sviluppo dell’Euro Male per il quale Leonardo interverrà per ingegneria e produzione del blocco alare.

Entrambi i programmi interessando il sito di Grottaglie avranno bisogno di spazi dove poter prevedere lo sviluppo delle produzioni: per questo l‘azienda sta concorrendo per l’affitto di un’area adiacente al sito di proprietà aeroportuale e per lo sviluppo di una nuova clean room oltre che all’ampliamento dell’esistente.

Il 2020, rispetto al 2019, ha registrato un impatto negativo sui carichi di lavoro e segnando un -71% a Grottaglie, -33% a Foggia, -47% a Pomigliano e -35% a Nola. Le prospettive per l’anno 2022 vedono una ripresa in tutti i siti seppur lontana dal periodo prepandemico.

Le azioni messe in campo per far fronte a questa difficilissima situazione hanno visto un processo di riduzione non traumatica degli organici, la riduzione delle ditte terze, spostamenti verso altre divisioni del Gruppo, l’utilizzo del Fondo Nuove Competenze e del Fondo Solidale previsto nell’accordo di secondo livello Leonardo.

Questi strumenti hanno garantito la continuità retributiva piena per tutti i dipendenti Leonardo: nello specifico la solidarietà dei lavoratori del Gruppo nei confronti dei colleghi di Aerostrutture affiancata dalle giornate messe a disposizione dall’azienda si è tradotta, al 30 giugno 2021, nell’utilizzo di 881 giornate a Foggia, 33.539 giornate a Grottaglie, 1002 giornate a Nola e 529 giornate a Pomigliano.

L’azienda ha comunicato che l’anno 2022, seppur in previsione di una timida crescita, vedrà ancora la presenza di scarico di attività.

Per ridurre il peso del vuoto lavoro, l’azienda ha comunicato la decisione di utilizzare il  “prepensionamento” mediante l’utilizzo della Legge Fornero, con uno scivolo sino a 7 anni e di favorire l’uscita utilizzando “Quota 100” per i lavoratori che ne maturassero i requisiti entro il mese di dicembre 2021.

Queste due azioni porterebbero ad una riduzione in organico pari a circa 500 unità.

L’efficacia di questi strumenti che saranno operativi già nel corso del 2021, consentirebbe di ridurre le giornate di vuoto lavoro a 106 giorni per Grottaglie, tra 47 e 99 giorni per Pomigliano in funzione delle aree, 22 giorni per Foggia e 47 giorni per Nola in parte dell’area di Fabbricazione.

Per far fronte al vuoto lavoro rimanente, l’azienda ha comunicato l’intenzione di utilizzare una serie di strumenti: ferie e permessi maturati nell’anno 2022 per 34 giorni, l’implementazione di ulteriori spostamenti infragruppo e l’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria.

Abbiamo concordato la ripresa del confronto già dal 22 settembre prossimo per la gestione della fase critica che interesserà le lavoratrici ed i lavoratori della Divisione Aerostrutture nel corso del 2022.

A valle dell’incontro, le Organizzazioni Sindacali hanno affrontato con l’azienda il tema dell’utilizzo della Legge Fornero, sottoscrivendo un accordo che consentirà di usufruire volontariamente del prepensionamento nel numero massimo di 500 persone.

Le persone che accetteranno, oltre al trattamento previsto per legge, beneficeranno di un’incentivazione pari a due mensilità aggiuntive per chi utilizzerà sino a 4 anni di isopensione, che diventeranno 3 per coloro che la utilizzeranno tra 5 e 6 anni e sino a 4 mensilità per chi utilizzerà questo strumento sino ai 7 anni.

Come Fim Cisl riteniamo positiva la prosecuzione degli importanti investimenti in corso che devono esser e funzionali a garantire prospettive industriali ed occupazionali alla divisione nella consapevolezza che l’uscita della crisi non è alle porte ma che solo questi interventi potranno consentire di guardare al futuro in modo più rassicurante.

Pur nella convinzione che ci ha portato a sottoscrivere l’intesa relativa al prepensionamento, riteniamo assolutamente necessario che alla ripresa del confronto si analizzino dettagliatamente ed approfonditamente le situazioni relative ai carichi di lavoro di ogni sito al fine di minimizzare le giornate di scarico lavoro.

Riteniamo fondamentale garantire la tenuta occupazionale di tutti i siti con l’obiettivo di evitare pesanti ricadute nei confronti dei lavoratori, sia per la salvaguardia dell’occupazione ma anche del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori Leonardo Aerostrutture e per questo ci presenteremo al tavolo del confronto chiedendo con forza che si identifichino tutte le soluzioni possibili per non condannare migliaia di famiglie a sopravvivere con il solo assegno di cassa integrazione.

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