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Lazio Crea: conti, vertici e polemiche

Fatti e numeri su Lazio Crea, la società in house della Regione Lazio al centro dell’aggressione informatica Ci sono i sistemi informatici di LazioCrea, società in house della Regione Lazio, al centro dell’attacco hacker che dal 1° agosto ha messo ko il sito della Regione, quello del Consiglio regionale e il portale di prenotazione dei…

Ci sono i sistemi informatici di LazioCrea, società in house della Regione Lazio, al centro dell’attacco hacker che dal 1° agosto ha messo ko il sito della Regione, quello del Consiglio regionale e il portale di prenotazione dei vaccini contro il Covid-19.

Tutti i dettagli sulla società regionale.

COSA FA LAZIOCREA

Lazio Crea è la newco frutto della fusione tra le società regionali LAit spa, specializzata in innovazione tecnologica, e Lazio Service spa, società di servizi ad alto valore aggiunto. L’operazione di accorpamento, perfezionatasi il 31 dicembre 2015, è rientrata in un processo di riordino e riorganizzazione amministrativa che aveva già portato da 35 a 6 le società direttamente partecipate.

Dal 2015 la società in house Lazio Crea gestisce tutte le attività regionali legate alla progettazione preventiva e allo sviluppo e gestione dei sistemi informatici della Regione, tramite un contratto quadro attualmente in vigore, adottato con delibera di Giunta, ai sensi dell’art. 192, comma 2, del d.lgs. n. 50/20165.

A oggi conta circa 1700 dipendenti: di cui 17 dirigenti; 55 quadri; 1609 impiegati e 25 operai.

I SOCI

Con un capitale sociale di 924.400 euro, l’azienda è partecipata al 100% dalla Regione Lazio.

I VERTICI

Il cda ora in carica, costituito lo scorso 2 luglio 2020, è formato da Luigi Pomponio, in qualità di presidente e amministratore delegato, e dai consiglieri di amministrazione Paola Maria Bottaro e Giuseppe Baisi.

I NUMERI

LazioCrea ha registrato nel 2020 un fatturato pari a 130.385.869 euro, in calo rispetto ai 134.689.170 euro del 2019. L’utile ammonta 11.030 euro, in linea con il precedente esercizio (10.333 euro del 2019). I costi della produzione si attestano a 139.858.222 euro.

La società vanta un totale di immobilizzazioni materiali dal valore di 877.905 euro. Al 31 dicembre 2020 il totale debiti ammonta a 50.639.548 euro, con un incremento di 4.946.496 euro rispetto all’esercizio 2019.

I SERVIZI INFRASTRUTTURALI EROGATI NEL 2020

Come si legge nella relazione del bilancio 2020, la società, nel corso dell’anno, ha continuato ad assicurare la gestione delle piattaforme tecnologiche trasversali ( data center; etc…) ed il regolare esercizio dei sistemi basilari per l’operatività dell’Amministrazione e dei servizi verticali affidati a LazioCrea dalla Regione Lazio.

In dettaglio, si segnalano: la gestione operativa dei data center regionali che ha garantito il corretto funzionamento; lo sviluppo e il mantenimento dell’infrastruttura hardware e software di base presente.

Ma anche la continuità alla gestione degli eventi ed incidenti di sicurezza cibernetica, il supporto alla struttura del Dpo per attività in materia di protezione dei dati e per la messa a punto delle procedure aziendali in materia di privacy, e il rafforzamento dei sistemi antimalware/antispam aziendali.

I DATA CENTER E LE ATTIVITÀ DI BACKUP

Infine, dai Data center dipendono sia l’erogazione dei servizi applicativi destinati agli utenti regionali e ai cittadini della Regione Lazio, sia i servizi infrastrutturali comuni, quali i servizi di autenticazione centralizzata, la salvaguardia dei dati con le opportune operazioni di backup pianificate per i sistemi e la posta elettronica con circa 12.000 caselle di posta di utenti regionali ed Enti collegati, si legge nella relazione di bilancio.

Eppure, dalla stampa, si apprende che le informazioni bloccate dall’attacco cibernetico in corso dal 1° agosto non avrebbero alcuna copia di backup.

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