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Intelligenza artificiale, tutte le tappe della tournée di evangelizzazione del papà di ChatGpt

Il fondatore di OpenAI e padre di ChatGpt, Sam Altman, si appresta a concludere il tour di socializzazione con i governi di tutto il mondo per farli familiarizzare e rassicurarli sull’intelligenza artificiale. Intanto, l’Onu si dice favorevole all’istituzione di un’agenzia internazionale per l’IA. Tutti i dettagli

 

Mentre Sam Altman, il fondatore di OpenAI, la software house che ha creato ChatGpt, è in tournée in giro per il mondo per plasmare una potenziale normativa sull’intelligenza artificiale (IA), il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si è detto favorevole all’istituzione di un’agenzia di controllo per l’IA sul modello dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

Intanto, Google DeepMind, OpenAI e Anthropic – startup italo-americana nata da ex membri di spicco di OpenAI – hanno concordato di aprire i loro modelli di intelligenza artificiale al governo del Regno Unito per scopi di ricerca e sicurezza

IL TOUR DI ALTMAN

Dalle tensioni con il Garante per la privacy italiano all’audizione al Senato degli Stati Uniti per poi intraprendere un viaggio ai quattro angoli della Terra. Il profilo Twitter del padre di ChatGpt è una sequenza di incontri con i maggiori leader del mondo.

L’OpenAI World Tour è iniziato con la visita di Altman a Toronto, Washington, Rio de Janeiro, Lagos, e Lisbona per poi proseguire a Madrid, Varsavia, Parigi, Londra e Monaco, dove appare in posa con i rispettivi capi di governo e con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Da notare, invece, l’assenza dell’Italia in questo viaggio nel Vecchio Continente…

Seguono poi le foto di rito con il primo ministro indiano Narendra Modi, il presidente di Israele, Isaac Herzog, e quello sudcoreano, Yoon Suk Yeol. Ma non mancano nemmeno gli incontri in Medio Oriente, dalla Giordania al Qatar passando per gli Emirati Arabi Uniti. E tutto questo in una sola settimana.

Infine, un post del 10 giugno in cui annuncia le ultime tappe prima del rientro a casa: Giappone, Singapore, Indonesia e Australia.

https://twitter.com/sama/status/1667378165516472321

COSA FA ALTMAN IN GIRO PER IL MONDO E QUAL È IL BILANCIO

È evidente che non si tratta di un lungo e frenetico viaggio di piacere bensì di affari. Altman è infatti in missione per parlare di intelligenza artificiale e della sua regolamentazione ma, come l’ha definita Quartz, sta anche facendo una campagna di “schmoozing”, ovvero di socializzazione per trarne un vantaggio., con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra i rischi posti dalla sfida senza fermare il progresso.

Tuttavia, ora che il viaggio sta per concludersi, il Ceo di OpenAI non si sbilancia molto e ieri, parlando con degli studenti a Tokyo si è detto “abbastanza ottimista” sulle prospettive di coordinamento globale dell’IA: “Sono arrivato al viaggio… scettico sul fatto che sarebbe stato possibile nel breve termine ottenere una cooperazione globale per ridurre il rischio esistenziale, ma ora sto concludendo il viaggio sentendomi abbastanza ottimista sul fatto che possiamo farcela”.

ANCHE GLI ALTRI BIG DELL’IA SI STANNO MUOVENDO

Come ricorda Quartz, Altman non è l’unico Ceo a spostarsi per il mondo gettando le basi per una regolamentazione sull’IA. L’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, a maggio si è recato a Bruxelles per incontrare le autorità europee e quello di Anthropic, Dario Amodei, ha fatto visita al presidente degli Stati Uniti Joe Biden per discutere dei potenziali pericoli dell’IA.

UN’AGENZIA INTERNAZIONALE PER L’IA

Dai Ceo delle aziende del futuro ai governi, regolamentare questa nuova tecnologia è la priorità di tutti. L’Ue sta portando avanti il suo ambizioso progetto AI Act, che se andasse in porto sarebbe la prima legge al mondo sull’IA, mentre gli Stati Uniti sono orientati ad adattare le leggi per l’IA già esistenti piuttosto che crearne di nuove.

Intanto, col benestare del segretario generale dell’Onu Guterres, si fa strada l’idea di alcuni dirigenti del settore di creare un organismo internazionale di controllo dell’IA, sulla base dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

“I campanelli d’allarme per l’ultima forma di intelligenza artificiale – l’IA generativa – sono assordanti. E sono più forti da parte degli sviluppatori che l’hanno progettata”, ha detto Guterres. “Dobbiamo prendere sul serio questi avvertimenti”.

Il segretario generale dell’Onu ha poi aggiunto di voler nominare nei prossimi giorni un comitato scientifico consultivo composto da esperti di IA e da scienziati capo delle agenzie delle Nazioni Unite.

COSA FARÀ L’AGENZIA PER L’IA CHE METTE TUTTI D’ACCORDO

L’Agenzia, ha riferito Guterres, avrebbe il compito di “rivedere regolarmente le disposizioni in materia di governance dell’IA e di offrire raccomandazioni su come queste possano essere in linea con i diritti umani, lo stato di diritto e il bene comune”.

Anche Altman si è detto favorevole alla sua istituzione: “La sfida che il mondo si trova ad affrontare è come gestire questi rischi e assicurarsi di poter ancora godere di questi enormi benefici. Nessuno vuole distruggere il mondo. […] Parliamo dell’Aiea come di un modello in cui il mondo ha detto: ‘Ok, tecnologia molto pericolosa, mettiamo tutti delle protezioni’. E credo che possiamo fare entrambe le cose”.

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