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Breton Difesa Ue

La Difesa Ue andrà all’attacco?

Il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, ha lanciato l'idea di un fondo europeo di difesa da 100 miliardi di euro per aumentare la capacità di produzione di armi nell'Ue per sostenere l'Ucraina. Intanto a fine febbraio l'esecutivo proporrà il nuovo Edip (Programma europeo di investimenti per la difesa)

Un fondo di difesa europeo da 100 miliardi di euro.

È la proposta lanciata dal commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, intervenuto in una conferenza al Parlamento europeo organizzata da Renew europe all’inizio di questa settimana, ripreso da Politico e in Italia da Agenzia Nova.

“È un’ambizione, una visione” per gli anni a venire, ha sottolineato Breton, riconoscendo che l’idea è ancora embrionale e solleva molte domande, in particolare per quanto riguarda il suo finanziamento. Questi 100 miliardi sono “la mia valutazione personale, quelli che ritengo necessari” per “aumentare in modo molto significativo la nostra base industriale della difesa”, ha spiegato il commissario al Mercato interno e all’industria.

Inoltre, il commissario ha precisato che su questo spetterà decidere alla prossima Commissione che sarà nominata alla fine di quest’anno, dopo le elezioni europee di giugno.

D’altronde Bruxelles ha già varato diverse misure per aumentare le capacità dell’industria della difesa europea: grazie al Fondo europeo per la Difesa (Edf), o lo strumento Asap dotato di 500 milioni per la produzione di munizioni a beneficio dell’Ucraina e l’Edirpa, strumento per il rafforzamento dell’industria europea della difesa mediante appalti comuni. Tuttavia, il commissario europeo ritiene che si debba andare molto oltre.

Intanto, il prossimo 27 febbraio l’esecutivo Ue presenterà il Programma europeo di investimenti per la difesa (Edip). Secondo quanto riferito da Reuters, il capo del mercato interno dell’Ue punta a 3 miliardi di euro, nel nuovo programma per aumentare la produzione di attrezzature per la difesa, ispirato allo storico programma di appalti dello scorso anno per aiutare a fornire proiettili di artiglieria all’Ucraina e in mezzo alle incertezze geopolitiche. La Commissione europea ha già stanziato 1,5 miliardi di euro ma punta a raddoppiare la somma, ha detto giovedì Breton ai giornalisti.

Tutti i dettagli.

IN ARRIVO IL NUOVO EDIP INSIEME ALLA STRATEGIA DI DIFESA EUROPEA

Secondo quanto riferito da Breton ai media in un incontro di giovedì, ripreso da Reuters e Euractiv, la commissione europea dovrebbe annunciare un nuovo programma europeo di investimenti nella difesa (Edip) insieme alla strategia europea per l’industria della difesa (Edis) il prossimo 27 febbraio.

E in merito all’idea di istituire un Fondo europeo per la difesa da 100 miliardi di euro, il commissario Ue ha sottolineato che questo spetterà al prossimo esecutivo. “Il Fondo europeo per la difesa è per il prossimo mandato. Non intendo proporre 100 miliardi di euro per i prossimi mesi. Ciò avviene nel contesto del prossimo mandato”, ha precisato Breton.

Le decisioni sullo stanziamento di fondi del bilancio Ue per l’industria della difesa dovranno comunque essere approvate dal Consiglio europeo.

IN MERITO ALLE RISORSE…

Incalzato dalla stampa sul finanziamento dei 100 miliardi, Thierry Breton è rimasto evasivo, senza però escludere la possibilità di ricorrere a un nuovo prestito congiunto come quello del NextGenerationEu, piano di ripresa da 800 miliardi per le transizioni verde e digitale. “Finché esiste la volontà politica, sappiamo come trovare i mezzi”, ha ricordato il commissario, ripresa da Afp.

Breton ha fatto notare che sul tema “ci sono diverse soluzioni” e che gli europei “dovranno essere creativi”, aprendo all’idea che i Paesi dell’UE possano portare garanzie, riporta EurActiv.

A CHE PUNTO È L’OBIETTIVO DI PRODUZIONE DI UN MILIONE DI PROIETTILI PER KIEV?

Infine, Breton ha ribadito le aspettative positive sulla possibilità di raggiungere ancora l’obiettivo di produrre un milione di proiettili d’artiglieria da consegnare a Kiev per questa primavera. In un anno, come ha spiegato ieri un portavoce della Commissione europea, sono stati consegnate all’Ucraina circa 300 mila munizioni e 3.300 missili, rileva Agenzia Nova. Nonostante l’obiettivo sia difficile da raggiungere, Breton ha ribadito che l’Ue riuscirà a mantenere l’impegno preso con Kiev.

“Voglio dirvi qui oggi che manterremo il nostro impegno”, ha detto il funzionario francese, precisando che per raggiungerlo sarà necessario ridurre le esportazioni verso i Paesi terzi e assicurarsi che i governi degli Stati membri facciano pressione sulle loro industrie belliche affinché aumentino la produzione.

Secondo Breton, l’Ue raggiungerà “intorno a marzo, aprile” il suo obiettivo di una capacità di produzione annua di un milione di proiettili da 155 mm, lo standard Nato. Questo aumento di produzione deve ormai riguardare l’intera base industriale dell’Ue per il commissario europeo. “C’è una guerra nel nostro continente, dobbiamo riarmarci”, ha chiosato Breton.

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