Martedì scorso l’Agenzia nazionale delle frequenze radio (Anfr) francese ha chiesto ad Apple il ritiro temporaneo e immediato dal mercato dell’iPhone 12 “per non conformità alle normative europee”. L’autorità sostiene infatti che il modello “supera il limite del tasso di assorbimento specifico” (SAR), che quantifica l’energia trasportata dalle onde elettromagnetiche e assorbita dal corpo umano.
Ora anche il Belgio mette sotto il vetrino lo smartphone incriminato. Ma mentre da Cupertino contestano i dati presentati dall’Anfr, altri Paesi potrebbero seguire la scia di Parigi.
COME FUNZIONANO I CONTROLLI
L’Anfr ha il compito di monitorare il mercato delle apparecchiature radio e controllare l’esposizione del pubblico alle onde elettromagnetiche. Attraverso controlli effettuati da laboratori accreditati, che hanno il compito di valutare se i valori SAR del prodotto sono conformi alle normative europee, l’Anfr decide poi, tra le altre cose, se immettere o meno sul mercato un nuovo smartphone.
I dispositivi, riferisce l’autorità, devono essere valutati a contatto con il corpo, sia se tenuto in mano o in una tasca dei pantaloni sia se portato in una tasca della giacca o in una borsa.
COSA PREVEDE LA NORMA EUROPEA
Secondo la legge europea, il limite SAR per i dispositivi mobili è pari a 2 W/kg per il tronco (testa e corpo), e di 4W/kg per gli arti.
I DATI SULLE RADIAZIONI DELL’IPHONE 12
In un recente test su 141 telefoni, tra cui l’iPhone 12 di Apple, l’Anfr ha però riscontrato che il valore SAR relativo agli arti era di 5,74 W/kg, superando dunque il limite consentito. Quelli relativi al tronco erano invece conformi.
Per questo motivo l’Anfr ha chiesto a Apple di ritirare immediatamente dalla catena di fornitura e dai circuiti di distribuzione del mercato francese i telefoni interessati e di adottare al più presto misure correttive per rendere conformi quelli già venduti.
LA RISPOSTA DI APPLE
Contattata dall’Afp, Apple ha contestato i risultati dell’Anfr, affermando di aver presentato molteplici analisi indipendenti che dimostravano che i dispositivi erano conformi agli standard.
DOPO LA FRANCIA, AVANTI IL PROSSIMO
Oggi anche il Belgio, tramite il suo segretario di Stato per la digitalizzazione, Mathieu Michel, ha fatto sapere che esaminerà i potenziali rischi per la salute legati all’iPhone 12: “È mio dovere assicurarmi che tutti i cittadini… siano al sicuro”, ha detto a Reuters, aggiungendo di aver “contattato rapidamente l’IBPT-BIPT (ente regolatore) per chiedere un’analisi sulla potenziale pericolosità del prodotto”.
La decisione della Francia potrebbe quindi dare il via a una serie di divieti. La Germania segue da vicino l’azione francese e l’ente olandese per il digitale ha dichiarato che “sta esaminando la questione e che chiederà spiegazioni all’azienda statunitense”, pur sottolineando che non vi è “alcun rischio grave per la sicurezza”.
Anche il nostro ministero delle Imprese e del made in Italy ha dichiarato che sta monitorando la situazione ma che per il momento non ha preso provvedimenti.
TEMPISMO “PERFETTO”
La notizia, tra l’altro, arriva a Cupertino solo una settimana dopo che le azioni Apple erano crollate bruscamente perché il Wall Street Journal aveva scritto che la Cina aveva vietato l’uso degli iPhone ai funzionari del governo centrale, facendo perdere all’azienda 200 miliardi di dollari in due giorni.
Notizia smentita solo ieri da Pechino, dopo che martedì Apple aveva presentato il suo ultimo modello iPhone 15.