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A che punto è l’Italia sul 5G secondo Inwit

Che cosa ha detto sul 5G e non solo l'amministratore delegato di Inwit, Giovanni Ferigo, al secondo Stakeholder Forum della società

 

Il 5G sta ripartendo, ma l’Italia è ancora in ritardo secondo Inwit.

È quanto è emerso dall’intervento dell’amministratore delegato di Inwit, Giovanni Ferigo, che ha aperto oggi lo Stakeholder Forum 2022 della società.

All’evento sono intervenuti, oltre l’ad Ferigo, Laura Cavatorta, presidente del comitato sostenibilità di Inwit e del comitato Esg di Snam; Daniela Bernacchi, segretaria generale di Un Global Compact Network Italia; Paola Mascaro, presidente di Valore D e Michelangelo Suigo, direttore Relazioni esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Inwit.

In particolare, Inwit ha continuato il suo percorso verso la creazione di un modello di business sostenibile nel 2021. Il piano di sostenibilità al 2024 è in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e pone target sfidanti, al fine di rafforzare la creazione di valore per l’azienda. “Con più di 23 mila torri e 46 mila ospitalità, i nostri asset sono tra i migliori d’Italia, sul piano strutturale e in termini di posizionamento”, sottolinea l’azienda.

Tutti i dettagli sul punto della società delle torri.

A CHE PUNTO È IL 5G IN ITALIA

“Dal punto di vista industriale siamo in un periodo felice con le torri, questi ultimi due anni hanno dimostrato quanto la connettività sia fondamentale”, ha detto l’amministratore delegato di Inwit, Giovanni Ferigo. “Il mercato e il contesto tecnologico sono in ascesa, grazie all’evoluzione della tecnologia wireless che sta estendendo la copertura 5G e le connesse esigenze di densificazione: il 5G sta ripartendo. Anche se devo evidenziare che l’Italia rimane tra i paesi meno sviluppati in termini di connessioni 5G (solo l’8%) nonostante sia partito per primo, e dobbiamo recuperare il tempo perso nell’ultimo anno”, ha aggiunto.

IL RUOLO DI INWIT DI NEUTRAL HOST

“Con le sue infrastrutture e il suo know-how, Inwit è al centro della nuova corsa alla digitalizzazione, con l’obiettivo di risolvere un problema di emarginazione non solo tecnologica, ma anche sociale”, ha sottolineato Ferigo.

Inoltre, “continuiamo a soddisfare le esigenze dei nostri clienti, grazie al nostro ruolo di “neutral host” che ci consente di sostenere i principali operatori wireless del mercato. Oltre agli operatori mobili (Tim, Wind, Iliad e Vodafone) sono anche molto importanti gli operatori Fixed Wireless Access ovvero Eolo, Open Fiber, Linkem e Fastweb. Quest’ultimi sono molto attivi nel settore per dare connettività laddove la fibra arriverà più tardi”.

A PROPOSITO DI INNOVAZIONE

“Dal punto di vista dell’innovazione siamo sempre molto attivi” ha aggiunto l’ad di Inwit. “Continuiamo nelle nostre sperimentazioni in quelli che sono settori di business adiacenti. Nel mondo Iot: siamo partiti dalla smart city che era un concetto molto tecnologico, invece ora ci siamo, la sensoristica sarà fondamentale. Usiamo molto le nostre torri per spazio di accoglienza di droni per missioni critiche di varie specie.

Da ultimo stiamo sperimentando anche dei mini data center alla base delle nostre torri per la pre-elaborazione dei dati e per ottimizzazione degli stessi. “Il Pnrr che ha lanciato anche il 5g ci vedrà giocare un ruolo da protagonista, con l’obiettivo di portare finalmente la digitalizzazione al 99% della popolazione e fare in modo che tutti possano usufruire di una tecnologia che migliorerà la vita di tutti”, ha evidenziato Giovanni Ferigo.

Infine “la sostenibilità è tra i nostri obiettivi e l’Italia deve diventare più smart”, ha concluso l’ad di Inwit.

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