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Internet 5g debutta in Italia. Al via sperimentazione a Prato

Open Fiber e Wind Tre si sono aggiudicate il bando del MISE per lo sviluppo della tecnologia 5G e l’abilitazione di nuovi servizi per il comune di Prato   Open Fiber si lancia anche nel settore della telefonia mobile. L’azienda, società compartecipata al 50% da Enel e Cassa depositi e prestiti e impegnata a portare…

Open Fiber e Wind Tre si sono aggiudicate il bando del MISE per lo sviluppo della tecnologia 5G e l’abilitazione di nuovi servizi per il comune di Prato

 

Open Fiber si lancia anche nel settore della telefonia mobile. L’azienda, società compartecipata al 50% da Enel e Cassa depositi e prestiti e impegnata a portare la fibra nelle case degli italiani, avvierà in collaborazione cone Wind Tre un progetto sperimentale sulla tecnologia 5G nelle città di Prato e L’Aquila.

Non solo. Open Fiber, in vista anche della futura quotazione in borsa, sembrerebbe pronta ad allargare il suo business, partecipando all’asta per le frequenze 5G.

Cosa è internet 5G

Banda LargaParlando di internet 5G intendiamo la quinta generazione di internet, facendo riferimento all’insieme di requisiti, per dispositivi e reti, che determinano la compatibilità con un certo standard.

Facendo un passo indietro, ricordiamo che le reti di seconda generazione (2G) sono nate nel 1991 come un insieme di standard che regolavano la telefonia mobile, senza particolari preoccupazioni riguardo la trasmissione dati. La terza generazione di internet ha provato a migliorare la voce e le prestazioni di Internet in mobilità. Internet 4G, invece,si è concentrata sulla telefonia via IP (VoIP), la videoconferenza e il cloud computing e sul video streaming.

I vantaggi dell’Internet 5G

I vantaggi sono davvero numerosi. La velocità di internet, che sarà superiore da cento a mille volte rispetto a quella delle reti 4G, offrirà agli utenti nuovi modi di sfruttare il traffico dati, attraverso onde radio tra 30 e 300 GHz, la banda di frequenza più alta possibile.

Grazie al 5G, per intenderci, potremo scaricare un film in pochi secondi, o guardare la tv direttamente dal nostro smartphone, grazie ad una velocità di “10 gigabit al secondo o anche di più, con uno o anche diverse centinaia di Mbps al margine della cella” , spiega Ted Rappaport, direttore del centro di ricerche NYU Wireless.

Il 5G incentiverà anche lo sviluppo e la diffusione dell’Internet of Things, rivoluzionando le nostre abitudini.

Quanto vale la rivoluzione del 5G

Il 5G creerà un business dal valore di più di 12 trilioni di dollari da qui al 2035, ovvero oltre 12.000 miliardi di dollari. Almeno secondo le previsioni della società inglese IHS Markit, che ha provato a contabilizzare i vantaggi della diffusione della nuova tecnologia a partire dalla data del suo debutto, previsto nel 2019.

Sempre secondo il rapporto, a beneficiare maggiormente dell’arrivo di Internet superveloce sarà la Cina, qui il business del 5G dovrebbe arrivare a valere quasi 1.000 miliardi, mentre in Germania creerà valore aggiunto per 202 miliardi e 1,2 milioni posti di lavoro in più. 

“L’impatto stimato di 12,3 trilioni su scala globale equivale quasi al totale dei consumi degli Usa nel 2016, e a più di quelli di Cina, Giappone, Germania, Regno Unito e Francia messi insieme, sempre lo scorso anno. Vale quasi quattro volte l’attuale Pil dell’India”, si legge sullo studio.
Grazie alla nuova tecnologia avremo ben 22 nuovi milioni di impieghi e numerosissimi nuovi prodotti che rivoluzioneranno il campo dei trasporti della sanità, della finanza e dell’industria, dei servizi pubblici e del turismo, dell’agricoltura e della scuola.

Open Fiber e Wind Tre portano il 5G a Prato e a L’Aquila

internet 5gDopo aver vinto il bando del Ministero dello Sviluppo Economico, Open Fiber e Wind Tre realizzeranno un progetto sperimentale sulla tecnologia 5G nelle città di Prato e L’Aquila.

La sperimentazione pre-commerciale 5G riguarderà la porzione di spettro 3.6-3.8 GHz nell’area 2 di Prato e L’Aquila (attraverso l’utilizzo dei diritti d’uso delle frequenze da 3.7-3.8 GHz) e durerà fino al 31 dicembre 2021. Le due società condivideranno competenze, infrastrutture e investimenti e il modello sperimentale sarà replicabile in altre città italiane.

Nel progetto sono coinvolte anche Università (Firenze, Polo di Prato, L’Aquila, Genova, Bologna), centri di ricerca (come Fondazione Bruno Kessler, Nextworks), aziende (tra le altre, e-distribuzione di Enel, ZTE, Estra).

Open Fiber pronta all’asta per il 5g?

Non solo Prato e l’Aquila. E, soprattutto, non solo sperimentazioni. Open Fiber potrebbe lanciarsi in pieno nel business del 5G. E lo potrebbe fare partecipando alle aste per le frequenze del 5G, stupendo i concorrenti. Sarebbe la prima volta, infatti, che un operatore impegnato nei servizi wholesale (vendita all’ingrosso e non diretta) e sulla realizzazione della rete, parteciperebbe ad un’asta per la telefonia mobile.

L’asta delle frequenze 5G e’ uno dei temi che ci stiamo ponendo ma non c’e’ nessuna decisione ancora”, avrebbe detto l’amministratore delegato di Open Fiber, Tommaso Pompei a margine del lancio della sperimentazione della tecnologia 5G a Prato.

Partecipare alla gara 5G, comuqnue, supporrebbe “un impegno molto rilevante” per la società, si parla di “qualche miliardo di euro”. “Stiamo verificando il nostro interesse a partecipare senza rinunciare alla nostra caratteristica di operatore wholesale – ha continuato Pompei. Tutti gli operatori non interessati a investire in frequenze potrebbero far riferimento a Open Fiber che offrirebbe un servizio completo. Solo per Prato l’investimento è stato di 30-40 milioni di euro che sarà suddiviso tra tutte le aziende coinvolte nel progetto di sperimentazione”.

Quando la quotazione di Open Fiber?

Open FiberSi è parlato anche di quotazione. Come affermato da Pompei, infatti, una possibile quotazione in Borsa di Open Fiber, dovrebbe arrivare 2019-2020, ma “tutto dipende dalle condizioni di mercato”. “Ogni IPO ovviamente dipende dalle condizioni di mercato”, ha concluso Pompei.

Internet 5G, anche Tim ingrana la marcia

In partita sul 5G c’è anche Tim, che porterà il 5G a Torino, grazie ad un accordo siglato con l’amministrazione. Già nel 2017 dovrebbero partire i primi esperimenti, ma sarà dal 2020 che  la banda mobile ultralarga sarà resa disponibile a tutta la città.

Per il progetto Tim si impegna ad installare 100 smart cell nei prossimi mesi e 200 punti ultrabroadband mobile (quindi in fibra) per garantire una migliore copertura su tutto il territorio.

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