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Facebook Intelligenza Artificiale

Intelligenza artificiale, ecco le prossime mire di Facebook

Facebook sta ricercando sistemi di intelligenza artificiale che vedono, ascoltano e ricordano tutto ciò che fai

Pronto un nuovo progetto di ricerca guidato dal team di intelligenza artificiale di Facebook: analizzare i video girati dalla prospettiva in prima persona.

Facebook annuncia un nuovo progetto di apprendimento automatico che mira a insegnare all’IA come comprendere e interagire con il mondo attraverso una prospettiva in prima persona.

La maggior parte della visione artificiale è addestrata su immagini e video ripresi da una prospettiva in terza persona, ma per costruire assistenti e robot di intelligenza artificiale che possano lavorare con noi nel mondo reale, i ricercatori dovranno compilare set di dati basati su ciò che è noto come percezione egocentrica, segnala Axios.

Ecco quindi che il colosso tecnologico di Mark Zuckerberg immagina sistemi di intelligenza artificiale che analizzano costantemente la vita delle persone utilizzando video in prima persona; registrare ciò che vedono, fanno e sentono per aiutarli nelle attività quotidiane.

Quel futuro è ancora lontano, come dimostrano gli occhiali intelligenti con marchio Ray-Ban di Facebook, che hanno debuttato a settembre senza effetti AR. Parte della sfida consiste nell’addestrare i sistemi di intelligenza artificiale per comprendere meglio le foto e i video che le persone catturano dal loro punto di vista.

Questo progetto arriva durante un periodo tumultuoso per Facebook. Il social network è sotto la lente dei legislatori. Inoltre la scorsa settimana Frances Haugen, ex product manager di Facebook diventata informatore, ha testimoniato davanti al Congresso. Haugen ha fornito i documenti che hanno sostenuto un’indagine del Wall Street Journal riguardo gli effetti nocivi di Instagram per le ragazze adolescenti..

Tutti i dettagli.

COS’È IL PROGETTO EGO4D DI FACEBOOK

Come spiega il post sul blog di Facebook, il progetto Ego4D di Facebook AI coinvolge un consorzio di ricercatori di 13 università e laboratori in nove paesi che hanno raccolto più di 2.200 ore di video in prima persona registrati nel mondo reale con telecamere montate sulla testa e altri dispositivi indossabili.

Inoltre, i ricercatori hanno integrato i dati con altre 400 ore di video in prima persona catturati da Facebook Reality Labs Research utilizzando soggetti di prova che indossavano occhiali intelligenti per la realtà aumentata (AR) in ambienti scenici.

I dati risultanti sono più di 20 volte più grandi di qualsiasi altro set di dati egocentrico esistente in termini di ore di filmati e saranno resi pubblici a novembre per i ricercatori che accettano l’accordo sull’utilizzo dei dati di Ego4D.

L’OBIETTIVO

Questo progetto offre uno sguardo su come un’azienda tecnologica potrebbe migliorare tecnologie come AR, realtà virtuale e robotica in modo che svolgano un ruolo più importante nella nostra vita quotidiana.

La società afferma che i sistemi addestrati su Ego4D potrebbero un giorno non essere utilizzati solo nelle fotocamere indossabili, ma anche nei robot di assistenza domestica, che si affidano anche a telecamere in prima persona per navigare nel mondo che li circonda.

“Il progetto ha la possibilità di catalizzare davvero il lavoro in questo campo in un modo che non è stato ancora possibile”, afferma Kristen Grauman, Facebook AI research scientist.

LA “SOLITA” QUESTIONE DI PRIVACY

Infine, tali ambizioni hanno enormi implicazioni sulla privacy, sottolinea The Verge.

Gli esperti di privacy temono già il modo in cui gli occhiali AR di Facebook consentono a chi li indossa di registrare di nascosto altre persone. Secondo la testata tecnologica, tali preoccupazioni saranno esacerbate solo se le versioni future dell’hardware non solo registreranno i filmati, ma li analizzeranno e li trascriveranno, trasformando chi li indossa in macchine di sorveglianza.

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