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Imprese, intelligenza artificiale e big data. Sfide e potenzialità

Chi c'era e che cosa si è detto nel corso dell'Innovation Day organizzato da Acea con la presenza anche dei capi azienda di A2, Italgas, Open Fiber e Terna

 

Avanti tutta sull’innovazione.

E’ l’impegno, che in alcuni casi è già realtà, preso dai capi azienda che hanno partecipato ieri all’Innovation Day, la giornata organizzata da Acea e dedicata alle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale e all’utilizzo dei dati che stanno modificando il modo di fare impresa.

Con questa iniziativa, la multiutility romana punta a creare un evento di aggregazione sul tema dell’innovazione per imprese e startup, con un occhio allo sviluppo di soluzioni innovative all’insegna della sostenibilità.

All’incontro, svoltosi a Roma presso la sede di Spazio 900 con una tavola rotonda su “Innovazione e futuro sostenibile delle multiutilities, tra intelligenza artificiale, utilizzo dei dati e nuovi modelli organizzativi”, hanno preso parte, oltre all’ad del gruppo Acea, Stefano Donnarumma, i capi azienda di A2a, Valerio Camerano, di Terna, Luigi Ferraris, di Italgas, Paolo Gallo, e di Open Fiber, Elisabetta Ripa.

Che cosa è emerso dall’incontro? Da un lato che è necessario proseguire con l’implementazione dell’intelligenza artificiale e l’utilizzo dei dati nei processi di controllo e gestione delle reti, dall’altro bisogna ricordare il principale ruolo di chi opera sulle infrastrutture, cioè migliorare costantemente l’efficienza, la sicurezza e la resilienza dei propri asset.

CHE COSA HA DETTO DONNARUMMA DI ACEA

In questa fase di profondo cambiamento, ha sottolineato Donnarumma “è importante mettere a fattore comune le nostre esperienze. E proprio in questa fase di trasformazione, di cambiamento culturale, le imprese hanno sottolineato la necessità di fare sistema e di puntare sulla formazione”.

Secondo Donnarumma è “molto importante, quindi, correlare l’aspetto della disponibilità di un dato, la sua gestione e la pianificazione industriale. Per questo servono i giusti investimenti”. Nel budget 2019 di Acea “sono previsti 5 milioni di euro da spendere per la ricerca specifica sull’innovazione”.  “Abbiamo già analizzato 1.000 startup, siamo entrati in contatto con 500 di loro e abbiamo avviato 15 sperimentazioni”, ha aggiunto Donnarumma spiegando che in questo momento “in tutti i nostri business, ci sono trasformazioni tecnologiche in atto”.

LE PAROLE DI FERRARIS (TERNA)

Ferraris ha annunciato che Terna prepara “investimenti di 700 milioni nei prossimi 5 anni in quanto innovazione e digitalizzazione sono fattori abilitanti della transizione energetica” e si appresta a “creare 8 innovation hub, dopo il primo aperto a Torino”. Tra le novità di Terna anche le “nuove reti smart dotate di sensori per il monitoraggio ed il funzionamento della rete stessa”.

CHE COSA HA DETTO RIPA (OPEN FIBER)

“Negli ultimi anni  – ha detto Elisabetta Ripa, Ceo di Open Fiber – tutte le aziende di Telecomunicazioni si sono profondamente misurate nel recupero di efficienza per essere competitivi in un mercato con nuovi players. Da qui la scelta della digitalizzazione che abbiamo intrapreso. Grazie a questo, Open Fiber, che ha una struttura di 850 persone crescerà fino a 1.000, e poi si fermerà, andando a competere con questi numeri con colossi da 15.000 o 40.000 dipendenti come Telecom Italia”.

“Il nostro piano – ha aggiunto il capo azienda di Open Fiber – ha un budget per gli investimenti di 6,5 miliardi di euro da qui al 2023, quindi un budget decisamente impegnativo, siamo forse una delle aziende che investe di più nel nostro paese circa 1 miliardo l’anno con grandissime e importanti ricadute sul territorio in quanto per lo più si tratta di lavori e di servizi che vengono sviluppati da aziende italiane sul territorio italiano. Noi siamo l’innovazione”.

L’ANNUNCIO DI CAMERANO (A2A)

L’ad di A2a, Luca Valerio Camerano, intervenuto alla tavola rotonda ha rilevato che le “startup sono un tassello fondamentale dell’ecosistema, e vanno accompagnate” L’innovazione “E’ un processo necessario che riguarda integralmente il contesto aziendale” ma “deve essere una trasformazione che non deve essere eccezionale e straordinaria ma un fattore di normalità all’interno della strategia aziendale”. Nel piano industriale, rileva ancora Camerano, “abbiamo 700 milioni di euro per l’innovazione e la digitalizzazione tuttavia credo che molta parte dei nostri investimenti andranno anche sulla cultura, sulla trasformazione manageriale e quindi non solo sull’attivo, cioè gli asset ma anche sulle persone e sui processi”.

CHE COSA HA DETTO ITALGAS

“Abbiamo tre direttrici sulla trasformazione digitale”, ha sottolineato il ceo di Italgas Paolo Gallo: “Gli asset, i processi e le persone. Noi abbiamo allocato nel piano industriale circa 1 miliardo di euro destinati alla trasformazione digiltale. Per quanto riguarda il Gas nel giro di un paio di anni avremo tutta la rete completamente digitalizzata”.

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