skip to Main Content

Idrogeno Eni Enel Mercato Tutelato Mise Patuanelli Rete

Tim, Infratel e Open Fiber, cosa va e cosa non va sulla fibra. Parola di Patuanelli (Mise)

Che cosa ha detto su fibra ottica, banda ultra larga, Infratel, Open Fiber e Tim in Parlamento il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, illustrando le linee programmatiche in tema di comunicazioni

“Io personalmente penso che una rete unica sia un obiettivo che possa portare più beneficio dell’attuale situazione”. Parola del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, illustrando alla commissione Trasporti della Camera le linee programmatiche in tema di comunicazioni. Non solo opinioni personali, comunque, nell’audizione odierna. Ecco tutti gli altri dettagli.

DOSSIER BANDA ULTRALARGA

“Certamente” per quanto riguarda la realizzazione della rete a banda ultralarga “non arriveremo all’obiettivo del 2020, sarei un illuso, ma dovremo cercare di avvicinarci il più possibile”. E’ quello che ha ammesso il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, illustrando alla commissione Trasporti della Camera le linee programmatiche in tema di comunicazioni. La Strategia italiana per la banda ultralarga si pone l’obiettivo entro il 2020 di una connettività ad almeno 30 Mega su tutto il territorio e almeno il 50% di sottoscrittori con connettività superiore a 100 Mega.

LE PAROLE DI PATUANELLI

Il piano Infratel per la realizzazione della rete in fibra nelle aree bianche, affidato a Open Fiber, “è in ritardo”, quindi “serve uno sforzo da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti”, visto che spesso il ritardo è dovuto alla lentezza dei permessi. E’ quello che ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli (M5s), alla commissione Trasporti della Camera.

I NUMERI DI PATUANELLI

Patuanelli ha sottolineato che secondo gli ultimi dati disponibili “su 5554 comuni coinvolti sono stati avviati 1663 cantieri, 273 sono stati completati e in 50 si deve fare ancora il collaudo: si deve fare di più”. In particolare, il ministro punta alla collaborazione dei ministeri della P.a. e dell’Innovazione “per standardizzare e snellire i processi di autorizzazione”, ma anche a “snellire la fase di collaudo da parte di Infratel, perché non è ammissibile che dopo i disagi i cittadini non possano usare la fibra perché non è stato fatto il collaudo”. Andrà infine “aggiornato il piano per la banda ultralarga per allinearlo a obiettivi europei”.

LA FASE 2

Ma il governo guarda già alla “fase 2” della strategia per la diffusione della rete in fibra: si punterà sul “sostegno alla domanda di servizi nella forma di voucher: si intende pertanto concedere voucher a famiglie a basso reddito, pmi, scuole e centri impiego pari ad almeno 1,3 miliardi di euro”,  ha detto Stefano Patuanelli in commissione Trasporti della Camera.

I CONTRIBUTI PER I DECODER

Il Mise è all’opera anche sulle tv. I contributi fino a 50 euro per le famiglie meno abbienti per l’acquisto di tv o decoder a nuovo standard DVB-T2 potrebbero scattare “fin dalle festività natalizie”, ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico illustrando alla commissione Trasporti della Camera le linee programmatiche in tema di comunicazioni.

LO SWITCH OFF

Patuanelli ha infatti ricordato che “un tassello fondamentale dello switch off alle porte”, previsto per luglio 2022, sono proprio i contributi previsti dalla Legge di Bilancio 2019, che ammontano a 151 milioni di euro, il cui decreto attuativo è in fase di ultimazione. Il ministro ha anche aggiunto che il Mise chiederà l’inserimento, nella prossima Legge di Bilancio, di “un nuovo finanziamento della misura per allargare la platea dei beneficiari”.

CAPITOLO CYBER

Infine, il capo sicurezza cibernetica: “L’impegno del Mise quale ministero guida sul fronte della sicurezza cibernetica è massimo, ma il nostro approccio è di assicurare la più ampia protezione degli interessi nazionali con il minimo sacrificio degli interessi di natura commerciale”, ha assicurato Patuanelli: “L’obiettivo è garantire i più alti standard di sicurezza cibernetica non mettendo nelle condizioni di non poter operare gli operatori”.

Back To Top