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Iliad Niel

Iliad e Free, gli annunci di Niel in Italia e i trambusti in Francia

Notizie, numeri, commenti e scenari fra Italia e Francia per il gruppo Iliad di Xavier Niel Fuochi d’artificio per l’ingresso in Italia. In Francia numeri in chiaroscuro, Borsa fiacca e interrogativi. E’ lo stato dell’arte in casa di Iliad. Partiamo dal nostro Paese. COSA FARA’ IN ITALIA E’ tutto pronto per l’arrivo definitivo di Iliad…

Fuochi d’artificio per l’ingresso in Italia. In Francia numeri in chiaroscuro, Borsa fiacca e interrogativi. E’ lo stato dell’arte in casa di Iliad. Partiamo dal nostro Paese.

COSA FARA’ IN ITALIA

E’ tutto pronto per l’arrivo definitivo di Iliad in Italia. Il debutto del gruppo di Xavier Niel, creatore di uno dei principali operatori di telefonia mobili e banda larga in Francia e co-proprietario del quotidiano Le Monde, avverrà prima del 21 giugno.

IL GUANTO DI SFIDA

Iliad promette di aumentare la competizione anche nel nostro Paese, mettendo un po’ di pressione a Tim, Vodafone e Wind Tre. “Sconvolgeremo il mercato italiano”, ha detto mesi fa, tonitruante, Niel. “Ci si apre un mercato del valore di 16 miliardi di euro”, ha detto ieri l’ad, Thomas Reynaud, che ha definito l’Italia “un incredibile fonte per la crescita futura del gruppo” e ha ricordato “il know-how unico” dei francesi “nel lanciare nuovi operatori mobili”.

LA REPLICA DI VODAFONE

“Dobbiamo vedere che cosa sono, non siamo in posizione per fare previsioni. Penso siano molto ben preparati”, ha risposto a stretto giro il cfo e futuro ceo di Vodafone, Nick Read, interpellato da un analista sulle dinamiche competitive che Iliad potrebbe innescare in Italia. Il gruppo di Niel ricorda come in Francia, da nuovo entrante, sia stato in grado di guadagnarsi in sei mesi una quota di mercato del 5% con il marchio Free.

LA FRANCIA TIRA ANCORA?

Ma all’atteggiamento scalpitante in vista dello sbarco in Italia fanno da contraltare i numeri di Iliad in Francia che non sono del tutto esaltanti. I risultati del trimestre, definiti “inferiori alle attese” dalla stessa Iliad, hanno visto i ricavi salire dello 0,8% a 1,2 miliardi di euro ma, per la prima volta nella storia, diminuire gli abbonati alla banda larga (-19 mila, Morgan Stanley se ne attendeva 18 mila in più).

TUTTI I NUMERI DEL TRIMESTRE

Iliad ha archiviato il primo trimestre con un fatturato di 1,2 miliardi di euro, in progresso dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. Ma nella telefonia fissa il gruppo, a cui fa capo l’operatore Free, ha registrato una flessione dei ricavi dell’1,6% a 672 milioni a causa della pressione concorrenziale e dell’impatto delle offerte promozionali, oltre che delle ricadute negative dell’Iva, ha fatto notare il gruppo. Nel mobile, invece, il fatturato è aumentato del 3,9% a 531 milioni.

ARPU E NON SOLO

Al 31 marzo la società contava 20,3 milioni di abbonati (20,2 milioni a fine dicembre), suddivisi tra 13,8 milioni nella telefonia mobile (in aumento di 130mila) e 6,5 milioni nella banda larga e ultra larga (come a fine dicembre) con 646mila abbonati Ftth (556mila a fine 2017). L’Arpu, ovvero il ricavo medio per utente, della banda larga e ultra larga è sceso a 32,90 euro da 33,90 euro a dicembre e da 34,50 di fine marzo 2017, risentendo dell’aumento dell’Iva sulle offerte audiovisive e delle offerte promozionali.

IL COMMENTO DELL’ANALISTA

“L’ambiente competitivo sta diventando sempre più difficile” e “l’unica buona notizia” viene dalla fibra con una “buona performance che dovrebbe aiutare a sostenere la crescita futura dell’Ebitda”, hanno scritto gli analisti di Bryan Garnier che ha ritirato il titolo dai suoi preferiti, ma ha mantenuto per il momento la sua raccomandazione all’acquisto sulla società di Xavier Niel.

SUBBUGLIO TRA NOMINE E BORSA

Non mancano i subbugli anche nella governance del gruppo di Niel. Lunedì scorso sera Iliad ha annunciato un nuovo tema manageriale che avrà la missione di accelerare lo sviluppo della società. Thomas Reynaud, in precedenza cfo, è diventato nuovo amministratore delegato, mentre Maxime Lombardini, fino a ieri ceo, è il nuovo presidente. Reynaud ha poi proceduto ad altre nomine, tra cui quella di Nicolas Jaeger quale direttore finanziario del gruppo. Cambiamenti che avranno efficacia dal 21 maggio, ma che il mercato non ha apprezzato, come i conti: ieri il titolo Iliad è crollato alla Borsa di Parigi: meno 15,81% a quota 139,34 euro.

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