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Clothoff

Il Garante della Privacy riveste Clothoff, l’AI che denuda le persone

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali degli utenti italiani che utilizzano Clothoff, una peculiare applicazione che sfrutta l'Intelligenza artificiale per generare nudi fasulli partendo da foto vere

C’è chi tra gli addetti ai lavori si dice convinto che l’Intelligenza artificiale farà fare balzi da gigante al sapere umano, ma non è certo il caso di Clothoff, un algoritmo malandrino apparentemente senziente che sfrutta gli ultimi ritrovati della tecnologia (e pure parecchia energia elettrica) per generare foto e video di nudo di persone reali.

COME FUNZIONA CLOTHOFF

L’app funziona così: le si dà in pasto una immagine dopodiché l’Ai elabora la versione “come mamma l’ha fatta” della persona ritratta. Troppo, per il Garante per la protezione dei dati personali che ha disposto in via d’urgenza e con effetto immediato la limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali degli utenti italiani nei confronti della società di riferimento che a quanto pare ha sede, nemmeno a farlo apposta per ricorrere a facili battute, nelle Isole Vergini Britanniche.

Il sito di Clothoff

“Clothoff AI Nude Generator – si legge sul sito Internet del servizio in un italiano talvolta stentato e con diversi refusi – può essere utilizzato per creare nudi artistici digitali, scherzi di nudo agli amici o giochi erotici. Gli artisti possono usarlo per raffigurare corpi umani nudi senza la costrizione dei vestiti e gli stilisti possono usarlo per elaborare idee con modelli nudi. L’applicazione della tecnologia dell’intelligenza artificiale nell’industria cinematografica e dei videogiochi può essere utilizzata anche per la progettazione dei personaggi e la visualizzazione dei costumi”. Sono già finiti offline gli account social della piattaforma X e Fb.

Il sito di Clothoff

DEEPFAKE MESSI A NUDO

La lesività del servizio è evidente dal momento che potrebbe sfornare deepfake ai danni di personaggi importanti come politici o sportivi ma soprattutto immagini inopportune e diffamatorie lesive dei diritti delle persone comuni.

Del resto come è ormai tristemente noto, è sempre più difficile distinguere il falso dal vero dunque questi materiali potrebbero anche essere utilizzati per richieste estorsive e per rovinare la vita di chi finisce vittima di tali manipolazioni, dato che il servizio di AI generativa rende possibile, gratuitamente e a pagamento, indugiare persino su “pose sessualmente esplicite e pornografiche”, sottolineano dal Garante. Inoltre bisogna chiarire che fine facciano i dati fisiognomici che il sistema estrapola dalle foto che gli vengono fornite.

L’ALLARME DEL GARANTE SU CLOTHOFF E NON SOLO

“L’applicazione – denunciano dal Garante della Privacy – consente a chiunque, inclusi i minorenni, di creare fotografie e realizzare video partendo da immagini, anche ritraenti minori, in assenza di qualsiasi accorgimento che permetta di verificare il consenso della persona ritratta e senza apporre alcuna segnalazione circa il carattere artificiale di foto e video”.

Il blocco del Garante, che ha avviato un’attività di indagine finalizzata a contrastare tutte le app di nudificazione, si è reso necessario “a causa degli elevati rischi che tali servizi possono comportare per i diritti e le libertà fondamentali, con particolare riguardo alla tutela della dignità della persona, ai diritti di riservatezza e di protezione dati personali dei soggetti coinvolti in queste tipologie di trattamenti, specie se coinvolgono ragazzi minorenni”. L’abuso immagini artefatte, segnala il Garante alla luce dei numerosi casi di cronaca, sta ormai generando “un vero e proprio allarme sociale”.

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