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Nato

Che cosa succederà alle reti tlc delle basi Nato in Italia?

Perché la vendita di un asset strategico di Gtt Communications al fondo di investimento I Squared Capital riguarda anche la gestione dei dati fra basi Nato in Italia. I dettagli dell'operazione e l'interrogazione parlamentare di Urso (Copasir) a Conte

 

Il governo italiano dovrebbe esercitare la golden power su Gtt Communication, società statunitense che eroga servizi di cloud networking dalla propria rete mondiale Tier1?

Lo scorso ottobre Gtt Communications ha accettato di vendere la sua divisione di infrastrutture in fibra e data center al fondo di investimento I Squared Capital per 2,15 miliardi di dollari, aveva riferito Bloomberg. In questo modo la società di tlc statunitense si concentrerà sull’attività di cloud networking.

Ma “la sicurezza dei dati e delle comunicazioni del nostro Paese potrebbe essere messo in pericolo”, le basi Nato in Italia sono connesse a questa rete, dice il senatore Fdi e vice presidente del Copasir, Adolfo Urso, in un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio e al ministro delle Infrastrutture, per sollecitare un intervento.

Ecco tutti i dettagli.

LA VENDITA AL FONDO DI INVESTIMENTO I SQUARED

Il fondo di investimento I Squared acquisirà la rete in fibra sottomarina dell’Europa e del Nord America, l’infrastruttura dei data center e i servizi di Gtt Communication per 2,02 miliardi di dollari in contanti e un pagamento differito di 130 milioni di dollari quando la società raggiungerà determinati traguardi, si legge nella nota pubblicata da Gtt.

Per Gtt, la vendita creerà un “modello di business leggero per investimenti”, aveva dichiarato Ernie Ortega, amministratore delegato ad interim.

L’OPERAZIONE DEL FONDO I SQUARED

Come ha sottolineato Bloomberg, la società di private equity con sede a Miami I Squared ha battuto gli investitori rivali, tra cui il fondo Macquarie Group, 3i Group Plc e AustralianSuper, che erano in trattative avanzate per acquistare le attività allo stesso prezzo.

IL VALORE DEGLI ASSET STRATEGICI COME QUELLO DELLA FIBRA OTTICA

Gli asset dell’infrastruttura digitale come la fibra ottica sono stati al centro di una raffica di accordi in quanto gli investitori preferiscono i loro rendimenti affidabili e a lungo termine. La pandemia da coronavirus ha alimentato la domanda poiché sempre più persone lavorano, fanno acquisti e socializzano online.

“Questa rete fornisce un buon trampolino di lancio per crescere in Europa e Nord America”, aveva dichiarato Gautam Bhandari, managing partner di I Squared.

LA RETE DI GTT COMMUNICATIONS

Con sede a MacLean, in Virginia, Gtt gestisce una rete di comunicazioni globale, fornendo servizi di telecomunicazioni a grandi imprese multinazionali, operatori e governi nei cinque continenti. Le offerte includono reti geografiche, servizi Internet (compreso il transito su Internet), voce e altri servizi di trasporto e infrastruttura.

La rete di Gtt è costituita principalmente da asset in leasing su rotte a lungo raggio e si connette a oltre 600 data center in tutto il mondo.

LE ACQUISIZIONI DI GTT

Finora la società ha fatto molto affidamento sulle acquisizioni per espandere la propria presenza. Come quella di Interoute, l’operatore europeo di piattaforme di rete in fibra e cloud, da 2,3 miliardi di dollari nel 2018.

PRINCIPALI CLIENTI STATUNITENSI ED EUROPEI

I clienti che si trovano principalmente negli Stati Uniti rappresentano circa il 40% dei ricavi dell’azienda, con la maggior parte dei ricavi non statunitensi provenienti da clienti principalmente in Europa.

IL CLOSING DELL’OPERAZIONE

L’accordo dovrebbe concludersi nella prima metà del 2021.

LA SOCIETÀ STATUNITENSE SI INDEBITA

Nel frattempo, poco prima di Natale, GTT Communications ha annunciato di essersi assicurata un nuovo prestito a termine di  275 milioni di dollari con prelievo ritardato da alcuni dei suoi attuali obbligazionisti e prestatori.

La società di Maclean ha fatto sapere che il nuovo prestito avrebbe contribuito alla chiusura della vendita della divisione infrastrutture a I Squared Capital il prossimo anno.

LA RETE DI COLLEGAMENTO DELLE BASI NATO IN ITALIA

Ma l’approssimarsi della vendita, quindi il passaggio dell’infrastruttura in fibra dalla società al fondo di investimento, provoca preoccupazione nel Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir).

“Gtt Communications gestisce la più estesa dorsale in fibra ottica sul continente europeo, nel quale transitano le reti di accesso dei più importanti operatori italiani (Fastweb, Vodafone, Tiscali, COLT, Irideos/CloudItalia, SKY, Iliad) e collegamenti di primaria strategicità come la rete militare Rifon o la rete di collegamento delle basi Nato in Italia. Questo spiega perché per il nostro Paese sia importante seguire il destino finanziario di questa azienda e che il governo debba intervenire per tutelare il preminente interesse italiano e la sicurezza nazionale”. A lanciare l’allarme è stato il senatore Fdi e vice presidente del Copasir, Adolfo Urso, attraverso un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio e al ministro delle Infrastrutture, per sollecitare un intervento.

VICEPRESIDENTE COPASIR: “GOLDEN POWER SU VENDITA GTT COMMUNICATIONS”

“La presidenza del Consiglio era a conoscenza della vendita della Gtt Communications, e soprattutto alla luce della strategicità dell’infrastruttura non ritiene di esercitare il golden power proprio al fine di tutelare l’interesse nazionale? Su questo attendiamo risposte chiare dal presidente Conte e dal ministro De Micheli”, ha concluso Urso.

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