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Google eviterà una causa da 5 miliardi negli Usa?

Google ha raggiunto un accordo per chiudere una causa da 5 miliardi di dollari negli Stati Uniti. La società è accusata di aver violato la privacy degli utenti durante la navigazione privata. Tutti i dettagli.

Google, la società più grande del gruppo tecnologico Alphabet, ha accettato di risolvere una causa legale negli Stati Uniti riguardante la violazione della privacy di milioni di utenti, le cui attività su Internet sarebbero state tracciate anche durante la navigazione privata (la modalità chiamata “in incognito” sul browser di Google, Chrome).

COSA SAPPIAMO DEL PATTEGGIAMENTO DI GOOGLE

I termini dell’accordo tra le due parti – Google da un lato, un gruppo di consumatori della California dall’altro – non sono noti, e andranno presentati alla corte entro il 24 febbraio prossimo per l’approvazione formale. Non è chiaro a quanto ammonterà il risarcimento: la richiesta della parte lesa era di 5 miliardi di dollari.

Ad agosto Yvonne Gonzalez Rogers, la giudice della Corte distrettuale per il distretto settentrionale della California, aveva respinto la richiesta dell’azienda di archiviare la causa, presentata nel 2020.

GOOGLE TRACCIA GLI UTENTI ANCHE IN MODALITÀ INCOGNITO?

Secondo l’accusa, attraverso i cookies, gli analytics e le applicazioni, Google avrebbe tracciato le attività degli utenti quando navigavano in privato su Chrome e sugli altri browser. La navigazione privata garantisce maggiore privacy perché prevede la cancellazione dei dati locali della sessione al momento della chiusura della finestra; la cronologia di navigazione, inoltre, non viene salvata.

L’accusa ritiene quindi che Google sia una “irresponsabile miniera di informazioni” perché terrebbe traccia delle attività degli utenti – le preferenze di acquisto, ad esempio, ma anche le “cose potenzialmente imbarazzanti” che cercano online – anche quando dovrebbe garantire la loro privacy.

UNA “QUESTIONE APERTA”

A questo proposito, la giudice Rogers aveva dichiarato che era una “questione aperta” – riporta Reuters – se Google avesse fatto una promessa legalmente vincolante di non raccogliere i dati degli utenti anche durante la navigazione privata. La privacy policy della società e alcune dichiarazioni, tuttavia, suggeriscono l’esistenza di limiti alle informazioni che può raccogliere.

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