Finora solo gli addetti ai lavori avevano sentito parlare di Wiz, giovanissima startup focalizzata sulla cybersecurity e, in quanto tale, ovviamente di nazionalità israeliana. Ma presto, se dovesse essere confermata l’operazione multimiliardaria che Google potrebbe voler mettere a segno, sarà sulla bocca di tutti, perché infrangerebbe un buon numero di primati. Ma andiamo con ordine.
LA MIRABOLANTE CRESCITA DELLA STARTUP WIZ
Nota come “il principale unicorno nel campo della cybersecurity”, Wiz è una realtà che già un buon numero di esperti aveva identificato tra le più promettenti nel settore. Fondata solamente nel 2020 da Ami Luttwak, Assaf Rappaport, Roy Reznik e Yinon Costica sembra riportare l’orologio dell’ecosistema startupparo indietro di qualche decade, agli albori del Web, quando la “startup” era solo una fase, peraltro rapidissima, cui seguiva una esplosione societaria dirompente.
Per rendere l’idea della rapidità di crescita basti pensare che, a nemmeno 12 mesi dall’avvio, a fine 2021, la valutazione era di 6 miliardi di dollari. Cifra ulteriormente aumentata, anzi raddoppiata, pochi mesi fa a seguito di un round da 1 miliardo di dollari che ha conseguentemente portato la valutazione a 12 miliardi.
CHI HA INVESTITO IN WIZ
Nell’ultima iniezione di capitali hanno creduto nella società con il quartiere generale a New York, ma con gran parte dei suoi quasi mille dipendenti in Israele, investitori professionali come Andreessen Horowitz, Lightspeed Venture Partners e Thrive.
La tecnologia di Wiz, fanno sapere da questa giovane realtà innovativa, esegue la scansione dell’ambiente cloud interfacciandosi con un’API, fornendo un’analisi approfondita delle risorse nel cloud. La piattaforma esamina anche il livello delle applicazioni e del software, identificando debolezze e vulnerabilità.
GOOGLE CERCA WIZ?
Secondo il Wall Street Journal, Google sarebbe vicina a chiudere l’accordo per inglobare Wiz, per un controvalore di 23 miliardi di dollari. Nella sua storia Mountain View ha effettuato diverse acquisizioni multimiliardarie: il record finora aveva ricordato l’operazione che le aveva permesso di mettere nel portafogli Motorola Mobility (12,5 miliardi nel 2011). YouTube, uno dei pilastri della Big Tech, nonché uno degli snodi fondamentali della Rete, è stata inglobata nel 2006 per meno di 2 miliardi.
Cifre utili per comprendere, tenute in filigrana, il valore reale di Wiz, dato che la testata economica statunitense parla appunto di 23 miliardi di dollari. Se tale cifra fosse confermata, si tratterebbe come si diceva poc’anzi di una operazioneda record per due ragioni: anzitutto sarebbe la somma più generosa mai sborsata da Google. In secondo luogo si tratterebbe della più riuscita exit israeliana nel settore della cybersecurity. Settore in cui, com’è noto, Israele eccelle.