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Ma la nuova Ai Mode di Google è disponibile oppure no?

Da oggi è disponibile in Italia la nuova funzione Ai Mode di Google. Allora perché non posso usarla? La lettera di Francis Walsingham.

Caro direttore,

ma come diavolo funziona Ai Mode di Google?

Ho letto stamattina l’intervista del Corriere della Sera a Nick Fox, responsabile di Google Search, il motore di ricerca della società del gruppo Alphabet: lo specifico per completezza, ma c’è davvero qualcuno che non sa che cosa sia?

Nell’articolo del Corriere, dicevo, si annuncia che oggi in Italia e in un’altra cinquantina di paesi sarà possibile utilizzare la Ai Mode di Google, una nuova funzionalità di intelligenza artificiale che permetterà al motore di ricerca di mostrarci risposte strutturate a – cito – “domande più complesse e articolate di quelle che siamo soliti fare su Google”.

Di fatto, mi pare di capire che si tratti di una versione migliorata e ampliata di Ai Overview, la funzione di intelligenza artificiale che, in risposta a una ricerca, genera un breve testo originale ma basato sulle informazioni raccolte dal web, risparmiandoci la fatica di cliccare su un link. I giornali e gli editori la odiano, non a caso.

Nick Fox (senior vice president responsabile della ricerca di Google) spiega Ai Mode con un esempio chiaro: prima di questa funzione, dice, nessuno avrebbe digitato su Google Search una domanda vaga come “il motore della mia auto fa un rumore strano, più forte quando accelero, cosa devo fare?”, perché i risultati mostrati sarebbero stati insoddisfacenti. Ai Mode, invece, riesce a scandagliare più efficacemente il web per trovare contenuti pertinenti. Non sempre fornirà la risposta giusta – dovremmo ormai aver imparato a non fidarci ciecamente dell’intelligenza artificiale, così come abbiamo imparato già a non credere a tutto quello che leggiamo su Internet e su Facebook -, ma probabilmente migliorerà col tempo.

Nell’intervista, tra le altre cose, Fox celebra l’approccio di Google – non sto qui a riportare quelle frasi – e spiega perché Ai Mode non è stata inserita da subito come opzione predefinita: perché Google non ha ancora “sviluppato del tutto l’integrazione della pubblicità”, che è fondamentale per i ricavi della società.

Comunque sia, dopo aver letto l’articolo vengo preso dalla voglia di provare questa Ai Mode: non sarò più giovane, lo sai, ma mi sforzo di rimanere giovanile nell’approccio alle nuove tecnologie.

Faccio allora una ricerca su Google, approdo sulla pagina di supporto della società e leggo questo: “Per avere accesso in anteprima alle funzionalità nuove e sperimentali in AI Mode, attiva l’esperimento ‘AI Mode’ in Search Labs”. Benissimo: clicco subito. Peccato però che Search Labs non sia disponibile per il mio account.

Eppure il Corriere mi aveva assicurato che il servizio era attivo in Italia. Vabbè.

Non mi perdo d’animo e continuo a cercare. Giungo sul blog di Google Italy, dove ho la conferma che “Da oggi è disponibile AI Mode nella Ricerca Google in 38 nuove lingue e in quasi 50 nuovi paesi e territori, inclusi l’Italia e l’italiano!”. Ci siamo, penso. Leggo tutto, e scorrendo lungo la pagina trovo questa frase: “Provate AI Mode da oggi e fateci sapere cosa ne pensate!”. Clicco.

La schermata che si apre mi delude un po’.

ai mode

Dunque, se ho capito bene, Ai Mode è da oggi disponibile in Italia, ma non sul mio dispositivo o sul mio account. E perché mai?

Qualcun altro ha avuto il mio stesso problema? Lo chiederei ad Ai Mode, se potessi, ma magari faccio prima a consultare direttamente i lettori di Startmag

Un saluto sconsolato,

Francis Walsingham

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