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Giustizia Fiscale

Come l’intelligenza artificiale rivoluzionerà il fisco in Francia

L'agenzia fiscale francese e Capgemini hanno sviluppato degli algoritmi per scovare le piscine abusive e tassare gli evasori. L'articolo di Marco Orioles.

Vivi in Francia in una villa dove ti sei fatto costruire una piscina abusiva? D’ora in poi, come racconta il New York Times, ci penserà l’intelligenza artificiale a scovartela e a farti pagare al fisco il dovuto.

Il sistema di AI sviluppato da Capgemini

Oltre 20mila piscine non dichiarate sono state individuate dallo scorso ottobre in nove dipartimenti francesi da un sistema di intelligenza artificiale che scannerizza le immagini satellitari di case e giardini.

Gli algoritmi del sistema, che sfruttano il software open source di Google, sono stati sviluppati dall’agenzia fiscale francese in collaborazione con Capgemini, una società di consulenza francese.

Le scoperte permetteranno al fisco francese di raccogliere circa 10 milioni di euro in tasse di proprietà inevase, ma gli importi saliranno notevolmente quando il sistema sarà applicato su scala nazionale nei prossimi mesi.

Un metodo efficace per promuovere la giustizia fiscale

Il Direttorato generale delle Finanze pubbliche ha dichiarato che, “utilizzando il processo di individuazione di costruzioni non dichiarate”, il progetto mira a “combattere più efficacemente le anomalie” e a rispondere alla domanda di “equità e giustizia fiscale”.

In Francia le piscine costruite in modo permanente incrementano le tasse di proprietà perché aumentano i valori degli immobili. Le piscine sono tassate a seconda delle dimensioni e in base ai sistemi fiscali locali: una piscina comune di 30 mq costa circa 200 euro in tasse annuali, che vengono versati alle municipalità locali.

Secondo i dati della Federazione francese delle piscine e delle Spa professionistiche, in Francia ci sono oltre tre milioni di piscine private, 240mila delle quali sono state costruite nel solo 2021.

Una preziosa fonte di introiti per gli enti locali

Il Vicedirettore generale delle Finanze pubbliche francesi, Antoine Magnant, ha salutato il nuovo sistema come una preziosa fonte di risorse addizionali per gli enti locali che, quando il sistema entrerà a pieno regime nel 2023, dovrebbero incassare in nuove entrate circa 40 milioni di euro.

Lo stesso Magnant ha dichiarato che il sistema verrà affinato per permettergli di individuare altre tipologie di costruzioni abusive come i solarium.

Per correggere eventuali errori commessi dal sistema sono previste ispezioni domiciliari compiute da agenti del fisco in carne ed ossa.

Algoritmi affinati attraverso il machine learning

L’agenzia fiscale francese ha dichiarato che durante il periodo del test gli algoritmi sono stati affinati attraverso il machine learning e che attualmente i loro margini di errore sono minimi: il 94% dei contribuenti che sono stati contattati dalle autorità dopo che il sistema aveva individuato una piscina abusiva ha ammesso di possederne una.

Le preoccupazioni dei sindacati

Alcuni sindacati che rappresentano gli impiegati del fisco sono sul chi va là. Oltre a mettere in discussione l’accuratezza del sistema, si teme che il governo taglierà posti di lavoro rimpiazzando l’azione sul campo con gli invisibili calcoli degli algoritmi.

Il sindacalista Philippe Laget della Confederazione Generale del Lavoro nutre in particolare una preoccupazione: che il sistema non sia in grado di distinguere le piscine temporanee e smantellabili non soggette a prelievo fiscale da quelle fisse che sono invece tassabili.

“Noi non siamo contro la tecnologia” ha dichiarato Laget, ”ma in nessun caso l’intelligenza artificiale dovrebbe rimpiazzare gli esseri umani”.

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