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Fintech & Insurtech

Ecco i servizi digitali preferiti dagli italiani. Report

Che cosa emerge dal report Fintech & Insurtech: è tempo di alleanze della School of Management del Politecnico di Milano

Se si conducesse un sondaggio su cosa siano Fintech & Insurtech, probabilmente in pochi saprebbero rispondere. Eppure agli italiani sono settori che piacciono, come rivela il report del Politecnico di Milano, anche se il nostro Paese resta fanalino di coda del mercato europeo. Sono infatti ormai circa 13 milioni (per la precisione, 12,7 milioni) gli utenti che utilizzano servizi tecnologici come il Mobile Payment e le Chatbot per effettuare pagamenti e comunicare con la banca o la propria compagnia assicurativa.

I SERVIZI DIGITALI PREFERITI DAGLI ITALIANI

Secondo il report Fintech & Insurtech: è tempo di alleanze della School of Management del Politecnico di Milano, il 20% dei consumatori ormai si collega alla propria banca da smartphone o tablet e a fine 2018 le filiali evolute con postazioni self-service arrivavano all’11% del totale, mentre si contavano oltre 20 mila sottoscrittori ai Roboadvisor e 250 mila utenti di salvadanai digitali. Il fatto che ormai il 29% di tutta della popolazione italiana ricompresa tra i 18 e i 74 anni utilizzi stabilmente i mezzi di connessione più moderna nel dialogo con il proprio istituto bancario sta tirando anche la volata alle PMI che forniscono o curano questo genere di servizi innovativi in ottica open innovation.

IN CRESCITA ANCHE LE PMI DEL FINTECH & INSURTECH

Secondo l’ultimo censimento, sono 326 le piccole e medie imprese del Fintech & Insurtech attive in Italia, per un volume di finanziamenti complessivo di 654 milioni di euro. Una media da 2,6 milioni per azienda, non ancora capitali consistenti, dunque, ma i numeri sembrano lasciare pronosticare una crescita rapida. I settori in cui operano sono eterogenei: dai servizi bancari (42%) ai servizi tecnologici orientati al mondo finanziario e assicurativo (25%).

NON SEMPRE LE PMI SI AVVALGONO DEI NUOVI STRUMENTI

Di contro, le PMI continuano a preferire i metodi tradizionali e non si rivelano buoni clienti dei settori Fintech & Insurtech. Il 64% delle realtà medio piccole italiane usa prodotti e servizi finanziari, soprattutto anticipo fatture (62%), prestiti a medio-lungo termine (43%) e leasing (42%). Negli strumenti di pagamento prevalgono i bonifici (98%) e gli F24 (81%). Il canale digitale dell’Internet Banking prevale negli strumenti di pagamento, mentre nella fruizione dei prodotti finanziari vi è un forte equilibrio tra canale digitale e fisico.

MAGGIORE DIFFIDENZA PER LE ASSICURAZIONI ONLINE

Il report evidenzia invece una maggiore diffidenza nei rapporti online con le assicurazioni da parte dei consumatori fisici. Infatti, solo il 14% degli utenti ha già acquistato una polizza completamente online (l’86% di questi una polizza auto, poche coperture per la casa e prodotti vita). La maggioranza (66%) dei consumatori non intende farlo nel prossimo futuro, principalmente per mancanza di fiducia e perché soddisfatto del canale tradizionale. Invece ha già preso piede, anche per le offerte economiche collegate a simili iniziative, la condivisione dei dati: già oggi il 12% della popolazione italiana condivide informazioni sullo stile di guida tramite black box e a le preclusioni sono limitate, con il 65% che condividerebbe informazioni sullo stile di guida, il 66% sulla sicurezza della casa, il 62% sulla salute fisica. Anche le PMI sono arretrate. Nella scelta delle assicurazioni, le piccole e medie imprese infatti si rivolgono principalmente ad attori tradizionali, come compagnie assicurative (90%) e banche (36%), acquistando soprattutto con modalità tradizionali (il 78% opta per un canale completamente fisico), ma il 18% che si affida a soluzioni ibride, dove il digitale supporta il processo. Tutto questo quando molte di loro sono registrate come “PMI innovative”.

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