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Facebook ascolta i nostri messaggi vocali (e li trascrive)

Un nuovo caso di violazione della privacy rischia di travolgere Facebook. Tutti i dettagli

 

Un nuovo caso di violazione della privacy rischia di travolgere Facebook. Come riportato da Bloomberg, infatti, il popolare social network avrebbe pagato “centinaia di appaltatori esterni per trascrivere clip audio degli utenti” provenienti da Messenger, la chat del social network.

FACEBOOK SENTE E SCRIVE TUTTO

Il lavoro chiesto da Facebook, ha raccontato una fonte a Bloomberg, “ha scosso i dipendenti a contratto”, anche perché “non viene detto dove l’audio è stato registrato o come è stato ottenuto. Vengono ascoltate le conversazioni degli utenti di Facebook, a volte con contenuti volgari, senza sapere perché Facebook abbia bisogno che siano trascritti”.

SERVIVA A MIGLIORARE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Facebook ha confermato di aver trascritto l’audio degli utenti e ha detto che non lo farà più, dopo un esame con altre aziende. “Proprio come Apple e Google, abbiamo messo in pausa la revisione umana dell’audio più di una settimana fa”, ha detto l’azienda difendendosi dalle accuse e spiegando che le trascrizioni delle chat sono state fatte solo per quegli utenti che hanno scelto l’opzione nell’app Messenger di Facebook per far trascrivere le loro chat vocali. Gli appaltatori, spiega in sostanza Bloomberg, “stavano controllando se l’intelligenza artificiale di Facebook avesse interpretato correttamente i messaggi, che sono stati resi anonimi”.

ANCHE AMAZON E APPLE NEL MIRINO DELLA CRITICA

Le grandi aziende tecnologiche, tra cui Amazon e Apple, sono da tempo nel mirino della critica per aver raccolto frammenti audio da dispositivi informatici di consumo e per averli sottoposti a revisione umana, una pratica che, secondo i critici, invade la privacy. Bloomberg ha ricordato per la prima volta ad aprile che Amazon aveva a disposizione un team di migliaia di lavoratori in tutto il mondo per ascoltare le richieste audio di Alexa con l’obiettivo di migliorare il software, e che una simile revisione umana sia stata utilizzata per Siri di Apple e per Google Assistant di Alphabet. Apple e Google da allora hanno detto che non sono più impegnati nella pratica e Amazon ha riferito che permetterà agli utenti di optare o meno per la revisione umana.

FACEBOOK AVEVA SEMPRE NEGATO

Il gigante dei social network, che ha appena concluso un accordo da 5 miliardi di dollari con la U.S. Federal Trade Commission dopo un’indagine sulle sue pratiche di privacy, ha a lungo negato di raccogliere l’audio dagli utenti. L’amministratore delegato Mark Zuckerberg ha respinto l’illazione direttamente nella testimonianza di fronte al Congresso. Nelle risposte date in Parlamento, l’azienda aveva detto che “accede al microfono degli utenti solo se l’utente ha dato il permesso nell’app e se stanno attivamente utilizzando una caratteristica specifica che richiede audio (come le funzioni di messaggistica vocale)”.

TASKUS SI OCCUPA DELLE TRASCRIZIONI

Una delle aziende che si occupa di questa revisione è TaskUs Inc. con sede a Santa Monica, ma esistono degli accordi di riservatezza, tanto che Facebook viene chiamata con il nome in codice “Prisma”. Facebook usa TaskUs anche per rivedere i contenuti che sono in possibile violazione delle policy o in vista delle elezioni. In ogni caso, dopo le polemiche, “Facebook ha chiesto alla TaskUs di mettere in pausa questo lavoro più di una settimana fa, e lo ha fatto”, ha risposto la stessa azienda di Santa Monica a Bloomberg.

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