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Spinel

Esiste un metallo trasparente come il vetro? Sì. Si chiama Spinel

Inventato dall’US Naval Research Laboratory, Spinel promette di migliorare la resistenza di smarphone e smartwatch, oltre che rendere più leggeri e resistente i droni. Pensate al vetro di una finestra resistente come un’armatura, allo schermo di uno smartphone che si non rompe quando cade a terra o all’obiettivo di una fotocamera che non si graffia…

Pensate al vetro di una finestra resistente come un’armatura, allo schermo di uno smartphone che si non rompe quando cade a terra o all’obiettivo di una fotocamera che non si graffia durante una tempesta di sabbia. Premesso che questo non sia ma una sorta di alluminio trasparente, tutto questo è possibile. Per la precisione Spinel è un minerale, alluminato di magnesio, frutto della ricerca decennale dell’US Naval Research Laboratory. Il materiale potrebbe avere in futuro numerose ricadute che vanno da beni tecnologici di consumo come smartphone, smartwatch al campo dell’industria militare.

Le possibili ricadute in campo militare

In campo militare Spinel potrebbe essere utilizzato come armatura trasparente per i veicoli o per le visiere dei piloti. Un vetro a prova di proiettile misura mediamente un decina di centimetri e implica l’utilizzo di più materiali come vetro e plastica. Spinel che promette di dimezzare lo spessore degli attuali sistemi antiproiettile, aiuterebbe a ridurre notevolmente il peso. Il materiale, grazie alle sue ottime proprietà ottiche, si presta per la protezione degli obiettivi delle telecamere, specialmente quelle a infrarossi. Un vetro normale, a differenza di Spinel, non è capace di filtrare gli infrarossi e l’industria del settore fa affidamento su materiali ricercati e molto fragili. Possibili ricadute anche nell’aereospazio con la possibilità di offrire protezione ai delicati sensori dei satelliti e nelle armi laser di nuova generazione che trovano sempre più spazio su navi e aerei.

Metodo di produzione

La produzione di Spinel avviene tramite un processo chiamato ‘sinterizzazione’ realizzato grazie a una pressa a caldo capace di raggiungere i 2000° . Il procedimento, meno costoso rispetto alla fusione, permette, a seconda dello stampo utilizzato, la produzione del materiale in diversi formati, da quella di una normale lastra a quella sferica. Per ottenere una maggiore resa ottica è inoltre possibile lucidarlo, proprio come si farebbe con una gemma. L’invenzione, annunciata la scorsa primavera, è pronta per l’industrializzazione e promette di trasformare anche un’altra industria quella degli aerei a pilotaggio remoto, alla continua ricerca di materiali sempre più leggeri e resistenti.

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