Ericsson sborserà 6,2 miliardi di dollari in contanti per l’acquisizione dello sviluppatore di sistemi cloud Vonage.
L’accordo, si legge in una nota della società di telecomunicazioni svedese, è stato approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione di Vonage.
La transazione si basa sull’intento dichiarato di Ericsson di espandersi a livello globale nelle imprese wireless, offrendo ai clienti una quota maggiore di un mercato valutato a 700 miliardi di dollari entro il 2030.
L’acquisizione è la più grande di sempre per il produttore di apparecchiature tlc svedese.
Ma il mercato sembra non aver apprezzato la mossa di Ericsson. Le azioni sono scese del 3,8% nei primi scambi, riporta Reuters. Il prezzo per Vonage è considerato alto dagli analisti.
Tutti i dettagli.
L’OPERAZIONE
Ericcson prevede di acquisire le azioni di Vonage a un prezzo di 21 dollari l’una. Si tratta di un premio del 28% rispetto alla chiusura di venerdì 19 novembre e del 34% rispetto alla media del valore del titolo negli ultimi tre mesi.
IL CLOSING
L’accordo dovrebbe concludersi nella prima metà del 2022, previa approvazione degli azionisti di Vonage, approvazioni normative e altre condizioni.
LA GOVERNANCE
Al termine dell’operazione è previsto che Vonage resti autonoma con il proprio marchio e opere come una controllata di Ericsson.
COSA FA VONAGE
Vonage, con sede negli Stati Uniti, realizza l’Application Programming Interface (Api), che aiuta diversi software a comunicare tra loro.
La società opera in settori quali sanità, finanza, istruzione e trasporti, ha registrato vendite per 1,4 miliardi di dollari nel periodo di 12 mesi fino al 30 settembre 2021, con un margine sugli utili rettificati prima di interessi, tasse e ammortamento del 14% e flusso di cassa gratuito di 109 milioni di dollari.
LA SUA PIATTAFORMA CLOUD
La piattaforma basata su cloud di Vonage ha 120.000 clienti aziendali e serve 1 milione di sviluppatori, consentendo a Ericsson di raggiungere un pubblico aziendale più ampio di quello attuale. “Il gruppo svedese spera di portare le velocità e le capacità più elevate delle sue reti 5G ai clienti aziendali per creare una piattaforma di innovazione aperta per operatori di telecomunicazioni, sviluppatori e aziende” evidenzia il Financial Times.
LA STRATEGIA DI ERICSSON
Borje Ekholm, presidente e amministratore delegato di Ericsson, ha affermato che il fulcro della strategia della compagnia “è costruire reti mobili leader attraverso la leadership tecnologica”.
“Se si guarda alla rete, si stanno facendo investimenti significativi, ma finora la monetizzazione è molto limitata. Vogliamo migliorare la capacità di monetizzazione. Gli operatori di rete non creeranno il 5G a meno che non possano monetizzarlo”, ha affermato Ekholm.
“L’acquisizione di Vonage è il prossimo passo per realizzare questa priorità strategica. Vonage ci offre una piattaforma per aiutare i nostri clienti a monetizzare gli investimenti nella rete, a vantaggio di sviluppatori e aziende. Immagina di mettere la potenza e le capacità del 5G, la più grande piattaforma di innovazione globale, a portata di mano degli sviluppatori. Quindi il backup con le funzionalità avanzate di Vonage, in un mondo di 8 miliardi di dispositivi connessi. Oggi stanno diventando possibili”, ha detto Ekholm.
La società sostiene di aspettarsi che l’accordo con Vonage aumenterà l’utile per azione e il flusso di cassa dal 2024 in poi.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
Manifestano qualche perplessità gli analisti.
“Riteniamo che questa acquisizione rafforzi l’integrazione verticale e l’offerta di prodotti di Ericsson all’interno dello spazio cloud, ma riteniamo anche che il prezzo sia piuttosto elevato”, ha affermato a Reuters Mads Rosendal, analista di Danske Bank Credit Research.
Secondo Dean Bubley, fondatore di Disruptive Analysis, l’acquisizione rafforzerà l’esposizione di Ericsson al mercato cloud e aziendale, scrive il Ft. “Ma il produttore di apparecchiature per telecomunicazioni dovrebbe stare attento a non spaventare i suoi principali clienti di telecomunicazioni poiché ha acquisito una società concorrente”. Ericsson “ha bisogno di comunicazioni cloud adeguate” se intende competere con Cisco, Microsoft, Zoom e Twilio, sottolinea Bubley.