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Meta Giphy

Ecco perché l’Antitrust Uk costringe Meta (Facebook) a vendere Giphy

L'Autorità per la concorrenza del Regno Unito ha ordinato a Meta (capogruppo di Facebook) di vendere Giphy. Secondo la Cma l'acquisizione comporta la diminuzione della concorrenza per social e pubblicità

 

Meta incassa il colpo dall’antitrust britannico: il gruppo di Mark Zuckerberg dovrà vendere Giphy, la società di illustrazioni animate incorporata due anni fa.

L’autorità britannica di regolamentazione della concorrenza (Cma) ha ordinato a Meta di vendere la piattaforma di immagini animate Giphy.

L’acquisizione di Giphy da 315 milioni di dollari da parte di Meta ha attirato l’attenzione della Cma poco dopo che la società guidata da Mark Zuckerberg ha annunciato l’accordo nel maggio 2020. Quindi l’authority ha iniziato a indagare se l’operazione avrebbe ridotto la concorrenza nel mercato della pubblicità display e dei servizi di social media.

Nell’agosto 2021, la Cma aveva stabilito che la proprietà di Giphy da parte di Meta potrebbe consentire all’azienda di impedire a rivali come TikTok e Snapchat di accedere alla libreria GIF di Giphy. Pertanto, l’authority aveva ordinato alla casamadre di Facebook di vendere Giphy, ma il colosso tecnologico statunitense ha presentato ricorso davanti a un tribunale britannico. Oggi la Cma ha emesso la sentenza finale: Meta non può essere proprietaria della società di illustrazioni animate.

È la prima volta che un’Autorità di regolamentazione riesce a sciogliere un’acquisizione conclusa di una Big Tech, segnala Cnbc.

Tutti i dettagli.

LA DECISIONE DELL’AUTORITÀ ANTITRUST UK

Per la Cma l’acquisizione di Giphy da parte di Facebook (oggi Meta) comporta rischio di una sostanziale diminuzione della concorrenza nel mercato dei social media e della pubblicità.

Come spiega la nota diffusa dall’authority britannica, negli ultimi 3 mesi, un panel indipendente della Cma ha analizzato ulteriori prove di terze parti, nonché nuovi rilievi da Meta e Giphy. A seguito della sua revisione, la Cma ha concluso che Meta sarebbe in grado di aumentare il suo già significativo potere di mercato: negando o limitando l’accesso di altre piattaforme di social media alle Gif di Giphy, spingendo così le persone a siti di proprietà di Meta, che rappresentano già il 73% del tempo trascorso dagli utenti sui social media nel Regno Unito, oppure
modificando i termini di accesso – ad esempio, potrebbe richiedere ai clienti Giphy, come TikTok, Twitter e Snapchat, di fornire più dati dagli utenti del Regno Unito per accedere alle Gif di Giphy.

La CMA ha rilevato che le Gif continuano a essere un importante fattore di coinvolgimento degli utenti sulle piattaforme di social media, con le persone che effettuano miliardi di ricerche a livello globale ogni mese per le Gif Giphy.

META DEVE VENDERE GIPHY

Pertanto, il regolatore britannico ha ordinato al gruppo guidato da Mark Zuckerberg di vendere la società di gif. L’Autorità britannica ha spiegato che la vendita deve avvenire “nella sua interezza, a un acquirente idoneo”. Non è ancora chiaro quale società potrà acquistare Giphy.

LA POSIZIONE DEL GRUPPO DI MENLO PARK

Pur dicendosi “delusa dalla decisione”, Meta, attraverso un suo portavoce ha dichiarato che accetta “la sentenza di oggi come l’ultima parola sulla questione”.

 

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