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Google Copyright

Ecco come Google si difenderà con Mandiant

Rafforzare la cybersecurity, certo, ma c’è anche altro dietro la seconda maggiore acquisizione di Google che entro fine anno accoglierà Mandiant nella sua divisione cloud computing

 

Google si appresta a compiere la seconda maggiore acquisizione della sua storia. A distanza di 10 anni da quando comprò Motorola per 12,5 miliardi di dollari, entro la fine del 2022 chiuderà il suo accordo da 5,4 miliardi di dollari con la società di sicurezza informatica Mandiant.

Obiettivo: proteggere meglio i clienti dei suoi servizi cloud e non solo.

COSA FA MANDIANT

Mandiant, con sede a Reston, in Virginia, è una società di cybersecurity fondata nel 2004 da Kevin Mandia, ex ufficiale dell’Air Force. È diventata nota 10 anni più tardi, nel 2014, quando attribuì all’unità cinese APT1 – legata all’Esercito Popolare di Liberazione – la responsabilità di alcuni cyberattacchi rivolti a organizzazioni Usa.

“Dalla nostra fondazione nel 2004, – ha spiegato il Ceo – la missione di Mandiant è stata quella di combattere gli attacchi informatici e proteggere i nostri clienti dalle ultime minacce”.

Più recentemente ha lavorato alle indagini sui casi di attacchi ransomware contro SolarWinds e Colonial Pipeline.

L’ACCORDO

L’accordo tra Google e Mandiant prevede che il colosso guidato da Sundar Pichai paghi 5,4 miliardi di dollari in contanti – circa il 53% in più rispetto al valore di Mandiant prima dell’annuncio, riferisce Finimize. Le azioni della società di cybersicurezza, dopo che lunedì 7 marzo The Information ha diffuso la notizia, hanno chiuso con un rialzo del 16%.

Il contratto, hanno fatto sapere le due società in un comunicato, prevede il pagamento di 23 dollari per azione in una transazione interamente cash comprensiva della liquidità netta di Mandiant.

Dopo la comunicazione ufficiale delle parti interessate, adesso non resta che attendere l’approvazione delle autorità di regolamentazione. L’acquisto dovrebbe essere perfezionato entro la fine dell’anno e aumenterà il business del cloud computing di Google, che genera oltre 19 miliardi di dollari all’anno.

PIÙ PROTEZIONE PER IL CLOUD

Diverse motivazioni hanno spinto il colosso con sede a Mountain View a fare il passo. Prima di tutto rafforzare la protezione dei clienti dei suoi servizi cloud, infatti, Mandiant farà parte della divisione cloud computing di Google. Questo significa anche voler ridurre la distanza che separa l’azienda dagli altri due giganti: Microsoft Azure e Amazon Web Services.

“La sicurezza informatica è una missione e crediamo che sia una delle più importanti della nostra generazione – ha dichiarato Mandiant – Non c’è mai stato un momento così critico nella sicurezza informatica”.

MENO DIPENDENZA DALLA PUBBLICITÀ

Google, inoltre, già da qualche tempo sta cercando di ridurre la sua dipendenza dalla pubblicità – che costituisce ancora la maggior parte delle sue entrate – e Mandiant potrebbe aiutarla. Infatti, “le leggi sulla privacy degli utenti, sempre più stringenti, – ricorda Il Sole24Ore – sembrano poter trasformarsi in una zavorra, per i conti di queste società”.

AUMENTARE LE DIFESE CONTRO UNA CYBER GUERRA

Infine, il rischio sempre maggiore di una guerra ibrida nel cyber spazio. Un rischio che con il conflitto in corso tra Russia e Ucraina è diventato sempre più concreto. Non è un caso se per alcuni analisti citati da Finimize l’accordo stretto tra Google e Mandiant è solo il primo di una tendenza in cui le piattaforme di cloud comprano aziende di cybersecurity.

Dan Ives, analista della società di investimento Wedbush, ha detto a Cnbc che “Google sta raddoppiando al momento giusto la sua capacità di gestire minacce informatiche”.

PREVISIONI SUI CYBERATTACCHI

Dopo tutto, riferiscono gli esperti, i cyberattacchi sono diventati più comuni negli ultimi anni e si pensa che ce ne saranno il doppio entro il 2025. Solo nei primi due giorni dell’invasione dell’Ucraina si stima che i cyberattacchi russi siano aumentati dell’800%.

Lo stesso Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud, ha dichiarato che il mondo “sta affrontando sfide di cybersecurity senza precedenti”.

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