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Ecco come Ast SpaceMobile sfida Starlink con il lancio del satellite per smartphone BlueBird 6

L'azienda texana Ast SpaceMobile ha annunciato il lancio di successo con un razzo indiano di BlueBird 6, iI sistema di comunicazione più grande mai dispiegato in orbita terrestre bassa.

Connettività satellitare senza hardware: Ast Spacemobile lancia dall’India BlueBird 6, il satellite per smartphone più grande mai dispiegato in orbita terrestre bassa.

Il 23 dicembre, un razzo indiano LVM3 ha lanciato il satellite BlueBird direct-to-device di nuova generazione dell’azienda texana, dando il via al lancio di decine di veicoli spaziali costruiti attorno alla più grande antenna per comunicazioni commerciali mai dispiegata in orbita terrestre bassa (Leo), in competizione con rivale di Starlink, il servizio di Internet satellitare di SpaceX di Elon Musk.

Ast SpaceMobile ha come obiettivo quello di portare la connettività delle comunicazioni satellitari agli smartphone, senza la necessità di hardware aggiuntivo. Per un futuro in cui si potrebbe non essere più fuori dalla portata delle reti mobili.

Lo scorso gennaio Vodafone ha effettuato la prima videochiamata satellitare al mondo utilizzando uno smartphone standard, il segnale è stato instradato proprio tramite i satelliti di AST SpaceMobile.

Tutti i dettagli.

IL DECOLLO DAL SATISH DHAWAN SPACE CENTER

Il satellite BlueBird 6 è decollato alle 8:55 ora locale dal Satish Dhawan Space Center, nell’India meridionale, a bordo del razzo LVM3 dell’Organizzazione Indiana per la Ricerca Spaziale (ISRO). Il veicolo ha raggiunto l’orbita terrestre bassa in circa 16 minuti, come mostrato dalla diretta streaming su YouTube.

UN RISULTATO CHIAVE ANCHE PER IL PROGRAMMA SPAZIALE INDIANO

Il successo del lancio rappresenta un passo rilevante sia per Ast SpaceMobile sia per il programma spaziale indiano, che punta allo sviluppo di progetti ambiziosi, tra cui una futura stazione spaziale orbitale, riferisce Bloomberg. Il razzo LVM3 a tre stadi, alto 43,5 metri, è il più potente dell’India, sottolinea Space.com. Ha debuttato nel dicembre 2014 e ad oggi ha un tasso di successo del 100%. Ha già supportato missioni come Chandrayaan-2, Chandrayaan-3 e due lanci OneWeb che hanno portato in orbita 72 satelliti.

LA STRATEGIA DI ESPANSIONE DELLA COSTELLAZIONE DI AST SPACEMOBILE

Ast SpaceMobile sta costruendo una costellazione di satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) che trasmettono servizi a banda larga direttamente agli smartphone standard a terra.

L’azienda dispone attualmente di cinque satelliti commerciali più piccoli in orbita e prevede di lanciare altri 60 satelliti di nuova generazione nel 2026. L’obiettivo è integrare la copertura satellitare con le reti cellulari tradizionali per servire utenti in aree con connettività limitata o assente, come sottolinea ancora Bloomberg.

LE PARTNERSHIP CON GLI OPERATORI TLC

Inoltre, Ast SpaceMobile ha siglato accordi con operatori tlc come AT&T, Verizon e Vodafone. Proprio quest’ultimo ha effettuato una videochiamata in Europa verso smartphone standard 4G/5G non modificati utilizzando la rete mobile terrestre e i satelliti BlueBird di Ast SpaceMobile a inizio 2025.

Secondo Bloomberg, Ast prevede di rendere operativo il servizio in alcune aree degli Stati Uniti e in altri quattro Paesi all’inizio del 2026.

LA CONCORRENZA CON STARLINK E NON SOLO

Nel segmento direct-to-device, SpaceX opera con il servizio Starlink, che ha stretto una partnership con T-Mobile US. La competizione in questo mercato è considerata in rapida crescita.

Come spiega Bloomberg, l’offerta di Ast si differenzia dai concorrenti in quanto fornisce connettività, consentendo chiamate, connessione Internet e video, direttamente ai dispositivi esistenti, senza bisogno di telefoni satellitari o satelliti speciali.

L’anno scorso SpaceX ha dimostrato la sua videochiamata satellitare Starlink tra due dipendenti negli Stati Uniti utilizzando “telefoni cellulari non modificati”. Ciò significa che lo sforzo di Vodafone potrebbe non essere proprio una prima mondiale, anche se a differenza di SpaceX ha effettuato la chiamata da un’area remota che apparentemente non ha un servizio cellulare esistente, precisa The Verge.

La connettività satellitare è già disponibile su alcuni iPhone e telefoni Google Pixel che includono componenti modem specifici, ma è per lo più limitata ad avvisi di emergenza, condivisione della posizione e messaggi SMS, aggiunge sempre The Verge. Anche i dispositivi Apple dall’iPhone 14 sono stati in grado di utilizzare i satelliti per inviare messaggi di testo ai servizi di emergenza, inviare messaggi ad amici e familiari e condividere la posizione utilizzando connessioni a bassa larghezza di banda.

 

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