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decreto intelligenza artificiale

Ecco come l’Antitrust Usa scruterà il controllo delle Big Tech sull’AI

Jonathan Kanter, capo della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia statunitense, afferma che è necessario un "intervento significativo" sulla concentrazione del potere nel settore dell'intelligenza artificiale

Il mercato dell’intelligenza artificiale (AI) si sta concentrando nella mani di poche Big Tech?

È l’interrogativo e il timore soprattutto del capo dell’antitrust statunitense Jonathan Kanter. Intervistato dal Financial Times, Jonathan Kanter, capo della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia statunitense, ha affermato che le autorità di regolamentazione devono esaminare urgentemente il settore dell’intelligenza artificiale per prevenire potenziali monopoli. Gli elefanti nella stanza sono ovviamente Microsoft (e l’investimento da 13 miliardi di dollari in OpenAI, sviluppatrice di ChatGpt), Google, ma anche Nvdia e non solo.

Al quotidiano finanziario britannico Kanter ha dichiarato che stava esaminando “punti critici di monopolio e il panorama competitivo” nell’IA, che comprende tutto, dalla potenza di calcolo e i dati utilizzati per addestrare grandi modelli linguistici, ai fornitori di servizi cloud, ai talenti ingegneristici e all’accesso a hardware essenziali come i chip delle unità di elaborazione grafica.

Sempre Kanter ha fatto riferimento a “strutture e tendenze nell’intelligenza artificiale che dovrebbero farci riflettere” in una conferenza sull’intelligenza artificiale la scorsa settimana, aggiungendo che la tecnologia si basa su enormi quantità di dati e potenza di calcolo, che possono dare alle aziende già dominanti un vantaggio sostanziale, riporta Reuters.

Proprio oggi il New York Times ha rivelato che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la Federal Trade Commission — l’agenzia federale che si occupa di far rispettare le leggi antitrust americane — hanno raggiunto un accordo che consente loro di procedere con le indagini antitrust sui ruoli dominanti che Microsoft, OpenAI e Nvidia svolgono nel settore dell’intelligenza artificiale.

Tutti i dettagli.

I TIMORI DEL REGOLATORE ANTITRUST US SUL CONTROLLO DELL’AI DA PARTE DI BIG TECH

Il responsabile antitrust statunitense Jonathan Kanter esaminerà il settore dell’intelligenza artificiale (IA) della nazione in risposta alle preoccupazioni su alcune aziende che detengono un controllo eccessivo.

Gli enti regolatori sono preoccupati che il nascente settore dell’IA sia “al punto più alto della concorrenza, non al limite” e debba agire “con urgenza” per garantire che le aziende tecnologiche già dominanti non controllino il mercato, ha spiegato il funzionario americano.

“A volte l’intervento più significativo è quando l’intervento è in tempo reale”, ha aggiunto Kanter. “Il bello è che puoi essere meno invasivo”.

“Una delle cose a cui pensare è il conflitto di interessi, un pollice sulla bilancia, perché temono di abilitare un concorrente o stanno aiutando a sostenere un cliente”, ha proseguito Kanter al Ft. “Se sono prese decisioni che dimostrano che le aziende non si preoccupano di massimizzare la redditività o generare valore per gli azionisti, ma guardano di più alle conseguenze competitive”, allora questo sarebbe un problema.

MICROCHIP DIVENTATI “RISORSA SCARSA”

Per esempio, il capo della divisione antitrust del DoJ Usa ha affermato che i regolatori stavano esaminando il settore dell’intelligenza artificiale generativa e il panorama competitivo nei microchip.

Nello specifico, Kanter ha evidenziato che le GPU necessarie per addestrare gli LLM erano diventate una “risorsa scarsa”. Come ricorda Ft, Nvidia domina le vendite delle GPU più avanzate e la sua capitalizzazione di mercato ha superato quella di Apple mercoledì, diventando la seconda società quotata più preziosa al mondo.

IL RAPPORTO DEL NEW YORK TIMES SUL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA E LA FTC

Nel frattempo, oggi il Nyt ha rivelato che Dipartimento di Giustizia e Ftc, gli enti regolatori della concorrenza negli Stati Uniti, hanno concluso un accordo per dividere la responsabilità delle indagini sui tre principali attori del settore dell’intelligenza artificiale: Microsoft, OpenAI e Nvidia.

In base all’accordo, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti assumerà la guida nell’indagine per stabilire se Nvidia abbia violato le leggi antitrust. Da parte sua la Ftc esaminerà la condotta di OpenAI e Microsoft, afferma il rapporto del New York Times.

Senza dimenticare che partnership Microsoft-OpenAI è anche sottoposta a un esame informale da parte dei regolatori in altri paesi.

Le mosse segnalano un crescente controllo normativo nel settore dell’intelligenza artificiale.

ACQUISIZIONI NEL MIRINI

“Le acquisizioni sono qualcosa che gli esecutori antitrust” prenderanno in considerazione, ha affermato al Ft Kanter, rifiutandosi di commentare transazioni specifiche. “Non stiamo usando caratteristiche stilistiche o formalistiche di come queste aziende [spiegano questi accordi]. Ciò che prendiamo in considerazione sono le realtà del mercato”.

“Ci concentriamo sui fatti. Se la forma è diversa ma la sostanza è la stessa, allora non esiteremo ad agire”, ha concluso il capo dell’antitrust Usa al Ft. “Guardiamo quali sono le materie prime per produrre un prodotto. Che si tratti di acciaio o ingegneri, ciò rientra nel paradigma tradizionale di ciò che ci interessa”.

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